Storygame fra Jules Verne e Sotterraneo
(SECONDA PUNTATA)
concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri,
Mattia Tuliozi
adattamento Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
sound design Mattia Tuliozi
costumi e props Francesco Silei
grafica Marco Smacchia, Isabella Ahmadzadeh
allestimento Giorgio Gori, Massimo Belotti – Associazione Teatrale Pistoiese
coproduzione Sotterraneo/Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Regione Toscana, Ministero dei beni artistici e culturali e del turismo, Comune di Firenze, Funder 35
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
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Riprendiamo il nostro viaggio ne “Il giro del mondo in 80 giorni” con Sotterraneo.
La seconda parte dello spettacolo ci vede fermi a San Francisco e pronti ad affrontare la lunga ed impervia strada ocean to ocean per arrivare a New York e da lì raggiungere Londra, destinazione Reform Club, per vincere la scommessa da 20.000 sterline.
Non perdono la loro verve i nostri master e ora che il pubblico conosce le regole del gioco è pronto a lasciarsi coinvolgere completamente tanto che può accadere anche che uno degli spettatori tenti una soluzione ad un finale inaspettato, ma nonostante ciò la storia riprende il suo corso. Significato che la compagnia Sotterraneo è riuscita nel suo intento: quello di creare qualcosa di nuovo ed irriverente, uno spettacolo che sfrutta i classici schemi del teatro in una maniera del tutto originale, con una narrazione scorrevole e naturale, pronta ad inserirsi nelle opinioni e nelle risposte del pubblico partecipe. Ecco che il teatro diventa protagonista, risucchiato come in jumanji dentro un gioco che si fa carico di imprevisti e colpi di scena, di personaggi e comparse che si susseguono con ironia e fantasia in un viaggio di ritorno tutto alla scoperta dell’America, con il suo fascino e le sue contraddizioni.
Ritornano gli inserti sull’attualità, che in forma di quiz trasformano il giro del mondo in un viaggio di riflessione su quello che accade nei diversi stati americani visitati e tra le note di “New York, New York” e “I wanna be loved by you”, raggiungiamo Londra verso un finale a sorpresa che rientra effettivamente tra le possibilità di un gioco in scatola.
Anche in questa seconda parte la compagnia teatrale Sotterraneo è riuscita a mantenere la vivacità e l’originalità; gli attori hanno emozionato e coinvolto con la loro interpretazione e come un gioco in scatola alla fine tutto ritorna al suo posto, trasformando l’esperienza vissuta in una bellissima favola, che nasconde il vero significato del viaggio: non è importante quanto lontano si va, ma i legami che si creano.