Si dà il via alla quarta edizione del Festival Dominio Pubblico_la città agli under 25 dal 30 Maggio al 4 Giugno 2017, presso gli spazi interni ed esterni del Teatro India (Lungotevere V. Gassman, 1). Un vero e proprio festival della creatività Under 25 che da quest’anno registra un notevole incremento nelle reti di partenariato nazionale: dalla collaborazione con il progetto MigrArti, al riconoscimento del bando Siae/SiIllumina, al patrocinio del V Municipio di Roma, permettendo il coinvolgimento di artisti di rilievo del panorama artistico italiano e l’attivazione di progetti interculturali nelle periferie urbane di Roma attraversando luoghi come MONK, Teatro Quarticciolo e Cinema Aquila al Pigneto. Tra le novità di quest’anno il Festival Dominio Pubblico ospiterà anche un’importante iniziativa promossa dall’ Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori che dedicherà a tutti i giovani artisti coinvolti un premio destinato alla valorizzazione dei Talenti Emergenti Under 25. Il premio sarà assegnato da una giuria popolare e da una giuria tecnica composta dai redattori di alcune importanti riviste di settore negli ambiti cinema, musica e spettacolo dal vivo. La serata della premiazione si svolgerà presso il Teatro di Ostia Antica nell’ambito del Festival IL MITO E IL SOGNO – giugno-luglio 2017.
Ospiti d’eccezione di questa quarta edizione saranno il gruppo musicale elettropop bolognese Lo Stato Sociale che con Kepler-452 e Festival 20 30 presenta il 30 maggio alle ore 21.15, in area esterna, lo spettacolo teatrale unione di più esperienze artistiche La rivoluzione è facile se sai come farla: È possibile oggi, qui, per noi, immaginare una rivoluzione? Se sì, quale? Si tratta del moto di un corpo intorno al suo centro di gravitazione o della sovversione violenta dei rapporti di forza? Tra gli ospiti internazionali Dominio Pubblico ospita Takoua Ben Mohamed, fumettista e graphic journalist tunisina ideatrice del “fumetto intercultura” che dal 2 al 4 giugno negli spazi interni del Teatro India presterà la sua esperienza in un vero e proprio laboratorio live, a ingresso libero, di graphic journalism, avviando il pubblico alle tecniche di comunicazione tramite il fumetto, raccontando storie realmente accadute. Il 2 giugno in concerto il giovane gruppo Inna Cantina Sound, band romana che negli ultimi anni si è imposta come cuore e anima della scena reggae e raggamuffin italiana che in occasione del festival Dominio Pubblico presenta al pubblico romano il nuovo EP Mango Papaya.
All’interno della manifestazione sono in programma circa 50 eventi tra spettacoli teatrali e di danza, audiovisivi, arti visive e concerti dislocati prettamente negli spazi interni ed esterni del Teatro India con alcuni eventi programmati in spazi più periferici come Cinema Aquila e al Teatro Quarticciolo di Roma.
Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, è il compimento dell’intero progetto di formazione Dominio Pubblico rivolto a ragazzi/e under 25 che vogliono sperimentarsi in un percorso da spettatori attivi finalizzato alla produzione, promozione e organizzazione di un festival multidisciplinare. Nato nel 2014 dall’incontro delle direzioni artistiche di Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio viene riconosciuto come realtà promozionale dal MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Ci piace pensare il Sistema Teatrale di una Capitale qual è Roma, come un vero e proprio ecosistema, dove accanto alla grande quercia crescano arbusti di piccola taglia e dove l’una fa bene agli altri e viceversa; e gli arbusti di oggi, se ben nutriti e protetti, diventeranno i grandi alberi di domani. Una città come Roma, che vuole e deve tornare a essere una delle capitali internazionali della creatività e delle arti, ha il dovere di salvaguardare e sostenere tanto i piccoli teatri off, dove si annidano spesso i talenti di domani, tanto i suoi Teatri Pubblici.
Fra le missioni di un Teatro Pubblico c’è pure quello di contribuire a formare nuovi artisti e nuovi spettatori. In questi ultimi anni il Teatro di Roma ha aperto ancora di più le proprie porte agli artisti delle ultime generazioni; ha aperto ancor più le proprie finestre attraverso le quali osservare nuovi orizzonti, a volte raggiungendoli altre volte oltrepassandoli. Abbiamo accolto e sostenuto una schiera di registi, autori, interpreti di diverse generazioni e manteniamo tuttora viva la curiosità verso il nuovo, l’ancora sconosciuto, gli artisti alle prime prove, o contribuendo a rivelare definitivamente artisti in ascesa, attraverso i nostri Ritratti.
Il Teatro è l’arte che più di tutte fonda il proprio senso e la propria bellezza sulle “relazioni”: fra i personaggi e i loro interpreti, in scena e tra le storie che vi prendono vita e la vita vera degli spettatori, in platea. A noi piace anche creare reti con altri teatri, altre istituzioni, altre discipline, perché è nel confronto e nel dialogo che la vita e l’arte sbocciano nella loro più vivida verità e poesia.
Sono queste le ragioni che ci hanno convinto ad accogliere e condividere, con il Teatro Argot e il Teatro dell’Orologio, da tre anni, il progetto Dominio Pubblico – La città agli under 25: un inedito e strategico progetto dedicato agli artisti e agli spettatori più giovani, dal nome eloquente che è già un manifesto anche di visione politica. E abbiamo dato completa “carta bianca”, totale libertà d’invenzione e sperimentazione anche di innovativi modelli operativi, produttivi, di costruzione e realizzazione del progetto, compresa la sua fruizione da parte del pubblico e la sua comunicazione. E anche quest’anno ci accingiamo in completa disponibilità, ad essere sorpresi, scossi o divertiti, davanti alle epifanie d’arte e poesia, di cui i nostri tempi così saturi di cupezza e sbussolati hanno bisogno. Un grazie sincero sin da ora alle diverse “bande” di ragazzi e ragazze che da mesi stanno lavorando, carburati dalla passione e dalla voglia di fare, a questa originale 6 giorni di ordinata anarchia, di proposte scoppiettanti, di sposalizi tra discipline diverse, tutto messo su da una generazione di fiammeggiante vitalità. In un’edizione ancora più ricca e diffusa in città, ma che ha nell’intero complesso del Teatro India la sua “piazza” di “dominio pubblico”, a quarant’anni dalle pulsioni del Settantasette, in cui il privato torna ad essere di tutti e viceversa.
(Antonio Calbi – Direttore Teatro di Roma)
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