Lunedì 8 maggio 2017 alle ore 20, Peter Eötvös torna a dirigere la Filarmonica della Scala nel concerto “omaggio a Pierre Boulez” a un anno dalla scomparsa.
Il legame del compositore e direttore d’orchestra Peter Eötvös con Pierre Boulez è profondo: Eötvös ha sempre considerato Boulez uno dei suoi punti di riferimento insieme a Bartók e dal 1979, anno in cui il compositore francese gli aveva affidato la direzione dell’Ensemble Intercontemporain di Parigi, ne è nata una collaborazione che li ha portati a dirigere vicendevolmente nuove partiture per orchestra e per ensemble. Se Petite Musique Solennelle en hommage a Pierre Boulez 90 di György Kurtag, composizione commissionata da Lucerna Festival nel 2015 in occasione del novantesimo compleanno del compositore, rende omaggio al musicista scomparso, il programma che Eötvös presenta è anche un percorso storico nelle avanguardie musicali ungheresi, dalle Danze di Marosszék di Zoltán Kodály a Il mandarino meraviglioso di Béla Bartók, di cui Eötvös è unanimamente considerato tra i più illustri epigoni. Al centro del concerto, infatti, c’è il brano Alle vittime senza nome, nuova composizione commissionata a Eötvös nel 2015 da Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, ed eseguita in prima assoluta.
Gli italiani chiamano la mia opera sinfonica “Requiem” – dice Eötvös a proposito della sua nuova opera. Per gli europei il requiem è una messa funebre, ma non sono sicuro di poterla definire tale perché l’ho scritta in memoria di persone appartenenti ad altre culture. Per questo motivo ho preferito intitolarla “Alle vittime senza nome”. Il brano deve ricordare quei numerosi migranti arabi e africani che, nella speranza di approdare a un mondo migliore, sono saliti ignari su barconi sovraffollati inabissatisi prima di raggiungere le coste italiane.
Mentre componevo vedevo quelle dolorose immagini, i volti delle singole persone, l’assurda massa di esseri umani stipati uno contro l’altro sull’imbarcazione. Nella composizione, questa visione si traduce nelle lievi melodie degli strumenti solisti e nell’amalgama sonoro, denso e compatto, interpretato dall’intera orchestra.
Una volta completata la partitura, ho avuto la sensazione che la struttura ritmica e la drammaticità del tema del brano fossero adatte per una coreografia e che forse, per la prima volta nella storia della musica, possa esserci un “requiem danzato”.
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Lunedi 8 maggio ore 20, Concerto
Teatro alla Scala
Filarmonica della Scala
Peter Eötvös, direttore
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Zoltán Kodaly
Marosszeker Tänze
Peter Eotvos
Alle Vittime senza nome
György Kurtag
Petite Musique Solennelle en hommage a Pierre Boulez
Béla Bartók
Il Mandarino Meraviglioso
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Informazioni
I biglietti sono in vendita sul sito www.geticket.it a partire da un mese prima. Eventuali rimanenze saranno in vendita dal giovedì precedente il concerto presso l’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 fino ad esaurimento.
Prezzi: Posto unico Platea € 105,00; Palco € 85,00/65,00; I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00; Ingressi € 5,00.
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Biografie
Peter Eötvös
Peter Eötvös intreccia l’attività di compositore, direttore d’orchestra e docente in un’unica carriera di altissimo livello. Nato in Transilvania ha conseguito diplomi in composizione dall’Accademia di Musica di Budapest e in direzione d’orchestra dalla Hochschule für Musik di Colonia. Dal 1968 al 1976 ha collaborato con lo Stockhausen Ensemble e dal 1971 al 1979 con lo Studio di musica elettronica della Westdeutscher Rundfunk di Colonia. Nel 1978, su invito di Pierre Boulez, ha diretto il concerto inaugurale dell’IRCAM di Parigi ed è stato quindi nominato Direttore Musicale dell’ensemble Intercontemporain, dove è rimasto fino al 1991.
A partire dal suo debutto ai Proms nel 1980 è stato regolarmente presente a Londra. È stato Direttore Principale ospite della BBC Symphony Orchestra, della Budapest Festival Orchestra, della Filarmonica Nazionale di Budapest, Direttore Principale dell’Orchestra da Camera della Radio di Hilversum, Direttore ospite della Radio Sinfonieorchester Stuttgart e Direttore Principale ospite per il repertorio moderno e contemporaneo della Gothemburg Symphony Orchestra e della Radio-Symphonieorchester di Vienna dal 2009 al 2012. Peter Eötvös ha inoltre collaborato con i principali teatri internazionali tra cui il Teatro alla Scala, il Royal Opera House Covent Garden, il Festival di Glyndebourne, il Théâtre du Châtelet e con registi quali Luca Ronconi, Robert Altman, Klaus-Michael Gruber, Robert Wilson, Nikolaus Lehnhof, Ushio Amagatsu.
Tra il 1992 e il 1998 e dal 2002 al 2007 è stato professore alla Hochschule für Musik di Karlsruhe e dal 1998 al 2001 a Colonia. Nel 1991 ha fondato l’International Eötvös Institute and Foundation e nel 2004 la Eötvös Contemporary Music Foundation a Budapest. Tiene regolarmente masterclass e seminari a Lucerna, Basilea, Lussemburgo, Szombathely, Madrid. È membro dell’Akademie der Künste di Berlino, dell’Accademia Szechenyi di Budapest, della Sächsische Akademie der Künste di Dresda e della Kungliga Musikaliska Akademien di Stoccolma, della Royal Flemish Academy of Belgium for the Sciences and the Arts e Accademico Onorario di Santa Cecilia.
Le sue composizioni per orchestra (in particolare Atlantis, zeroPoints, Shadows, Levitation, CAP-KO, SEVEN) e le sue opere (Three Sisters, Le Balcon, Angels in America, Love and Other Demons, Die Tragödie des Teufels) sono regolarmente eseguite in tutto il mondo e incise da etichette come Deutsche Grammophon, ECM, Kairos e Col Legno. Tra i recenti lavori: Golden Dragon, commissione Ensemble Modern e Opera Frankfurt, ha debuttato nel giugno 2014 e Senza sangue, opera basata sul romanzo di Alessandro Baricco e nuova commissione New York Philharmonic e Kölner Philharmonie, nel 2015.