Si narra che le Variazioni Goldberg siano state composte da Bach per curare l’insonnia e scritte su richiesta del suo allievo Johann Gottlieb Goldberg alla ricerca di un brano musicale rilassante che potesse conciliare il sonno del conte Keyserling, nobiluomo di Dresda suo mecenate che non riusciva proprio a dormire.
Oggi, l’aneddoto raccontato nel 1802 da Nikolaus Forkel, biografo di Bach, seppur non privo di un certo fascino, sembrerebbe essere infondato visto che Goldberg all’epoca della presunta commissione avrebbe avuto dolo 14 anni, ma anche perché le Variazioni Goldberg sono quanto di meno consigliato per curare l’insonnia.
Sentire per credere: a interpretare le Variazioni Goldberg, composte dal magnifico Bach nel 1741, sarà Pietro De Maria, classe 1967, uno dei più amati pianisti italiani molto apprezzati anche a livello internazionale che si esibirà martedì 28 marzo alle 20.30 all’Aula Magna della Sapienza nell’ambito del nuovo appuntamento della stagione concertistica della IUC.
Un concerto interamente dedicato a uno dei capolavori della musica (pochi giorni fa ascoltato anche a Santa Cecilia nell’interpretazione della giovane, talentuosissima Beatrice Rana), proposto anche al Teatro la Pergola di Firenze e alla Fenice di Venezia e “sdoganato” solo dal genio di Glenn Gould (che lo hanno reso immortale) che ne ha mostrato tutta la loro intrinseca bellezza ispirando anche la storia de Il soccombente, testo dell’austriaco Thomas Bernhard.
Per circa due secoli le Variazioni “Goldberg“, costruite intorno a un’aria in ritmo di sarabanda variata ben trenta volte e ripetuta di continuo, sono state considerate una sorta di pura, seppur pregiatissima, esercitazione nel campo della tecnica contrappuntistica, ma non è così: le brillanti e continue invenzioni sono un inno alla bellezza, dolcissime ed enigmatiche all’ascolto arrivando a travalicarne subito il senso di pura esercitazione.
Le ri-ascolteremo nell’interpretazione e nella ricerca tecnico espressiva di Pietro De Maria, uno dei più apprezzati pianisti italiani anche a livello internazionale che ha collezionato premi prestigiosi, già vincitore del premio della critica al Concorso Ciaikovskij di Mosca (1990), del Primo Premio ai Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990) del Géza Anda di Zurigo (1994) e del Premio Mendelssohn ad Amburgo (1997) nonché primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in un ciclo di sei concerti e dal 2012 impegnato nell’esecuzione e la registrazione per Decca dei capolavori per strumento a tastiera di Bach. Prezzi Interi: da 15 euro a 25 euro, Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro, info tel. 06.3610051-2 – fax: 06. 36001511, www.concertiiuc.it – botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it