UN CAPOLAVORO DI MOZART CATAPULTATO NEGLI ANNI SESSANTA
Per il quarto appuntamento di OPER.A 20.21, Stagione Regionale della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, va in scena uno dei caposaldi del teatro musicale, proposto, per la prima volta in Italia, in una insolita ambientazione che profuma di rock e anni Sessanta.
OPER.A 20.21, Stagione Regionale organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la Direzione Artistica di Matthias Lošek, propone, incastonato fra lavori di autori contemporanei, un classico del teatro musicale: Le nozze di Figaro. Il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart andrà in scena sabato 1 (ore 20) e domenica 2 (ore 17) aprile al Teatro Comunale di Bolzano, in un nuovo allestimento in prima italiana coprodotto da Opera di Lipsia e dalla stessa Fondazione Haydn, per la regia di Gil Mehmert. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Enrico Calesso. Coro Haydn diretto da Luigi Azzolini. Allestimento di Jens Kilian. Costumi Falk Bauer. Lightdesigner Andrea Fuchs. Realizzazione luci Raoul Brosch. Drammaturgia Elisabeth Kühne.
Cast: Gal James (Contessa d‘Almaviva), Olena Tokar (Susanna), Wallis Giunta (Cherubino), Karin Lovelius (Marcellina), Magdalena Hinterdobler (Barbarina), Mathias Hausmann (Conte d’Almaviva), Sejong Chang (Figaro), Randall Jakobsh (Don Bartolo), Dan Karlström (Basilio), Patrick Vogel (Don Curzio), Roland Schubert (Antonio).
Nell’allestimento di Oper Leipzig, il regista Gil Mehmert ha letteralmente catapultato l’opera mozartiana negli anni Sessanta, con tutti i bagliori e gli eccessi del periodo. Figaro veste una camicia sbottonata, come si usava un po’ spavaldamente in quegli anni. Le fioraie indossano abitini in stile flower-power. Cherubino è un ribelle adolescenziale con il ciuffo a “banana” e un look alla David Bowie: canta la sua aria accompagnandosi con una chitarra Gibson.
Opera di grande attualità, che, ancora oggi, fa gridare allo “scandalo”, Le nozze di Figaro si inserisce bene nel percorso narrativo tracciato da OPER.A 20.21 attraverso storie di grandi passioni, talvolta finite tragicamente, che raccontano i molteplici risvolti del più universale dei sentimenti, l’amore.
Tutto ne Le nozze di Figaro ruota attorno al sesso e all’eros: per Mozart, che la compose dando avvio alla fortunata collaborazione con il librettista Lorenzo Da Ponte, si trattava di un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali della sua epoca che da lì a poco sarebbero state travolte dalla Rivoluzione Francese. La vicenda si svolge in un intreccio serrato, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, totalmente “folle”, piena di eventi di segno opposto, drammatici e comici. I parallelismi con i nostri giorni non sono poi così casuali. Mozart finì di comporre Le nozze di Figaro il 29 aprile del 1786: l’opera andò in scena due giorni dopo al Burgtheater di Vienna, diretta dallo stesso compositore. Il successo fu così clamoroso che, dopo la terza recita, l’Imperatore fu costretto a emanare un decreto per limitare le richieste di bis, in modo che le repliche non durassero troppo.
Entrambe le rappresentazioni di Bolzano saranno precedute da un’introduzione all’opera a cura di Giacomo Fornari, in programma il 1° aprile alle ore 19 e il 2 alle ore 16. In occasione degli spettacoli sarà attivo un servizio navetta andata e ritorno da Trento a Bolzano con partenza dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara alle ore 18 (sabato 1) e alle ore 15 (domenica 2).
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Enrico Calesso _ direzione musicale
Nato a Treviso, ha studiato pianoforte al Conservatorio di Venezia e direzione d’orchestra a Vienna. Durante il periodo formativo è stato assistente musicale ai festival di Bregenz e Vienna. Dal 2008 al 2011 è stato quindi direttore musicale del Klosterneuburg Opera Festival. Nel 2010 ha ricevuto l’incarico di direttore principale al Mainfranken Theater Würzburg. Durante la sua carriera ha diretto importanti orchestre quali la Wiener Symphoniker, Wiener Radiosymphonieorchester, Berner Symphonieorchester, Norddeutsche Philharmonie Rostock, Nordwestdeutsche Philharmonie, Orchestre Symphonique de Mulhouse, Orchestra Filarmonia Veneta e Rzeszów Philharmonic.
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Gil Mehmert _ regia
Nato a Werne nel 1965, ha studiato musica a Colonia e poi ha compiuto il corso di studi in regia alla Hochschule für Musik und Theater München. Ha poi diretto tutti i generi di teatro musicale e di spettacolo su importanti palchi di tutta Europa. È stato insignito di varie onorificenze: Premio di regia dell’Impulse Festival 2001, premio per il migliore allestimento ai Bayerischen Theatertagen, premio Inthega, premio Rolf Mares di Amburgo. Dal 2003 è professore alla Folkwang Universität Essen e insegnante e regista alla Bayerischen Theaterakademie München. Ha diretto la prima tedesca del musical Le Streghe di Eastwick a Gelsenkirchen, al Musiktheater im Revier, la prima di Der Ghetto Swinger alla Kammerspielen di Amburgo, Les Misérables per l’Opera di Magdeburgo, Jesus Christ Superstar all’Opera Bonn. Nel 2015/2016 ha diretto a Lipsia Le nozze di Figaro.
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Info
Tel. 0471 053800