Billy Elliot, celeberrimo musical vincitore di quattro Laurence Olivier Awards nel 2005, e nel 2008 a Broadway vincitore ancora, di dieci Tony Awards e dieci Drama Desk Awards, torna a Firenze con la compagnia teatrale “PeepARROW” e l’allestimento di Massimo Romeo Piparo.
Il giovane Billy ama la danza e in un’Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che prospettano per lui una vita da minatore. Le cose cambieranno dopo il casuale incontro con Mrs. Wilkinson, la maestra di danza (Sabrina Marciano).
Su tutti spicca la stupefacente preparazione del giovane Billy (Arcangelo Ciulla, classe 2002), che recita egregiamente e balla i più svariati generi musicali, dall hip-hop, alla danza classica accademica, al tip-tap.
Sua degna spalla è il piccolo Michael, l’amichetto di Billy (Matteo Valentini), 13 anni di simpatia e talento.
La seconda parte dello spettacolo inizia nella più classica delle trovate delle trovate nel teatro: una scena meta-teatrale rende lo spettatore partecipe dello spettacolo di Natale e coinvolge la platea in una pesca di beneficienza a favore delle lotte dei minatori.
Durante le due ore di spettacolo, si alternano momenti di ilarità, i più legati al personaggio di Michael e la nonna (Cristina Noci) e momenti di fortissima emotività, in occasione del ricordo della defunta madre di Billy (Elisabetta Tulli).
Sfondo della storia a tutti nota, sono le proteste dei minatori all’epoca della Thatcher. Vengono affrontati temi delicati e sempre attuali come l’omosessualità camuffata, sospettata o dichiarata, gli scontri generazionali, le preoccupazioni di un padre (Luca Biagini) rimasto vedovo troppo presto.
In un’epoca di fama televisiva, figlia di talent show, rallegra gli animi assistere ad uno spettacolo frutto di professionalità, studio e capacità artistiche.