Saggio come Matusalemme e flessibile come un neonato sono le caratteristiche che dovrà avere questo “percorso di tutoraggio, affiancamento e ricambio generazionale”. Lo stesso nome MuMu indica un incontro speciale tra la storica compagnia de Il Mutamento Zona Castalia e la giovane formazione Mulino ad Arte: Mu di Mutamento, Mu di Mulino. L’appuntamento per la presentazione di questa nuova collaborazione avviene in un luogo desueto da simili eventi. Ma molto interessante. Siamo in un pastificio nella strada che delimita la città di Torino nella parte nord. Siamo vicinissimi alla cremagliera che porta alla Basilica di Superga, ai piedi della sua collina, le rive della Dora a poche centinaia di metri e se non fosse per il traffico che a volte diventa congestionato, un posto davvero piacevole per passeggiare. La ragione per cui siamo qui ce la spiega subito Jacopo, uno dei responsabili di Mulino ad Arte. Nel girovagare alla ricerca di un buon posto dove poter mangiare alla fine degli spettacoli si sono imbattuti in questo posto, poco appariscente dall’esterno ma estremamente valido per la qualità. Ne è nato un amore, e adesso il Pastificio è diventato sponsor ed elemento attivo in questo sodalizio, con tutte le collaborazioni “culinarie” possibili.
Al termine di questo incontro, che ha visto la partecipazione di un piccolo gruppo di interessati, abbiamo avuto due piatti di tortellini davvero squisiti, ed abbiamo compreso l’entusiasmo di chi ce li ha presentati. Sempre Jacopo ha poi specificato che questo progetto nasce per coinvolgere sopratutto le realtà per loro più convincenti. Il rapporto con il Mutamento esisteva già da tempo ed abbiamo cercato di essere “più intelligenti possibile”, evitando temi specifici e lasciandoci possibilità aperte. Giordano Amato, direttore artistico di Mutamento Zona Castalia, dopo i ringraziamenti non scontati a chi, con lui ha intrapreso questo percorso, ha ricordato la storia del suo gruppo. Di come all’interno di San Pietro Vincoli esistano 3 realtà teatrali ma, ognuno segue percorsi propri e quindi si è posto il dilemma del futuro artistico. Ha conosciuto Daniele Ronco, creatore di Il Mulino Ad Arte e vero ideatore di questo progetto circa 7/8 anni fa e ne era rimasto colpito, per la determinazione unita alla giovinezza. “Cos’ha di speciale l’incontro tra due compagnie teatrali professionali? Speciale è l’ambizione di creare un modello innovativo che comprenda la collaborazione artistica, progettuale e programmatica, alla luce di un dialogo generazionale che superi i motivi di conflitto che caratterizzano solitamente il confronto tra esperienze, anche se finalizzate agli stessi obiettivi”.
Il Mutamento Zona Castalia opera prevalentemente nella Città di Torino, della quale è incontestabilmente un pezzo di storia recente; nel corso degli anni ha creato e gestito spazi e progetti, dalla storica Zona Castalia di via Principe Amedeo, all’Associazione Nazionale dei Teatri Invisibili; da 23 anni realizza l’ISAO Festival (Il Sacro attraverso l’ordinario); attualmente è una compagnia riconosciuta dal MiBACT, sostenuta da oltre vent’anni da Regione Piemonte e Città di Torino, nonché dalle fondazioni ex bancarie. Ha sede nell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, monumento storico trasformato in centro di cultura, dato in concessione dalla Città di Torino. Mulino ad Arte è una giovane formazione teatrale che opera dal 2009, dapprima sul territorio regionale, per poi conquistare l’attenzione e l’apprezzamento di molti teatri italiani. I cardini della sua attività sono la creazione artistica, la formazione (rivolta soprattutto a bambini e ragazzi) e l’organizzazione di eventi, con particolare attenzione alla gestione di cartelloni teatrali. Nei comuni di Cumiana e di Orbassano è in atto un progetto culturale pluriennale sostenuto dalla Fondazione Live Piemonte dal Vivo. Il clima amichevole e simpatico che si è creato fra pubblico e relatori, aiutato anche dall’aperitivo molto apprezzato era palpabile. Ci siamo salutati con un sorriso convinto. Tutti.