Belle per sempre? Giovani a discapito di tutto?
Era il 1992 quando ‘La morte ti fa bella’, scritto da Martin Donovan e David Koepp, magistralmente diretto dal grande Robert Zemeckis ed interpretato da attori del calibro di Meryl Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis, arrivò sul grande schermo ed oggi, nonostante siano passati 25 anni, questa pellicola è più attuale che mai.
Il mito dell’eterna giovinezza, della bellezza a tutti i costi rivive anche sul palco grazie ad Alessandra Silipo e Susanna Lauletta che, reduci dal successo del riuscitissimo ‘Che fine ha fatto Baby Jane?’, portano a teatro un altro grande classico del cinema.
In questo gioiellino di humor nero, andato in scena al Teatro Trastevere dal 16 al 21 maggio, i vizi delle donne, la rivalità femminile, la ricerca dell’apparire che vince sull’essere, vengono esasperati fino all’inverosimile e, di certo, Susanna Lauletta ed Alessandra Silipo sono riuscite a regalare al pubblico tutta l’atmosfera che caratterizza la pellicola. Nonostante il paragone con l’originale sia inevitabile le due attrici (anche registe) riescono a coinvolgere lo spettatore con la loro bravura e giocando la carta di un’ironia un po’ amara che non guasta. Divertenti le citazioni prese in prestito da altri film, come il discorso sulla torta nuziale da ‘Harry, ti presento Sally’ ed il dialogo surreale tra Ernest (interpretato dal bravo Michelangelo Nari) ed il manichino ‘Lloyd’ che ricorda quello tra Jack Nicholson ed il barista-fantasma in ‘Shining’.
Sul palco insieme ad Alessandra Silipo (Madeline Ashton), Susanna Lauletta (Helen Sharp) e Michelangelo Nari (Ernest Menville) ci sono Giulia Spinelli e Tiziano Mariani che interpreta il ruolo che fu di Isabella Rossellini. Tra i cinque c’è una grande alchimia e sul palco funzionano come il meccanismo di un orologio.
Ovviamente gli effetti speciali che abbiamo visto sul grande schermo non possono essere riprodotti a teatro, ma l’adattamento è ottimo e non se ne sente la mancanza.
‘La morte ti fa bella’ è uno spettacolo che diverte molto, ma che contemporaneamente fa riflettere e mette alla berlina la spasmodica ricerca dell’eterna giovinezza così di moda di questi tempi.
Alessandra Silipo e Susanna Lauletta ci hanno abituati ad ottime trasposizioni e, già all’uscita dal teatro, ci si chiede cosa s’inventeranno la prossima volta!