testo e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari e Davide Berardi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
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«Volgendo lo sguardo agli spettacoli che dal 2003 a oggi abbiamo realizzato, ci accorgiamo che il conflitto, con noi stessi e con la realtà circostante, è stato e continua a essere il motore della nostra ricerca. Le dinamiche, i mutamenti e le opportunità da questo prodotte e derivate, sono attrazioni irresistibili verso cui tendiamo come attori, autori ed esseri umani.
L’occasione questa volta è quella del centenario del primo conflitto mondiale che sconvolse l’Italia, l’Europa e il pianeta intero. È incredibile come studiando un evento accaduto ormai tanto tempo fa ci si senta coinvolti da situazioni e sensazioni che sembrano raccontare la nostra contemporaneità. Ed allora la condizione di una generazione “perduta” per un’ideologia criminale, propagandata a tutto spiano, la distanza fra il popolo e chi lo governa, il cambiamento epocale ed il conseguente smarrimento esistenziale diventano metafore per raccontare la nostra condizione, il nostro tempo nel nostro paese.
L’idea ci è venuta qualche anno fa leggendo il romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque. L’autore in maniera lucida e feroce racconta di popoli lanciati uno contro l’altro, per odio e per orgoglio e al contempo riflette e fa riflettere sulla situazione di depressione e disperazione che avvolge senza tregua la società ieri come oggi. Di qui è iniziata un’indagine, storico-letteraria, ancora in atto, che mescola le materie di interesse, dal politico al sociale, dall’economico all’artistico, fornendo una contaminazione di linguaggi, stili ed argomentazioni in cui è sempre più interessante avventurarsi per proseguire il nostro cammino di ricerca, la nostra avventura alla scoperta di chi siamo, di chi siamo stati e di chi potremo un giorno divenire». Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
«Vengano i mesi e gli anni, non mi prenderanno più nulla. Sono tanto solo, tanto privo di speranza che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha portato attraverso questi anni è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io abbia saputo dominarla, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada, vi consenta o non vi consenta quell’essere, che nel mio interno dice “io”».
Erich Maria Remarque
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Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: mar-sab 21:00 / dom 16:30 – Prezzi: intero € 32.50 / martedì posto unico € 21.50 / rid. <25 anni – >65 anni € 17 – www.elfo.org