Domenica 19 Marzo, Auditorium Fondazione Cariplo, MilanoC. McTee | CircuitsH. Berlioz | Cleopatra, scena liricaH. Berlioz | Symphonie fantastiquedirettore | Leonard Slatkinsoprano | Lisa LarssonOrchestra Sinfonica LaVerdi
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A distanza di dieci anni dall’ultima apparizione sul palco dell’Auditorium, il pubblico milanese ha potuto nuovamente confrontarsi con la direzione del M° Slatkin.
Se allora fu una Nona di Beethoven ad augurare l’inizio di un nuovo anno, questa volta il direttore dell’orchestra nazionale di Lione, si è esibito in un repertorio più romantico, sotto diversi punti di vista.
Mentre i due brani di Berlioz possono sicuramente rientrare nella denominazione di musica del Romanticismo francese, per l’altro brano in programma, Circuits di Cindy McTee, si è voluto giocare sulla parola romantico.
La compositrice americana, presente in sala, è, infatti, moglie dello stesso direttore, primo dedicatario dell’ouverture in questione.
Il brano, solo in apparenza frammentato, vortice continuo di variazioni ritmiche, è di interessante valore, anche per l’uso, tipicamente americano, di una vasta quantità di percussioni, che danno quella varietà timbrica che fa apprezzare maggiormente la musica contemporanea.
Piacevole scoperta, per il numeroso pubblico accorso nella prima domenica di sole di questo mese, la scena lirica Cleopatra di Hector Berlioz. Merito anche del soprano Lisa Larsson, drammatica ed evocativa come si richiede ad una scena di rimorsi e suicidio.
Un peccato che qualche volta la sua voce fosse sommersa nel tutti orchestrale.
Buona l’esecuzione della Sinfonia Fantastica, partita leggermente in sordina ma poi esaltata, negli ultimi movimenti, dalla precisione tecnica di Slatkin.
Molti apprezzamenti, dal pubblico e dall’orchestra, per il direttore, nella speranza di un prossimo ritorno sul podio di Largo Mahler.
Plauso alle scelte di programma dell’Orchestra Verdi che riesce a bilanciare saggiamente brani di repertorio a brani poco conosciuti e brani di contemporanea.
Prossimo appuntamento il 24 e il 26 Marzo, con il giovane violinista Giovanni Andrea Zanon e il direttore Jader Bignamini, musiche di Beethoven e Schubert.