Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Fabrizio Bordignon
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
con Michele Degirolamo
scene Francesco Bottai
costumi Lorenzo Cutùli
regia Maurizio Scaparro
Maurizio Scaparro affronta con profonda drammaticità e sorprendente ironia Aspettando Godot di Beckett. Nel mondo attuale lo spazio per la tragedia si è fatto minimo, entra di nascosto, quasi sotto il velo del gioco, usa toni leggeri e punta talvolta anche al riso.
Creature deboli e immortali, i due vagabondi Vladimiro ed Estragone (e anche Pozzo e Lucky), sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita.
Una produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano.
Aspettando Godot, nelle parole di Jean Anouilh “un capolavoro che provocherà disperazione negli uomini in generale e in quelli di teatro in particolare”, fu considerato da molti una provocazione, un trucco, prima di essere universalmente accettato come opera d’eccezione. I due vagabondi protagonisti dell’opera, Vladimiro/Didi e Estragone/Gogo, sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita (“partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte”, dice Pozzo).
“Sento il peso, la responsabilità e l’emozione di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare Aspettando Godot. Rileggo questo testo oggi e mi colpisce profondamente per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini Cultura Europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Quelle creature deboli e immortali come Estragone e Vladimiro (e come Pozzo e Lucky), che vivono in una terra desolata aspettando Godot, che non arriverà mai, vivono in un lontano e vicino (a loro e a noi) ‘900 nel ricordo romantico di una Tour Eiffel che resiste come immagine e nell’aridità di un presente che esclude loro e quelli che vorrebbero cantare, ballare parlare, vivere … Vorrei poter idealmente dedicare questa nostra fatica all’Europa della Cultura, la grande dimenticata dell’Europa che viviamo; ma anche a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso, come teatro, varietà, circo”.
Maurizio Scaparro
Date evento: 2 – 7 maggio (ore 20:45, domenica 15:45)
Prezzi
Intero
Platea 34€ – Palco 26€ – Galleria 18€
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Ridotto OVER 60
Platea 30€ – Palco 22€ – Galleria 16€
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Ridotto UNDER 26
Platea 22€ – Palco 17€ – Galleria 13€
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Ridotto Soci Unicoop Firenze
Platea 26€ – Palco 19€ – Galleria 14€
Biglietteria
Teatro della Pergola
Via della Pergola 30, Firenze
055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com
Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30