Registrato dal vivo durante i concerti di Roma, Tokyo e Verona, State Of The Art di Fabrizio Bosso è un’istantanea fedele di una fase tra le più felici nella carriera del trombettista, che ha voluto fissare su un album alcuni momenti memorabili del tour dell’anno scorso con il suo quartetto. Tour che non è mai terminato ma che continua ancora oggi con numerose date in Italia e all’estero. Dopo l’uscita del disco, il Fabrizio Bosso 4et sarà in concerto ad aprile il 12 al Blue Note di Milano, il 13 al Teatro Sociale di Camogli (GE), il 14 al Moro Club di Salerno con ospite d’eccezione Enrico Rava, il 15 al Jazz Club il Torrione di Ferrara, il 22 al Teatro Il Piccolo di Castiglione Cosentino (CS), il 26 al Monk di Roma, il 27 al Teatro Stignani di Imola per Crossroads con Enrico Rava nuovamente come ospite d’eccezione, il 28 all’Autostadt di Wolfsburg per il Festival Moviementos in Germania, mentre a maggio il 18 al Bravo Caffè di Bologna e il 19 all’Officina72 di Agropoli (SA).
Questo doppio album vuole anche rappresentare il passaggio a una nuova fase della carriera di Bosso: Quando ho deciso di mettere in piedi questo quartetto, non l’ho fatto pensando a un disco. Avevo piuttosto voglia di ascoltare la mia musica suonata da altri musicisti, con un’energia e un “colore” che fossero diversi, freschi. Questo è il suono del mio presente – afferma Fabrizio – e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa. Con loro, il mio grande lusso è che potrei permettermi di non suonare e la musica funzionerebbe ugualmente.
Nelle dieci tracce di questo doppio album si ravvisa, oltre al noto talento per l’improvvisazione, anche una cifra compositiva sempre riconoscibile (Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues, Minor Mood) e, soprattutto, è palpabile la caratura di Bosso in qualità di leader, in grado di trascinare il gruppo e, nello stesso tempo, lasciare tutto lo spazio necessario per esprimere le singole personalità.
Quest’attitudine di Bosso si riscontra fin dalla scelta dei brani proposti, nei quali figura anche Goodness Gracious, a firma di Julian Oliver Mazzariello e già presente nell’album “Tandem”, che qui trova spazio accanto alle composizioni originali del trombettista e agli standard. Tra questi, spicca una toccante The Nearness Of You di Hoagy Carmichael, brano nel quale il pianismo di Mazzariello si mette in luce con grazia, in un intreccio colmo di lirismo con la tromba di Bosso. Prezioso, in ogni traccia dell’album, è il tempismo degli interventi alla batteria di Angelucci, la cui tecnica precisa e priva di sbavature è sempre messa al servizio dell’idea del solista. Questa alchimia, l’intesa tra Bosso e i suoi musicisti, è il segreto di questo quartetto, la caratteristica che accomuna ogni traccia di State Of The Art. Accanto ai fedelissimi e già citati Julian Oliver Mazzariello al piano e Nicola Angelucci alla batteria, troviamo poi un avvicendamento al contrabbasso, con la presenza del giovane Jacopo Ferrazza che sostituisce (in 8 delle 10 tracce dell’album) Luca Alemanno, storico contrabbassista del quartetto di Bosso, da qualche mese di stanza a Los Angeles alla corte del prestigioso Monk Institute dove, unico italiano nella storia della scuola, è stato ammesso dopo una dura selezione. Ferrazza, nonostante la giovane età, è un musicista molto attento, nel cui stile si fondono già sensibilità e preparazione che lo portano sempre a suonare i bassi più importanti.
Una musica che ha il potere di rinnovarsi costantemente. I brani originali si vestono di una luce diversa, inedita; gli standard si personalizzano, arricchendosi di nuove sfumature. Ogni brano racconta una storia diversa, la temperatura di quella serata, il calore di quel pubblico, le latitudini diverse. Tutti questi elementi fanno di State Of The Art un album che riesce da un lato, a fissare il suono di quello che è Fabrizio Bosso oggi, dopo oltre venti album incisi come leader, collaborazioni eccellenti e diversi tour in giro per il mondo. Dall’altro, ha la capacità di restituire all’ascolto tutta l’urgenza di un album interamente registrato dal vivo, con tutta la tridimensionalità dell’esperienza live.
——-
FABRIZIO BOSSO 4ET TOUR
12/04 Milano, Blue Note
13/04 Camogli (GE), Teatro Sociale
14/04 Salerno, Moro Club ospite d’eccezione Enrico Rava
15/04 Ferrara, Jazz Club Il Torrione
22/04 Castiglione Cosentino (CS), Teatro Il Piccolo
26/04 Roma, Monk
27/04 Imola, Crossroads ospite d’eccezione Enrico Rava
28/04 Wolfsburg (Germania), Autostadt
18/05 Bologna, Bravo Caffè
19/05 Agropoli (SA), Officina 72
le date del quartetto e degli altri progetti di Bosso, sono in continuo aggiornamento su fabriziobosso.eu
——-
CD1
1. Pure Imagination (Anthony Newley) 7:01
2. Minor Mood (Fabrizio Bosso) 9:30
3. Rumba for Kampei (Fabrizio Bosso) 8:27
4. The Nearness of you (Hoagy Carmichael) 10:56
5. There is no Greater Love (Isham Jones) 13:11
——-
CD2
1. Black Spirit (Fabrizio Bosso) 9:10
2. Goodness Gracious (Julian Oliver Mazzariello) 5:49
3. Mapa (Fabrizio Bosso) 11:21
4. Misty (Errol Garner) 10:53
5. Dizzy’s Blues (Fabrizio Bosso) 10:52
——-
FORMAZIONE
Fabrizio Bosso, trumpet
Julian Oliver Mazzariello, piano
Jacopo Ferrazza, double bass *
Nicola Angelucci, drums
*Except for Tracks 3 and 5 on CD2: Luca Alemanno, double bass
Amazon: http://amzn.to/2ok6viB
iTunes: