A guidare le creazioni gastronomiche di artisti Dadaisti e Surrealisti era la volontà di stupire, di shoccare, di sconvolgere il pubblico con opere d’arte realmente commestibili
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Il movimento Dada, animato da uno spirito ribelle ed anarcoide, ha portato la rivoluzione in cucina: Marcel Duchamp ha prelevato dalla vita quotidiana oggetti comuni, come scolabottiglie e ruote di bicicletta, per farli assurgere ad opere d’arte assolutamente visionarie; Man Ray attraverso la fotografia ha trasformato il corpo femminile in oggetto sensuale da mangiare non solo con gli occhi e Francis Picabia, chef d’indubbia preparazione, ha fondato una rivista “Cannibale” invitando a divorare il prossimo come se fosse un gesto artistico. Mentre i surrealisti hanno affermato l’avvento della dimensione onirica della gastronomia con il pane dipinto da René Magritte come se fosse una nuvola in cielo; con Salvador Dalì che, oltre a dipingere quadri straordinari, ha raccolto le sue incredibili ricette in un libro unico dedicato alla moglie Gala quale estremo atto d’amore; e con Meret Oppenheim che si è offerta al pubblico nuda e cosparsa di cibi per dimostrare attraverso un banchetto erotico quale fosse la vera fusione dell’Uomo con la Natura.
La storia di quarant’anni di provocazioni intellettuali e gastronomiche sarà raccontata da Guido Andrea Pautasso che oltre a presentare le immagini emblematiche dell’Arte Alimentare Dada e Surrealista, leggerà alcune ricette allusive di Marcel Duchamp, di Man Ray e di Picabia, oltre a proporre le formule afrodisiache custodite nei piatti creati da Salvador Dalì. All’immersione nella dimensione dadaista e surrealista in cucina, seguirà un confronto sulle prospettive offerte dalla gastronomia contemporanea, sostenuto dalla presenza di due realtà emergenti nel panorama della ristorazione versiliese, l’Executive Chef Valentino Cassanelli e l’esteta della cucina Filippo Felice di Bartola, nel tentativo di evidenziare l’importanza della sperimentazione, della ricerca gastronomica effettuata dalle avanguardie artistiche del passato, come il Dadaismo e il Surrealismo, per la realizzazione concreta di una cucina innovativa, estrema e sensuale. La gastronomia ripensata in chiave artistica è diventata una forma d’arte in cui l’elemento creativo e la mise en scene consentono di offrire una visione nuova e moderna non solo del nutrirsi ma soprattutto della convivialità e della gestualità quotidiana, proponendo al pubblico sapori e gusti sorprendenti, cromatismi inattesi, atmosfere suggestive e sensazioni preziose che contribuiscono a comunicare l’emozione di un piatto.
Interverranno:
Valentino Cassanelli, Executive Chef (stella Michelin) del ristorante Lux Lucis dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi, nonché Miglior Chef della Versilia nel 2014, e vincitore nel 2015 del premio Guida Touring “Top di Domani”.
Filippo Felice di Bartola, esteta e filosofo della cucina contemporanea e proprietario dei ristoranti La Brigata di Filippo e Filippo MUD a Pietrasanta.