Ventotto concerti sinfonici, sedici concerti da camera, tre tournée internazionali: questi i numeri, importanti, della nuova stagione del 2017/2018 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
“Per il 12esimo anno di seguito abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio nonostante il 2016 sia stato un anno difficile – esordisce Michele Dall’Ongaro Presidente – Sovrintendente dell’istituzione romana presentando la nuova stagione 2017/2018 confermando un programma tanto ricco quanto eccellente che si inaugura il 5 ottobre (alle 19.30, in replica il 7 e il 9 ottobre) con Re Ruggero di Karol Szymanowski che racconta i tormenti interiori del Re normanno Ruggero II d’Altavilla, opera del Novecento non popolare, ma rilanciata da Sir Antonio Pappano già al Covent Garden e realizzata in collaborazione con il Roma Europa Festival.
“Sono stato affascinato dalla figura di re Ruggero e dalla musica sensuale, attraente e cinematografica di Szymanowski che racconta la dicotomia di Ruggero sospeso fra eros e religione, Dioniso e il cristianesimo” spiega Pappano parlando anche dell’allestimento che si fregia di un vero e proprio progetto visivo ad accompagnare la musica e il viaggio di Ruggero che sarà affidato al duo artistico MASBEDO, costituito da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, due noti videoartisti internazionali per “ricreare a livello visivo l’emotività, il vissuto psicologico e interiore di Ruggero“.
Già annunciata anche l’inaugurazione della prossima stagione con West Side Story di Leonard Bernstein che viene anche omaggiato quest’anno per i cento anni dalla nascita, con le sinfonie dirette da Pappano, ma senza dimenticare l’omaggio a Debussy (per il centenario della morte), a Rossini )per i 150 anni dalla scomparsa) con Chung, a Gershwin.
E se Pappano torna nel corso della stagione per undici concerti, che vedono in programma anche la Sinfonia n. 6 di Mahler (a ottobre), la Sinfonia n. 9 di Mahler (a maggio), per dirigere Lisa Batiashvili, nel Concerto per violino di Čajkovskij (a dicembre) o Jan Lisiecki (a giugno) e sarà anche impegnato in due serate speciali, due gala in programma il 20 e il 22 dicembre, la stagione di Santa Cecilia alterna con strutture consolidate grandi ritorni e inediti debutti senza dimenticare il particolare interesse vero la musica contemporanea, fra cui spicca la prima esecuzione romana in ottobre di Alle vittime senza nome di Peter Eotvos.
Torna anche il Direttore Onorario Yuri Temirkanov protagonista ad aprile di un doppio appuntamento, il primo fra il Te Deum di Verdi, Haydn e Šostakovič, il secondo con un programma tutto dedicato alla Russia fra Rachmaninov – Cajkovskij – Rimskij Korsakov, ma sale sul palco con tre appuntamenti speciali anche il neo Direttore Ospite Principale Mikko Franck che dirigerà anche L’Olandese volante di Wagner.
Atteso ritorno di Nicola Luisotti, Direttore Musicale della San Francisco Opera ad aprile con Prokof’ev e Beethoven, di Valery Gergiev protagonista di un vero e proprio Festival Čajkovskij alla guida dell’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia e dei complessi del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con l’integrale Sei Sinfonie del compositore russo (a gennaio), di Daniele Gatti che conclude il ciclo di Schumann, di Honeck solido specialista del repertorio tedesco.
Da non perdere il ritorno di Maurizio Pollini (il 4 dicembre) dopo due anni di assenza, dopo ben 25 anni, di Anne-Sophie Mutter diretta da Pappano per il Concerto per violino di Beethoven, di Lang Lang (il 23 marzo): appuntamento speciale per grandi e bambini con Fantasia (a gennaio, quattro repliche fuori abbonamento) il classico della Disney accompagnato dalla musica dal vivo dell’Orchestra diretta da Carlo Rizzari.
E non mancano neppure interessanti debutti, dalla giovane direttrice lituana Mirga Gražinytė-Tyla al soprano francese Sabine Devieilh al giovane violoncellista Edgar Moreau.
La stagione da camera privilegia i grandi solisti, tra cui Sokolov (con un programma sorpresa, il 14 marzo), il duo d’eccezione Wang– Kavakos per Schubert–Debussy-Bartók e le prime parti dell’orchestra come Roberto Gonzalez-Monjas (Primo Violino dell’Orchestra di Santa Cecilia) insieme a Lonquich per la Kreutzer di Beethoven (il 17 gennaio), ma si apre l’8 ottobre con la Kammerorchester Basel diretta da Giovanni Antonini con un nuovo appuntamento del progetto Haydn 2032 e include nel programma anche l’Accademia Barocca di Santa Cecilia diretta da Sardelli per Vivaldi o il Coro della Cappella Sistina diretto da Massimo Palombella (10 gennaio). Imperdibile l’appuntamento del 12 febbraio con Martha Argerich–Janine Jansen–Misha Maisky per il Trio n. 2 di Šostakovič e il Trio op. 50 di Čajkovskij.
“Il lavoro fatto con il cuore dal Maestro Pappano, il ritorno di grandi maestri e l’importanza della musica da camera mantengono sempre molto alto lo standard dell’Accademia” spiega Dall’Ongaro che ricorda anche la continuità della collaborazione con la Rai.
Si moltiplicano gli appuntamenti per i giovani, i ragazzi, i bambini, ma anche le famiglie (come la stagione de Le domeniche in musica), confermato lo speciale under 30 (con abbonamenti a partire da 110 euro). Già partita, dal 18 maggio e fino al primo concerto del turno prescelto, la campagna abbonamenti, mentre la conferma degli abbonamenti deve essere effettuata entro il 25 giugno (info www.santacecilia.it/stagione).