Il penultimo quadro del grande progetto biennale dedicato al mito di Prometeo sarà riallestito ex novo nella cittadina pugliese. In scena dieci giovani danzatrici della zona, partecipanti al progetto biennale di formazione e avviamento professionale Libero Corpo.
«In Prometeo: Architettura, quinto dei sei quadri dedicati al Prometeo, la prospettiva del tracciato coreografico sarà agita da un gruppo di giovani danzatrici alle prese con la condivisione di un habitat: uno spazio severamente occupato dalla loro necessità di dare vita a immagini, strutture d’azione, visioni e proiezioni. Delle micro narrazioni ambientali in cui la testimonianza depositata dai corpi rivela una specie in crescita e in dialogo con le regole e i dettagli “climatici” in cui agisce: docile e ostinata»: Simona Bertozzi introduce il penultimo quadro del progetto biennale di ricerca coreografica da lei dedicato al mito di Prometeo.
«Se da un lato si assiste all’architettura di fraseggi definiti, reiterati e rimodulati, sopraggiungono dall’altra la mobilità e le gradazioni di calore prodotte dal dialogo fra anatomie e presenze sempre diverse, poiché riunite direttamente sul territorio in cui il lavoro viene strutturato. È un quadro coreografico che rinegozia ogni volta le prospettive di innesto, esplorazione, sospensione» aggiunge la coreografa e danzatrice «e accorda il suo titolo alle città in cui prende forma».
Dopo allestimenti ad hoc a Bologna, Ravenna e Catania, Prometeo: Architettura – Bisceglie debutterà giovedì 16 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Comunale Garibaldi, in Piazza Margherita di Savoia a Bisceglie (BT).
Lo spettacolo, ideato come di consueto insieme a Marcello Briguglio, vedrà in scena dieci giovani danzatrici della zona (Roberta D’Azzeo, Serena Facchini, Ambra Amoroso, Gabriella Todisco, Teodora Stasiopoulou, Teresa Buttari, Filomena Mastrodonato, Daniela Amoroso, Chiara Zilli e Maria Rinaldi) partecipanti a Libero Corpo, percorso biennale di formazione e avviamento professionale nell’area coreutica “del contemporaneo” nato dalla relazione con un teatro comunale, da due stagioni, custodito dal Teatro Pubblico Pugliese, e dal dialogo con Menhir, Compagnia da tempo impegnata su questo fronte.
«Conoscerò le ragazze nel corso del processo di creazione, sarà importante comprendere e indirizzare la loro inclinazione verso la ricerca e l’accordo della coralità» conclude Simona Bertozzi. «Lavorerò riscrivendo le coordinate del quadro coreografico secondo modalità di ascolto e interazione proprie delle singolarità coinvolte».
Info sul progetto Libero Corpo: http://www.compagniamenhir.it/libero-corpo.
Info sulla Compagnia Simona Bertozzi/Nexus: http://www.simonabertozzi.it/