Il 53° ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa, è stato allestito dalla Fondazione Inda per raccontare, attraverso il mito di ieri, scenari di un’attualità a tratti sorprendente, con l’obiettivo di far risuonare domande essenziali, quanto mai urgenti e attuali.
Il dramma di una città sotto assedio, la difesa della democrazia, la lotta per il potere ma anche una riflessione profonda sull’evoluzione del teatro e sul suo rapporto con la città: ‘Sette contro Tebe’, ‘Fenicie’, ‘Rane’, sono le tre opere che per l’edizione 2017 sono state affidate rispettivamente a tre grandi registi Marco Baliani, Valerio Binasco e Giorgio Barberio Corsetti, chiamati a condurre altrettanti grandi nomi dello spettacolo. Salvo Ficarra e Valentino Picone, Marco Foschi, Guido Caprino, Isa Danieli, Anna Della Rosa e Gianmaria Martini e sono solo alcuni dei nomi che, grazie al connubio tra qualità degli spettacoli e popolarità degli artisti, fanno del ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa, il festival con il maggior numero di spettatori in Italia.
Il 2016 ha rappresentato per la Fondazione Inda un anno di grande successo, con oltre 119 mila spettatori, 37.500 dei quali studenti, rendendola l’unica grande istituzione di spettacolo – insieme all’Arena di Verona – capace di generare dalle proprie attività il 70% dei ricavi. Risultati importanti, che hanno spinto la Fondazione Inda non solo a proseguire lungo questa strada, ma a voler crescere ulteriormente per regalare a spettatori da tutto il mondo una stagione indimenticabile.
Il programma di questa stagione è il primo frutto del grande lavoro di rinnovamento che il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli e il direttore artistico Roberto Andò hanno portato avanti nell’ultimo anno. L’obiettivo è quello di rafforzare il ruolo del Teatro greco di Siracusa al centro del panorama teatrale internazionale. Il palcoscenico di Siracusa, tra i più antichi e suggestivi al mondo, è il luogo ideale per accogliere lo sguardo della scena contemporanea sul mito e sul classico. Esso diventerà un cantiere orientato a mostrare i linguaggi e le forme attraverso cui i grandi talenti del teatro, italiani e stranieri, rinnovano e vivificano la grande drammaturgia antica.
Tra le grandi novità di questa edizione, la durata: la stagione 2017 è la più lunga di sempre, con il debutto previsto per il 6 maggio e l’ultima replica in programma il 9 luglio, con 55 spettacoli in poco più di due mesi. Una sfida ambiziosa che l’Inda ancora una volta ha deciso di assumersi nel solco di una storia lunga 103 anni e nell’anno in cui Siracusa celebra i 2.750 anni della sua fondazione. Al Teatro greco, dopo due anni, torna anche la commedia.
I tre registri, Marco Baliani per ‘Sette contro Tebe’ di Eschilo, Valerio Binasco per ‘Fenicie’ di Euripide, Giorgio Barberio Corsetti per ‘Rane’ di Aristofane, sono tutti al loro esordio a Siracusa e presenteranno una visione completamente nuova di tre opere che hanno già attraversato il Teatro greco.
‘Sette contro Tebe’ sarà messa in scena per la quarta volta dopo gli allestimenti del 1924, del 1966 e del 2005 mentre ‘Fenicie’ ritorna a Siracusa a distanza di 49 anni dall’unica messa in scena nel 1968. ‘Rane’ torna a Siracusa per la terza volta dopo le edizioni del 1976 e del 2002.
La commedia di Aristofane, avrà due protagonisti molto attesi per la loro peculiarità e originalità in un contesto così classico, anche loro all’esordio al Teatro greco di Siracusa: Salvo Ficarra e Valentino Picone, nei panni di Xantia e Dioniso. Reduci dall’ennesimo grande successo al cinema, i due attori si misureranno con un testo che è un esperimento di prima critica letteraria a teatro e mette a duello due “giganti” come Eschilo ed Euripide. Uno spettacolo che si annuncia unico, moderno, con grandi effetti visivi e le musiche dal vivo dei ‘SeiOttavi’.
Le due tragedie raccontano la stessa vicenda da due punti di vista differenti, mettendo a confronto due diversi modi di intendere il teatro: quello di Eschilo e quello di Euripide. Sullo sfondo la stessa Tebe che – come sottolineato da Marco Baliani – “è una città assediata come ce ne sono tante altre nel mondo, come la Sarajevo di ieri e la Aleppo di oggi”. Sul palco, per ‘Sette contro Tebe’ saranno protagonisti Marco Foschi, che interpreterà Eteocle e Anna Della Rosa che invece sarà Antigone in uno spettacolo sul quale aleggia la catastrofe incombente prima e dopo la guerra quando, sempre per usare le parole del regista, “comincia la spartizione cruenta tra i vincitori alleati, quello che è accaduto alla Libia dopo Gheddafi, quel che accadrà a Mosul tra breve, quel che accadde a Berlino nel secolo scorso”.
Quello di ‘Fenicie’ al Teatro greco di Siracusa è un grande ritorno, dopo 49 anni di lunga assenza, a raccontare un dramma che è “un’architettura di grande effetto – come sottolineato da Luciano Canfora – una molteplicità di punti di vista e una forte introspezione psicologica dei numerosi personaggi”. Il compito di riportare a Siracusa questa tragedia “dimenticata” è stato affidato a Valerio Binasco, mentre in scena i protagonisti saranno Guido Caprino nel ruolo di Eteocle, Gianmaria Martini in quello di Polinice e Isa Danieli nei panni di Giocasta. Un’opportunità rara, come spiega lo stesso regista, per tutti gli avventori di questa straordinaria edizione: “il pubblico assomiglia più a un testimone privilegiato che a uno spettatore”.
In tutti e tre gli spettacoli a comporre il coro saranno invece gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, una delle eccellenze tra le attività portate avanti ogni anno dalla Fondazione Inda.
Le due tragedie si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno, tranne il lunedì. La commedia, invece, sarà in scena tutti i giorni dal 29 giugno al 9 luglio.