di John Osborne
Con Valentina Pescetto, Gianluca Sollazzo, Laura Locatelli e Vincenzo Leone
Regia Riccardo Italiano
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Sarà in scena al Teatro Studio Frigia 5 di Milano, Sabato 25 e Domenica 26 Febbraio 2017, Ricorda con rabbia (Look back in anger), di John Osborne, per la regia di Riccardo Italiano.
SINOSSI>
Da dove viene questa rabbia? Viene da una società che non funziona. Lo specchio di questo capolavoro di Osborne è Jimmy, sposato con Alison, una ragazza proveniente da una famiglia borghese, sulla quale lui sfoga tutto il proprio risentimento. A farne le spese è anche il loro amico e convivente Cliff. A complicare ulteriormente le cose sarà l’altezzosa Helena, il cui arrivo rimescolerà le carte in tavola.
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NOTE DI REGIA>
Ricorda con rabbia è un capolavoro. Scritto da Osborne nel 1956 è ancora oggi estremamente attuale. C’ è rabbia in Jimmy, ce n’è tanta. Ma non c’è rabbia forse in molti giovani d’oggi, i quali faticano tremendamente a trovare il proprio posto nel mondo? Raccontare questa storia oggi, assume quindi, un’importanza fondamentale, al fine di scuotere le coscienze e risvegliare gli animi in letargo da troppo tempo. Alison e Jimmy hanno bisogno della loro tana, ripeto ne hanno bisogno. Non possono farne a meno. Così come hanno bisogno l’uno dell’altra. La ragazza sembra subire il tutto senza mai reagire, senza mai alzare la voce, senza mai poter fare niente. Non è questa, forse, l’immagine di molti ragazzi e ragazze dei nostri giorni? Deve arrivare qualcuno ogni tanto, a dirci che un’altra strada è possibile, che un’alternativa esiste. Così come Helena arriva nella vita di Alison, dall’alto della sua agiatezza, mostrandole una via di fuga. Se non fosse, che quella stessa via di fuga, diventerà una strada spianata per Helena, per rifugiarsi anch’essa in quella tana. Perché lo fa? Perché questo odio tra Helena e Jimmy li porterà ad amarsi? “Ti amo” dice Helena, “credo che sia vero” risponde Jimmy. E quel piccolo germoglio nel ventre di Alison? Quel piccolo fiore che non vedrà mai la vita? Ritorna all’entrata della propria tana a cercare il suo orso priva di qualcosa che andandosene, l’ha privata anche di una parte della propria anima. Un figlio. E Cliff? Cliff è l’amico che tutti noi vorremmo, quello che ci sopporta, quello che nonostante tutto è lì, sempre, lui c’è. Sino a che non decide di andarsene, perché in quella tana non c’è più Alison, non c’è più lo scoiattolo. Un rifugio, dunque, dopo tutto nella vita, quante volte anche noi, ne abbiamo tremendamente bisogno? Per qualcuno è la musica, per qualcun altro è la danza, per altri ancora è fingersi un orsacchiotto burbero e un piccolo scoiattolo. Ma tutti noi, prima o poi, ritorniamo nelle nostre tane.
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TEATRO STUDIO FRIGIA 5
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Riccardo Italiano
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