L’Umbria riparte: dopo il violento sisma dello scorso anno la Regione riparte anche dalla cultura dall’arte e dal turismo supportata dal ritorno degli storici festival d’eccellenza il Festival di Spoleto, Umbria Jazz, il Festival delle Nazioni.
In occasione della presentazione congiunta dei festival promossa dalla Regione Umbria all’Auditorium del Maxxi di Roma, l’Umbria si conferma come vetrina di eccellenza artistica per un’estate all’insegna dell’a arte, dell’architettura e dell’enogastronomia.
Come sempre si parte, ma solo in senso cronologico con il Festival dei 2Mondi di Spoleto: tre weekend dal 30 giugno al 16 luglio per festeggiare la sessantesima edizione di un festival, nonché la decima dell’era Giorgio Ferrara che ha riportato la kermesse agli antichi splendori
“Siamo molto provato, ma siamo certi che il nostro modo di fare cultura possa aiutare la ricostruzione e calmare la paura dopo il terremoto – dichiara Ferrara – Siamo qui anche per un segnale di vicinanza per lenire il dolore con l’arte. Con novanta titoli, 170 alzate di sipario fra teatro, musica, danza, arte ed eventi collaterali, Spoleto si conferma vetrina internazionale, promotrice di iniziative sempre in crescita straordinaria con oltre 80mila presenze registrate nel 2016”.
Fra gli appuntamenti, il Requiem commissionato a Silvia Colasanti e che sarà eseguito alla presenza dei sindaci del cratere e il Concerto finale di Riccardo Muti in Piazza Duomo, per la prima volta a Spoleto. Intanto l’inaugurazione è affidata al Don Giovanni di Mozart con la regia di Ferrara che conclude il progetto triennale iniziale due anni da con Così fan tutte e Le nozze di Figari, e ancora Bob Wilson con Hamletmachine, la danza, dal Brasile due étoiles pop, Eleonora Abbagnato con l’omaggio alla Callas e Roberto Bolle, ma anche gli spettacoli di giornalismo teatrale.
L’Umbria torna ad essere un’eccellenza per questa estate anche con il ritorno di Umbria Jazz 2017, dal 7 al 16 luglio a Perugia con la direzione artistica di Carlo Pagnotta, che porta sulla scena grandi nomi nazionali e internazionali.
“La missione di Umbria Jazz è di fare musica anche attraverso artisti vicini alla musica jazz – dichiara Renzo Arbore, presidente onorario della Fondazione Umbria Jazz – e nel 2017 la manifestazione diventa soprattutto internazionale anche attraverso gli omaggi a Ella Fitzgerald, a Dizzy Gillspiee o a Thelonious Monk. Umbria jazz è ancora itinerante e continua a ingaggiare nuovi talenti, ma si riparte proprio da Norcia per aiutare le zone terremotate riprendere le attività rilanciando il turismo”.
Dal 29 agosto al 9 settembre, va in scena la 50esima edizione del Festival delle Nazioni edizione, la kermesse interamente dedicata alla musica classica che quest’anno sarà dedicata alla Germania.
“È la cinquantesima edizione ed è un compleanno importante per noi, se qualcosa di buono è stato fatto, spesiamo di continuare sulla stessa strada – esordisce il presidente Giuliano Giubilei – In ogni edizione racontiamo la storia di un paese e con la Germania chiudiamo un progetto triennale dedicato alla Grande Guerra che ha visto protagonista anche l’Austria e la Francia. alla grakde vuerts che ha convinto l’Austria re e la Francia”.
Anche quest’anno il Festival propone un cartellone ricco, fra eventi importanti ed eventi collaterali: oltre 30 concerti che includono anche la presenza di Ute Lemper, il ritorno di Michael Nyman o l’omaggio a Sciortino.
Dal 26 agosto al 3 settembre spazio alla 31esima edizione del Todi Festival, la kermesse di teatro, musica, arti visive e letteratura fondata da Silvano Spada che torna con la Direzione Artistica di Eugenio Guarducci fra “innovazione, ricerca e sperimentazione, master e partecipazione del pubblico anche grazie al coinvolgimento di artisti locali”. Fra gli appuntamenti, l’apertura Grisélidis, memorie di una prostituta con Serra Yilmaz, il nuovo Michelangelo di Vittorio Sgarbi, la chiusura sulle note di Roberto Vecchioni.
Presentata in occasione della presentazione congiunta romana Sagra Musicale Umbra, che dal 7 al 17 settembre festeggia la 72esima edizione in un percorso programmatico all’insegna della parola Fratres dislocato in luoghi che conferiscono un significato profondo alla musica: fra i protagonisti, il ritorno di Juraj Valčuha con un programma che include la Sinfonia n. 5 «della Riforma» di Mendelssohn, Don Juan e Morte e trasfigurazione di Strauss, fra gli appuntamenti Fratres di Arvo Pärt.