Si conclude Giovedì 20 aprile alle ore 21 con Il Nemico del Teatro dell’Elce, la stagione del Teatro Cantiere Florida. Lo spettacolo liberamente ispirato all’album “L’Énnemi” di Davide Calì e Serge Bloch (Éditions Sarbacane), porta sulla scena la graphic novel che è ormai un classico contemporaneo della letteratura per ragazzi in Francia, affrontando un tema tristemente attuale: il rapporto con il nemico, l’origine di tutte le guerre e di tutti i conflitti. Sul palco c’è un soldato, solo, sepolto da anni nella sua trincea, nel suo buco, pronto a combattere il nemico che si trova nel buco di fronte, ma che non vediamo. Il soldato è abituato alla sua quotidianità fatta di cibo scadente, fucili e munizioni. Non esce mai dalla trincea, si affida senza riserve al suo “manuale”, prezioso oggetto di consultazione sul comportamento da adottare in guerra: il nemico è un mostro spietato, una bestia, è colpa sua se c’è la guerra. Il nemico deve essere ucciso prima che sia lui ad ucciderci. La situazione di guerra perenne giunge a una svolta quando il soldato, esasperato dall’inerzia, decide di uscire dal buco per affrontare il nemico e farla finita, salvo poi scoprire una scomoda verità… La solitudine del soldato e la sua paura sono il punto di partenza della trasposizione scenica operata dal regista Marco Di Costanzo: l’interiorità del soldato viene amplificata da una molteplicità di linguaggi: il movimento espressionista dell’attore Erik Haglund si intreccia con le video-animazioni di Beatrice Ficalbi, mentre la cantante Lucia Sargenti disegna intense atmosfere sonore con la sua sola voce filtrata da una loop-station. La complessità del meccanismo scenico si sposa con un andamento narrativo incisivo e diretto, che rende lo spettacolo adatto a un pubblico di ogni età. «Il principale spunto di interesse nell’album di Calì-Bloch è stato per me l’immagine dell’uomo nel buco.- racconta il regista Marco Di Costanzo– Mi è apparso subito con chiarezza il potenziale metaforico di questa icona e ho trovato molto stimolante la disposizione nitida del materiale narrativo: due buchi, due soldati, uno di fronte all’altro, uno contro l’altro. Senza che si siano mai visti. Mi ha affascinato la stratificazione di temi che sottende questa “geometria”: senz’altro c’è la guerra, il conflitto, il riconoscersi nell’altro. Ma questi elementi, evidenti alla prima lettura, non sono gli unici. Un uomo immerso nel suo buco, dunque, la sua trincea. Uno spazio piccolo, claustrofobico, da difendere con le unghie e coi denti: “È il mio buco, che diamine!”. Durante il lavoro ci siamo chiesti spesso in quanti buchi tendiamo a rinchiuderci, nella vita, malgrado essi siano angusti e logori. Buchi culturali, buchi esistenziali, buchi relazionali. Ne è nato uno spettacolo che è un inno a quello slancio salvifico che, nei momenti di grazia, ci spinge a tirarcene fuori” .
Il Teatro dell’Elce nasce a Firenze nel 2006 su iniziativa del regista Marco Di Costanzo, dell’attore Stefano Parigi e del sound designer Andrea Pistolesi. Insignite di vari riconoscimenti, le produzioni del Teatro dell’Elce sono distribuite su tutto il territorio nazionale e la compagnia è stata rappresentante dell’Italia al Festival International du Théâtre d’Alger 2010 e al Festival Internacional de Teatro por la Paz 2011 e 2012 a Barrancabermeja (Colombia).
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TEATRO CANTIERE FLORIDA
VIA PISANA 111/ROSSO 50143 FIRENZE
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INFO E BIGLIETTERIA da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 tel 0557135357/ 0557130644 prenotazioni@cantiereflorida.it
Biglietti interi 15 euro, Ridotto 12 euro, Studenti 9 euro