79 progetti con 60 spettacoli oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione; 174 repliche in 24 diversi luoghi, per un totale di 57.600 posti di spettacolo in vendita; 7 prime assolute, 32 programmi internazionali. Giunto alla sua 32esima edizione e definito da Les Echos come: «Un festival internazionale che sospinge senza sosta i confini dell’arte», Romaeuropa convoca dal 20 settembre al 2 dicembre un battaglione di oltre trecento artisti provenienti da 32 Paesi.
Da Sasha Waltz a Dada Masilo, da Sidi Larbi Cherkaoui a Jan Fabre, da Jeff Mills con Tony Allen a Carl Craig con Francesco Tristano passando per Marco Paolini con Mario Brunello e Frankie hi-nrg, The Holy Body Tattoo con Godspeed You! Black Emperor, Ascanio Celestini, CollettivO CineticO, Muta Imago, Alessandro Baricco con Dario Voltolini e Nicola Tescari, Roberto Herlitzka, Pippo Delbono al fianco di Alexander Balanescu, Petra Magoni, Enzo Avitabile e Piero Corso; 40 artisti per la prima volta in programma tra i quali Julien Gosselin, Dorothée Munyaneza, Rimini Protokoll, Agrupación Señor Serrano, She She Pop con Zeikratzer, Babilonia Teatri, Lisa Ferlazzo Natoli, Biancofango, Industria Indipendente, Dante Antonelli, Azzurra De Gregorio, Giuliano Scarpinato, oltre a ben 6 ensemble orchestrali: star e nuove leve della creazione contemporanea danno vita a un caleidoscopio di forme espressive e rispondono alla domanda Where are we now?, titolo di questa nuova edizione.
«Abbiamo formulato una domanda come titolo del REf17 perché interrogarsi, in questo momento, ci sembra la scelta più consona alla condizione che stiamo vivendo – dice Fabrizio Grifasi, Direttore Generale e Artistico della Fondazione Romaeuropa presieduta da Monique Veaute – Le opere degli artisti compongono una mappa del presente, fragile come il castello di carte della nostra immagine di quest’anno ma non per questo meno ambiziosa, e si collocano oltre le categorizzazioni estetiche e di genere inserendosi in una geografia concettuale che si costruisce e si disfa secondo la forza delle interpretazioni».
Così, se la musica è il filo rosso che attraversa tutta la programmazione del REf17 modulando le emozioni del presente attraverso l’ascolto, il festival si articola come un racconto attraverso gli “aggregatori tematici” Visions, Powerful Stories, Sharing e Selfie, a cui si affiancano i focus e le rassegne interne al festival: gli spettacoli dedicati a bambini e famiglie di REF Kids a cura di Stefania Lo Giudice (novità assoluta di questa edizione), i giorni dedicati alla nuova danza europea di Dancing Days a cura di Francesca Manica, il più giovane teatro italiano in Anni Luce a cura di Maura Teofili, i Talk e i momenti di scambio e formazione di Community a cura di Lara Mastrantonio e Matteo Antonaci.
Torna inoltre Digitalife, cuore tecnologico del Romaeuropa Festival che, con la supervisione di Monique Veaute, per la sua ottava edizione, giunge per la prima volta nei prestigiosi spazi del Palazzo delle Esposizioni di Roma raggruppando opere immersive a cura di Richard Castelli e opere di video-arte selezionate da Nomas Foundation e Fondazione Giuliani. «L’ottava edizione di Digitalife – afferma Monique Veaute – stimola una riflessione sulla fragilità delle rappresentazioni del reale, ingannevole quanto le illusioni virtuali che sono in grado di deformarlo. All’interno degli spazi del Palazzo delle Esposizioni lo spettatore interagisce con complesse architetture audiovisive, vi s’immerge, viene avvolto da vortici di luce e suono». Tra gli artisti ospitati in corealizzazione con Azienda Speciale Palaexpo: AES+F, Dumb Type, Granular Synthesis, Ivana Franke, Jean Michel Bruyère.
Romaeuropa Festival 2017 sarà inaugurato il 20 settembre dalla grande coreografa tedesca Sasha Waltz in scena con la prima italiana della sua nuovissima pièce »Creation«.
Fondamentale per l’intero percorso il riconoscimento del Parlamento Italiano che a febbraio di quest’anno ha voluto inserire il Romaeuropa Festival nella legge per la valorizzazione dei grandi Festival d’interesse nazionale, e la conferma del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di Roma Capitale, della Regione Lazio, insieme al prezioso supporto della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, che sostiene le attività di Romaeuropa e la promozione degli artisti del Mediterraneo, e di RAI, che con i suoi canali offre al festival nuove possibilità di approfondimento e divulgazione.
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REF17: Spettacoli, artisti ed eventi
PER UNA MAPPA DEL CONTEMPORANEO: VISIONS, SHARING, POWERFUL STORIES, SELFIE
VISIONS | Spettacoli sospesi tra tradizione e futuro, scene di emozioni, sensazioni e sogni, nuovi rituali che pongono in dialogo il patrimonio culturale e i paesaggi del futuro: il REf17 inaugura nel segno di nuove visioni con Sasha Waltz, il 20 settembre al Teatro Argentina (prima delle collaborazioni con il Teatro di Roma) con il debutto italiano di »Creation«, spettacolo in cui convergono le potenti creazioni stilistiche di Iris Van Herpen, le luci di Urs Schönebaum e le musiche della band newyorkese Soundwalk Collective.
Prosegue questo percorso visionario la coreografa sudafricana Dada Masilo, in scena con la sua rabbiosa rilettura di Giselle sulle musiche composte da Philip Miller e con le immagini di William Kentridge; la compagnia Muta Imago che insieme all’Ensemble Arte Musica allestisce in versione integrale il ciclo dei Canti Guerrieri dal Libro Ottavo dei Madrigali di Monteverdi; Aurélien Bory che con la sua Compagnie 111 in Espæce dà vita ad un vero e proprio omaggio a Georges Perec trasformando le sue parole in pura, stupefacente materia.
Visioni non solo per gli occhi ma anche per l’udito con Geek Bagatelles, l’opera del compositore francese Bernard Cavanna presentata in prima nazionale dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il CRM, il GRAME e il Coro di Smartphone degli studenti del Liceo “Teresa Gullace Talotta” di Roma; Lisa Ferlazzo Natoli che insieme a Gianluca Ruggeri in LesAdieux! Parole salvate dalle fiamme ripercorre tra musica, video e parole alcuni dei momenti topici della Rivoluzione d’Ottobre; Roberto Herlitzka che, sulle musiche commissionate da Nuova Consonanza e ancora con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, presenta, in prima assoluta, la sua traduzione del De Rerum Natura in terzine dantesche. Inoltre Edison Studio dona nuove suggestioni e percorsi sonori al capolavoro Das Cabinet des Dr.Caligari oltre a organizzare, in collaborazione con SIAE e Cineteca di Bologna la seconda edizione del concorso internazionale di composizione musicale per immagini Sounds of Silences.
SHARING | Dall’elettronica alla techno, dai ritmi tribali alla musica sinfonica incontrando canti coreani e strumenti indiani: Sharing è condivisione di saperi e identità, l’incontro di artisti provenienti da ambiti disciplinari diversi che mettono in gioco le proprie capacità. Sidi Larbi Cherkaoui dispiega nel suo Fractus V danzatori e musicisti dalla provenienza geografica e dal background diversissimo per affrontare attraverso le parole del linguista e filosofo Noam Chomsky il problema della comunicazione tra propaganda e neutralità; Alessandro Baricco incontra lo scrittore Dario Voltolini e sulle musiche di Nicola Tescari dirige e interpreta il suo testo Pacific Palisades. Dal Canada arriva l’energia rock di The Holy Body Tattoo per rimettere in scena, insieme alla celebre band post rock Goodspeed You! Black Emperor, monumental, spettacolo/concerto tra i cult della danza contemporanea. Il padre dell’afrobeat Tony Allen incontra il guru della techno Jeff Mills per dare vita al live Amical Music, mentre il pioniere della Detroit techno Carl Craig dialoga con Francesco Tristano in una traduzione per tastiere e sintetizzatori, eseguita dalla Les Siècles Orchestra di tutto il suo repertorio elettronico. Il dialogo tra musica e performance continua con il coreografo Jan Martens che in RULE OF THREE si confronta con il musicista hardcore NAH e con il collettivo femminile She She Pop che in Play! riflette sulla struttura canonica di un concerto e sulle usanze di tale cerimonia ponendo ironicamente in disagio il gruppo di compositori e musicisti tedeschi zeitkratzer. In occasione dell’inaugurazione della Stagione Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Romaeuropa invita il duo artistico MASBEDO ad interagire con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia realizzando un progetto visivo live di regia in presa diretta e proiezioni video per l’opera Król Roger (Re Ruggero) di Karol Szymanowski.
SELFIE | Storie reali di uomini e di artisti che attraversano il proprio universo privato e le proprie visioni del mondo: Con BELGIAN RULES/BELGIUM RULES, un’invettiva e al contempo una dedica al Belgio, Jan Fabre torna al Romaeuropa Festival dopo aver presentato nel 2015 il suo Mount Olympus, opera di 24 ore vincitrice del Premio Ubu 2016. A questo spettacolo monumentale è dedicato il film Surrender diretto da Phil Griffin che attraversa i processi creativi del grande artista Belga e approfondisce il rapporto con i suoi performer “guerrieri della bellezza”. Tra i grandi innovatori del teatro internazionale anche Pippo Delbono che con Adesso voglio musica e basta scava nella sua memoria e trasforma la sua passione per la musica in incontri con Alexander Balanescu, Petra Magoni, Enzo Avitabile e Piero Corso per analizzare il tema dell’amore in tutte le sue sfumature. Io non ho mani che mi accarezzino il viso della compagnia romana Biancofango ibrida la biografia degli attori in scena con i personaggi Santa Giovanna dei Macelli da Brecht, Woyzeck da Büchner e Arkadina da Čechov. “Circo Autobiografico” è lo spettacolo Tu diretto da Olivier Meyrou in cui l’acrobata Matias Pilet attraversa le proprie memorie infantili alla ricerca delle proprie radici. Marleen Scholten del collettivo olandese Wunderbaum risponde alla domanda che dà il titolo al suo spettacolo Chi è il vero italiano? mettendo in scena con il suo particolare punto di vista una vera e propria riunione di condominio ritratto o autoritratto degli abitanti del quartiere Quarticciolo di Roma.
POWERFUL STORIES |Il reale, con le sue potenti storie e con le sue contraddizioni irrompe sulla scena nudo e senza filtri, oppure trasposto e rappresentato dalla sensibilità degli artisti: Ascanio Celestini porta in scena la voce degli emarginati nel suo PUEBLO, secondo capitolo di una ideale trilogia inaugurata al REF nel 2015 con Laika, Babilonia Teatri chiude il proprio percorso intorno alla Divina Commedia dantesca e con Paradiso porta in scena non solo alcuni elementi dell’Orchestra Allegro Moderato di Milano ma anche gli attori di ZeroFavole, gruppo formato da disabili e volontari che hanno come scopo quello di abbattere le barriere tra le persone.
Le parole della sentenza-ordinanza depositata nel 1990 dal giudice Rosario Priore riguardo la Strage di Ustica, divengono ”Opera Poetica Elettronica” nello spettacolo De Facto di Aterliersi con Fiorenza Menni, mentre Marco Paolini, insieme al Parco della Musica Contemporanea Ensemble e Mario Brunello con una composizione di Montalbetti e la voce di Frankie Hi-nrg, in #Antropocene affronta in maniera inedita il tema del rapporto tra uomo e tecnologia. Dalla Francia l’enfant terrible Julien Gosselin con la sua compagnia Si vous pouviez lécher mon cœur mette in scena uno dei testi più potenti e celebri di Houllebecq, Les Particules élémentaires, costruendo attraverso meccanismi metalinguistici e musica dal vivo uno spettacolo provocatorio capace di raccontare senza peli sulla lingua la contemporaneità. Altrettanto tagliente è lo sguardo di Dorothée Munyaneza, cantante e performer per la prima volta a Roma con il suo Unwanted, raccolta di testimonianze in forma poetica sul tema della violenza sulle donne in Rwanda e nel mondo. Dalla Spagna la compagnia Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2015 Agrupación Señor Serrano porta in scena Birdie e, partendo dalla comparazione tra una celebre fotografia scattata a Melilla da Josè Palazon e il capolavoro Gli uccelli di Alfred Hitchcock, affronta il tema delle migrazioni e dei movimenti d’informazioni, merci e uomini nel mondo. Ad anticipare questo percorso sul reale è Nachlass presentato al Romaeuropa in collaborazione con Short Theatre dalla compagnia svizzera Rimini Protokoll: un affondo sul significato della morte attraverso le stanze di otto persone comuni che hanno scelto di prepararsi al loro trapasso.
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REF KIDS: SPETTACOLI SENZA ETÀ
Novità assoluta del Romaeuropa Festival 2017 è REF KIDS, focus di spettacoli internazionali destinati a un pubblico più giovane (dai 18 mesi in su) che si articolerà in tre differenti fine settimana presso La Pelanda – MACRO Testaccio di Roma e La Factory. Se ad aprire il focus è la celebre Akram Khan Company in scena con Chotto Desh versione per bambini del capolavoro Desh, il percorso dedicato al giovane pubblico continua con l’elegante mondo di percussioni costruito da Theater de Spiegel in BEAT THE DRUM!, gli illusionismi di BonteHond alle prese con cattivissimi ma simpatici Ipad, un viaggio su una fantastica mongolfiera con i Farrès brothers i cia e le avventure in foreste incantate con teatrodelleapparizioni. Suoni e immagini s’intersecano in Sensacional della compagnia spagnola IMAGINART, nella stupefacente macchina sonora costruita da Laurent Bigot in Le Petite Cirque e negli spettacoli della compagnia STEREOPTIK, di ritorno al Romaeuropa Festival dopo il successo dello scorso anno, con Dark Circus e Congès Payès. Rustica X Band, la celebre band guidata da Pasquale Innarella, presenta un nuovo appassionante concerto per far festeggiare spettatori di tutte le età. I laboratori in lingua inglese curati dall’associazione ARTandSEEK sono dei ludici momenti di approfondimento e sperimentazione artistica. Contemporaneamente, l’attiguo spazio della Factory diventa un poliedrico playground per il giovane pubblico e le famiglie, nel quale un’installazione sonora e spaziale ideata dal teatrodelleapparizioni, un’opera della street artist Alicé coesistono con la mostra di illustrazione Quindici Uomini curata dall’associazione B17 Illustration ed uno spazio ad hoc, arredato con le creazioni di Fables’ Secrets, dove si terranno incontri di lettura e laboratori. Talks di approfondimento organizzati in collaborazione con Famiglia punto zero, incubatore culturale di contenuti e progetti sulla cultura della genitorialità, arricchiscono la programmazione, infine con Casa dello Spettatore ci si interrogherà sulla funzione e responsabilità dei genitori come “mediatori” culturali
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ANNI LUCE E DANCING DAYS: SGUARDI AL FUTURO
Al nuovo teatro è dedicato Anni Luce, che trasforma il Romaeuropa festival in una sonda intergalattica pronta a navigare in territori lontani dalla consuetudine per scoprire alcuni degli artisti indipendenti più innovativi del giovanissimo panorama italiano: in scena a La Pelanda, la nuova drammaturgia di Giuliano Scarpinato, le sperimentazioni corporee e musicali di Industria Indipendente, il citazionismo visionario di Azzurra De Gregorio, e le scritture sceniche di Dante Antonelli.
Ai nomi più interessanti della danza europea, sono invece dedicate le giornate di Dancing Days, artisti ormai riconosciuti a livello internazionale che stanno scompigliando il panorama coreografico con i loro spettacoli eclettici ed imprevedibili. Ad aprire queste giornate di danza è CollettivO CineticO: la compagnia fondata da Francesca Pennini presenta il suo nuovo spettacolo Benvenuto Umano, protagonista un’eclettica tribù di performer e circensi. Dall’Olanda Arno Schuitemaker porta in scena I will wait for you e trasforma i suoi sentimenti realmente esperiti durante una relazione a distanza in una performance dal linguaggio astratto e minimale. Il rapporto tra musica e corpo è protagonista degli spettacoli di Jesús Rubio Gamo (Spagna), Jonas&Lander (Portogallo) Daniele Ninarello e Francesca Foscarini (Italia), insieme alla compagnia Timothy and the Things (Ungheria), tutti parte della selezione del newtork Aerowaves per il 2017. Torna il premio DNA appunti coreografici destinato ai giovanissimi coreografi alle prese con la loro prima opera e vinto, lo scorso anno, dal duo Orlando Izzo | Angelo Petracca in scena per Dancing Days con Trattato semiserio di oculistica. La coreografa italiana Floor Robert, infine, ci conduce indietro nel tempo, al nostro immaginario infantile con il suo INFLUENZA, rappresentante della più giovane coreografia italiana.
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COMMUNITY: Spazi di incontro
REF17 non è solo spettacoli ma anche comunità: Masterclass che offrono possibilità di incontro e studio con i coreografi di rilievo internazionale ospiti del festival, laboratori, per far entrare lo spettatore nelle dinamiche sceniche e nei gesti dei coreografi, talks e dibattiti.
In occasione della presentazione del libro Corpi in Bilico. Danza contemporanea per attori, Monica Vannucchi, Vicedirettrice e docente di danza contemporanea dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, attraversa il materiale d’archivio della Fondazione Romaeuropa per costruire un incontro omaggio a Trisha Brown, figura centrale nei 32 anni di vita del festival. L’attualità e le problematiche del reale, affrontate da alcuni spettacoli, sono protagoniste di due talks organizzati in collaborazione con Internazionale in occasione degli spettacoli di Agrupacion Señor Serrano e Dorothée Munyaneza. Si rinnova l’appuntamento con Post It, il ciclo di incontri post-spettacolo con gli artisti del festival che in collaborazione con Rai Radio3 coinvolgerà le grandi icone dello spettacolo dal vivo: Sasha Waltz, Sidi Larbi Cherkaoui, The Holy Body Tattoo, Alessandro Baricco e tanti ancora. Curato dalla redazione di Teatro e Critica, Vis à Vis si concentra invece sull’offerta più innovativa del festival, per porre in confronto le poetiche degli artisti e introdurre la visione degli spettacoli con le loro parole. Infine, se l’Accademia di Francia ospita il duo Pilet/Meyrou per avvicinare gli spettatori all’intimità di Tu, l’Istituto di Cultura Svizzera presenta all’interno del progetto Migrations, chances et tournements, l’istallazione sonora DREAMS & NIGHTMARES di Demitri De Perrot membro fondante del duo Zimmermann & De Perrot.
Le attività di formazione iniziano già da maggio: Casa dello Spettatore si rivolge agli insegnanti che intendono Educare al teatro i propri studenti, mentre Waiting for REf, percorso di tre incontri curati da Gaia Clotilde Chernetich, Maddalena Giovannelli, Annalisa Piccirillo, racconterà al pubblico il lavoro dei coreografi in programma al festival, con il supporto dei materiali dell’Archivio Romaeuropa. Da settembre, la presenza in città di artisti di livello internazionale sarà l’occasione per masterclass dedicate a danzatori (in collaborazione con il D.A.F – Dance Arts Faculty) attori e registi; tra le compagnie coinvolte: Sasha Waltz & Guests, Sidi Larbi Cherkaoui, The Holy Body Tattoo, Agrupación Señor Serrano, Babilonia Teatri e Ateliersi. Danzografie rinnova il rapporto di Romaeuropa con l’Accademia Nazionale di Danza per dare l’opportunità agli studenti di seguire il festival attraverso un percorso d’incontri con le studiose Ada d’Adamo e Gaia Clotilde Chernetich. Indagare con il corpo gli argomenti e le tecniche dei lavori coreografici sarà l’obiettivo di RE-Visioni, una serie di laboratori condotti da Diana Damiani, Maria Grazia Grosso, Chiara Ossicini e Ketty Russo, mentre la musica sarà terreno di indagine con Polifonie Creative a cura del Conservatorio di Musica S. Cecilia. Ad artisti e manager della cultura è dedicato il progetto europeo Connect sull’audience development ideato da Melting Pro e supportato dal REf17. Infine Danzaeffebi darà la possibilità a un gruppo di spettatori di raccontare il festival sul proprio portale.
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DIGITALIFE: Il corpo tra arte e scienza
Arte e scienza dialogano nelle giornate conclusive del festival, pensate come parte integrante di Digitalife 2017. Where are we now? È il titolo del simposio che tenta di rispondere alla domanda che ha attraversato l’intera trentaduesima edizione di Romaeuropa attraverso una riflessione sul corpo e il suo rapporto con le nuove tecnologie: Organizzato dal Prof. Massimo Bergamasco, l’evento si compone come un insieme di talks con illustri ricercatori, e vede protagonista l’artista che ha fatto del suo stesso corpo una scultura cyberpunk vivente: STELARC.
Il corpo è ancora protagonista delle performance di ArtOnTime, un premio ma anche un progetto espositivo e curatoriale ideato e lanciato da Marco Trevisan, consulente di Christie’s, dal collezionista Giorgio Fasol e da Tommaso Cinti, gestore della piattaforma di crowdfunding Artraising.org. Giordano Rush, Luigi Presicce, Julia Krahn, Invernomuto, artisti selezionati da un’importante giuria – composta dallo stesso Fasol, dal curatore Antonio Grulli, da Riccardo Lisi (direttore de La Rada di Locarno) e dalla Presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute – presentano le loro performance al Romaeuropa Festival, come ultima tappa del progetto.
Scoprire, stimolare e affiancare il percorso dei grandi artisti e delle nuove proposte è sempre stato un impegno della Fondazione Romaeuropa, per intercettare la contemporaneità, per anticipare ogni possibile mutamento culturale, sociale, esistenziale e per scandagliare creatività, linguaggi e visioni in giro per il mondo. È interessante notare come molte proposte artistiche del cantiere REf 2017 abbiano nei fatti accantonato l’uso delle tradizionali categorie divisorie dello spettacolo: teatro, danza, musica, circo, tecnologia, sperimentazione: all’interno delle singole opere molti degli steccati artistici tradizionali si sono praticamente dissolti a favore di una nuova multimedialità.
Romaeuropa Festival 2017 è prodotto dalla Fondazione Romaeuropa ed è reso possibile grazie al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale, della Regione Lazio, insieme al supporto della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo.
Sostiene il festival una preziosa rete pubblico/privata, italiana ed europea di cui fanno parte, la Fondazione Nuovi Mecenati, l’Institut Français e La Francia in Scena, il Goethe-Institut, il Fonds Podium Kunsten Performing Arts Fund NL, l’Ambasciata di Spagna e Acción Cultural Española, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada; RAI main media partner del festival, istituzioni come il Teatro di Roma, main partner teatrale, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Fondazione Musica per Roma, l’Azienda Speciale Palaexpo, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI Secolo.
REf17 è patrocinato da prestigiose ambasciate internazionali quali l’Ambasciata del Belgio, l’Ambasciata Britannica, l’Ambasciata della Repubblica federale di Germania, l’Ambasciata di Lussemburgo, l’Ambasciata d’Olanda, l’Ambasciata di Svizzera, l’Ambasciata della Repubblica del Sud Africa, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e l’Ambasciata di Ungheria ed è realizzato in network con i teatri Biblioteca Quarticciolo, Olimpico, Vascello e Vittoria, Auditorium della Conciliazione e Carrozzerie | n.o.t, con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’Istituto Svizzero, Nomas Foundation, Fondazione Giuliani, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il suo PERCRO – Perceptual Robotics Laboratory, Nuova Consonanza, Short Theatre, Prohelvetia – Swiss Arts Council e la rete Aerowaves a cui si aggiungono i partner per la formazione Conservatorio di Musica S. Cecilia, Accademia Nazionale di Danza, IED – Istituto Europeo di Design, Casa dello Spettatore, D.A.F. – Dance Arts Faculty, European Dance Alliance, Danzaeffebi e Teatro e Critica.
TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DEL REf17 su romaeuropa.net