Trilogia sulla transessualità – Capitolo I
di Livia Ferracchiati
drammaturgia Greta Cappelletti e Livia Ferracchiati
con Linda Caridi, Luciano Ariel Lanza, Chiara Leoncini, Alice Raffaelli
e le voci di Ferdinando Bruni e Mariangela Granelli
regia Livia Ferracchiati
movimenti scenici Laura Dondi
scene Lucia Menegazzo
costumi Laura Dondi
luci Giacomo Marettelli Priorelli
promozione e videomaking Andrea Campanella
produzione The Baby Walk
con il sostegno di Campo Teatrale e CAOS – Centro arti Opificio Siri
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Fine anni ‘90. Peter ha 11 anni e mezzo e lunghi capelli biondi. Wendy ne ha 13 ed è mora. Tinker Bell, la rattoppa campane, è una fata senza bacchetta magica. Crescere. Scoprire i primi impulsi sessuali, gestire il primo innamoramento e gli scontri con i genitori per affermare la propria identità. Peter “non è esattamente una femmina, ma precisamente un maschio” e nessuno sembra accorgersene. Il disagio che vive è raccontato attraverso il parallelismo con i personaggi dei celebre romanzo di James Matthew Barrie Peter Pan nei giardini di Kensington.
Per i bambini e gli adolescenti transgender il momento dello sviluppo rappresenta un punto di non ritorno e, similmente alla figura classica di Peter Pan, si trovano a desiderare di non voler crescere. La storia prende spunto anche da episodi dell’infanzia di persone FtM (Female to Male).
Raramente si riflette sul fatto che le persone transgender non sono sempre state degli adulti e che il disagio di avere un corpo che non rispecchia la percezione di sé è una condizione che si origina fin dai primi anni di vita.
Peter Pan guarda sotto le gonne è il percorso intimo della formazione di un’identità e il primo capitolo della Trilogia sulla Transessualità, un percorso a tappe che racconta l’esperienza della dicotomia fra corpo e mente in fatto di identità di genere.
La compagnia The Baby Walk nasce intorno al progetto Trilogia sulla transessualità. I tre spettacoli della Trilogia non sono legati da un filo narrativo, ma mettono il fuoco su diversi aspetti del disagio di vivere in un corpo che non è percepito come proprio. Il primo capitolo, semifinalista al Premio Scenario e tra i vincitori del Premio Giovani Realtà del Teatro, affronta il delicato tema dell’infanzia transgender.
Attualmente in lavorazione il secondo capitolo, Stabat Mater, ancora sul viaggio di transizione fisica e mentale da femmina a uomo e sulla riappropriazione dell’identità maschile. I membri della compagnia si sono formati in anni e corsi diversi della Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
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ELFO PUCCINI, SALA BAUSCH, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì-sabato ore 19:30 / domenica ore 15:30 – Info e prenotazioni 02/0066.06.06 – www.elfo.org – PREZZI: Posto unico 16.50 €