SABATO 8 APRILE 2017, ORE 20, PALAZZETTO BRU ZANE
SE I MIEI VERSI AVESSERO LE ALI…
Yann Beuron tenore
Jeff Cohen pianoforte
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DOMENICA 9 APRILE 2017, ORE 17, SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
BELLE ÉPOQUE
QUATUOR STRADA
Jean-Frédéric Neuburger pianoforte
Yann Dubost contrabbasso
Programma completo consultabile sul sito bru-zane.com
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Dall’8 aprile all’11 maggio 2017 il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française di Venezia dedica un festival alla figura del compositore Fernand de La Tombelle. Dotato di un temperamento ferocemente indipendente senza per questo essere rivoluzionario, è una figura interessante sotto diversi aspetti. Ha lasciato un’opera considerevole, proteiforme, stilisticamente eclettica se non atipica, che merita di essere riconsiderata non solo per il suo valore, ma anche perché illustra una forma di attività sociale e artistica in Francia a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Il primo appuntamento in programma è sabato 8 aprile alle ore 20 al Palazzetto Bru Zane, ed è dedicato alla mélodie. Il tenore Yann Beuron e Jeff Cohen al pianoforte uniranno musica e poesia nel concerto “Se i miei versi avessero le ali…”
A seguire, domenica 9 aprile alle 17, alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, un secondo concerto intitolato Belle Époque.
Interpreti il Quartetto Strada, Jean-Frédéric Neuburger al pianoforte e Yann Dubost al contrabbasso.
In programma la Fantasia per pianoforte e quintetto d’archi e il Quartetto per archi di De La Tombelle.
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Fernand de La Tombelle nasce a Parigi in rue de Tivoli. Studia il pianoforte con la madre (brillante allieva di Thalberg e, per qualche tempo, di Liszt) e parallelamente consegue vari diplomi in materie scientifiche, letterarie e giuridiche, senza provare una vera passione per le carriere che queste offrivano. All’eta di diciotto anni, decide di perfezionarsi in musica sotto la guida dapprima di Alexandre Guilmant e poi di Théodore Dubois, col quale strinse una fedele amicizia testimoniata da parecchie sue dediche. Nel 1880 sposa Henriette Delacoux de Marivault, una letterata che, sotto lo pseudonimo di Camille Bruno, pubblico numerose pieces teatrali e poesie, alcune delle quali furono messe in musica da Massenet.
Sebbene Parigi lo abbia premiato più volte (Prix Pleyel nel 1887 e nel 1894, Prix Chartier nel 1896), La Tombelle trascorse buona parte della propria vita nel suo castello di Fayrac, nel comune di Castelnaud-la-Chapelle in Dordogna, nonché a Sarlat. Il catalogo di La Tombelle e tradizionale sotto vari aspetti: per le moltissime mélodies che lo costellano regolarmentee per i generi «classici» (sonata, trio, quartetto), che la Société nationale de musique promuove sin dagli anni Settanta. Tuttavia, La Tombelle si identifica piuttosto col modello beethoveniano, riletto attraverso il prisma di Mendelssohn e di Schumann, nel suo Trio e nel suo Quartetto con pianoforte. Lo spirito di César Franck e invece percettibile nelle Sonate per violino e per violoncello, e ancor più nel suo unico Quartetto per archi, del 1895. Il catalogo del musicista comprende inoltre opere meno ambiziose ma emblematiche del suo eclettismo e della sua sensibilità.
C’è infine una serie di innovative curiosità, come l’«opera da salotto» Gargouillado (1884), Le Réveil du Poete (pagina sinfonica con voce recitante) o ancora partiture destinate ad accompagnare spettacoli di lanterna magica. L’organo offre a La Tombelle una gamma espressiva che lo attrae per tutta la vita. A causa dei suoi frequenti viaggi, non potrà mai accettare un posto di organista principale in una chiesa parigina, ma per molti anni farà da sostituto ai suoi maestri e amici Dubois e Guilmant. La varietà del suo repertorio e il suo virtuosismo ne fanno un ospite prestigioso sia in Francia sia all’estero.
Verso la fine della sua vita, La Tombelle si era dato il compito di diffondere la musica al di fuori di Parigi (in particolare, nell’amato Périgord); ma opero altrettanto alacremente nella capitale, in materia di insegnamento e di programmazione. L’istituzione dei concerti d’organo del Trocadéro (con Guilmant), nel 1878, farà epoca; tali concerti si protrarranno per oltre vent’anni. Ma fu soprattutto la creazione – con d’Indy, Guilmant e Bordes – della Schola Cantorum, nel 1894, a segnare una svolta nella carriera pedagogica di La Tombelle: per quasi dieci anni egli insegnerà armonia in questo istituto concorrente del Conservatorio e fondato sulla pratica della musica sacra e del ritorno al passato.
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