La Bella Addormentata fa sold out al Teatro dell’Opera di Roma: sono andate praticamente tutte esaurite le recite del balletto di Cajkovskij proposto in prima nazionale al Costanzi con la coreografia di Jean – Guillaime Bart.
Che l’ex etoile e coreografo francese nutrisse una particolare predilezione e un legame d’affetto con la Bella era chiaro anche considerando che nel corso della carriera ha interpretato tutti i ruoli della gerarchia del balletto anche questo allestimento trasuda ammirazione in ogni dove.
Il nuovo allestimento del Costanzi è sontuoso, ma semplicemente fiabesco e meraviglioso ambientato nel Settecento, con le scene bellissime e preziose e i costumi colorati ed eleganti, fra abiti ancient régìme, tutù leggerissimi o opulenti velluti, in parte rinnovati di Aldo Buti, ma in perfetta linea con la nuova versione.
Lo spettacolo è una delizia anche per i bambini immersi fra atmosfere incantevoli e soprattutto nei deliziosi dei divertissement del terzo atto, ma resta sempre una forte coerenza drammatica che rende le tre ore di balletto molto fluido con non pochi interventi di Bart.
Un allestimento completamente danzato, elegantissimo e fluido: scompare del tutto la pantomima (così caratteristica della Bella soprattutto nel personaggio di Carabosse), ma è la danza la vera protagonista dall’inizio alla fine.
Partendo soprattutto dalla musica, Bart ha voluto eliminare ogni tipo di spettacolarizzazione gratuita, rinnovando il balletto e lavorando sull’armonia e sulle proporzioni coinvolgendo in ogni momento il Corpo di Ballo del Teatro e gli allievi della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera (diretta da Laura Comi), presenti, ma non onnipresenti.
E come promesso dal coreografo francese, Carabosse (una suadente Annalisa Cianci) cambia quasi identità e si trasforma in una donna bellissima, molto seducente e femminile (in stile Maleficent) quasi una sorta di alter nego malefico, il cigno nero, rispetto alla bellezza luminosa della Fata dei Lillà (l’elegante e luminosa Marianna Suriano) che diventa il fil rouge della vicenda intervenendo dall’inizio alla fine.
Anche il Principe di Claudio Cocino, nominato Primo Ballerino del Teatro al debutto del balletto, acquista maggiore spessore psicologico (Nurayev docet), bellissima e raffinata l’Aurora di Iana Salenko sempre radiosa e tecnicamente perfetta.
Trascinante la direzione del maestro David Coleman, espertissimo della partitura. Un successo che renderà questa Bella addormentata un balletto di repertorio del Teatro. Ultime repliche stasera martedì 14 febbraio e mercoledì 15 febbraio (ore 20.00) poi tournée presso il Teatro La Fenice di Venezia (dal 10 maggio al 14 maggio). Info su www.operaroma.it.