Esile, slanciato, elegantemente emaciato nei suoi lineamenti aristocratici, sistematicamente assorto nei suoi pensieri: ha un fascino squisitamente british il grande tenore inglese Ian Bostridge, classe 1964, gigante tra gli interpreti della musica vocale da concerto, una particolare passione nei confronti dei Lieder (Schubert in primis) che catalizza immediatamente l’attenzione del pubblico.
E se Bostridge, questo coltissimo inglese, ha frequentato il post-dottorato in storia presso il Corpus Christi College di Oxford prima di dedicarsi completamente alla carriera di cantante, si è esibito presso i più blasonati teatri mondiali, dalla Royal Opera House Covent Garden di Londra, alla Scala di Milano, all’Opera di Stato di Vienna insieme a orchestre del calibro dei Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, sotto la direzione di grandi direttori, come Simon Rattle, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Daniel Barenboim o Antonio Pappano, continua a preferire le sale da concerto.
Dopo il trionfale concerto dello scorso anno, il fascinoso Ian Bostridge si accinge a bissare il successo nel nuovo appuntamento della stagione della IUC di Roma (in Aula Magna, sabato 22 aprile alle ore 17.30) con un programma particolarmente allettante. Al pubblico romano proporrà infatti Façade – An Entertainment di William Walton, composizione musicale all’insegna dell’Avanguardia e dello spirito un po’ folle e avventuroso degli Anni Venti realizzato su alcune poesie di Miss Edith Sitwell pubblicate nel 1918,
Era il 1923 quando Façade irritò forse il pubblico dell’epoca (si dice che Noël Coward in sala con Virginia Woolf, lasciò addirittura la sala), ma si sa: se da una parte il brano scandalizzò la maggior parte della critica che lo tacciò di essere una mera provocazione (ma poi diventò un balletto di Ashton) dall’altra, il semplice fatto di parlarne, consegnò alla popolarità non solo il 21enne Walton, ma anche l’eccentrica poetessa Edith Sitwell.
Non una scelta a caso (mai scontate) quella di Bostridge visto che l’inglese è considerato l’erede di Peter Pears, il più grande tenore inglese del secolo scorso fra i maggiori interpreti di Façade. Insomma tutto torna nella scelte di Bostridge.
Sensibile, raffinato, sottile, quasi analitico nelle sue interpretazioni, l’inglese sarà affiancato per Façade, alternanza di brevi pezzi per due voci, maschile e femminile, e un piccolo gruppo di strumenti, dal soprano inglese Sophie Daneman, specialista della musica barocca, soprattutto Haendel e di Mozart.
Le due voci saranno affiancate per la parte strumentale dai solisti dell’Ensemble Roma Sinfonietta diretti da Fabio Maestri, già sul podio del Teatro San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo.
E dopo le provocazioni di Walton, il programma prosegue con la Sinfonia op. 53 del 1932 di Alfredo Casella con quattro strumenti solisti, quasi un ritorno alla struttura della musica italiana del rinascimento e del barocco rivisto secondo lo spirito moderno. Biglietti interi da 15 euro a 25 euro; ridotti: da 12 a 20 euro, Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro, info: Istituzione Universitaria dei Concerti, tel. 06 3610051-, www.concertiiuc.it.