Ventuno appuntamenti e un mese di musica dal 30 giugno al 31 luglio, segnano la 53ª edizione del Festival Pontino di Musica che si terrà nei luoghi ormai storici della rassegna: il Castello Caetani di Sermoneta, l’Infermeria dell’Abbazia di Fossanova, la suggestiva cornice dell’Oasi di Pantanello nello splendido Giardino di Ninfa, il Chiostro di Sant’Oliva a Cori cui si aggiungono quest’anno i Giardini del Palazzo Comunale di Latina e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, sempre a Latina. Musica di ogni genere, dal jazz alla classica, con una attenzione particolare alla musica contemporanea e agli autori di oggi, già conosciuti oppure giovanissimi, e protagonisti noti solisti e orchestre e ensemble da camera, cui si affiancano spesso i talenti dei Corsi di Perfezionamento Strumentale e di Interpretazione Musicale che si svolgono durante il Festival.
Novità importante per il Festival Pontino è la recente nomina di Elisa Cerocchi a Presidente della Fondazione Campus Internazionale di Musica. “Per storia ed esperienza ritengo Elisa Cerocchi, vicepresidente e coordinatrice artistica del Campus, la persona più adatta a ricoprire il ruolo di Presidente in questo momento di cambiamento”, ha detto il Presidente uscente Luigi Ferdinando Giannini. La nuova Presidente è figlia di Riccardo e Maria Teresa Cerocchi, il cui nome è legato alla storia del Campus per averlo animato per più di quarant’anni con un’attività di rilevanza internazionale.
Organizzato come ogni anno dal Campus Internazionale di Musica di Latina, il Festival si aprirà con una grande festa musicale nei Giardini del Palazzo Comunale di Latina venerdì 30 giugno affidata alla Banda Musicale della Marina Militare, ed entrerà subito nel vivo con gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, l’1 e il 2 luglio al Castello Caetani di Sermoneta dedicati quest’anno al tema “Il duo con pianoforte: metamorfosi e virtuosismi”. Dopo la riflessione dello scorso anno sul quartetto d’archi, una formazione che ha attraversato senza sostanziali mutamenti più di due secoli di storia, l’attenzione si concentra quest’anno sul duo con pianoforte. Si tratta di una formazione che, a differenza del quartetto d’archi, ha subìto diverse trasformazioni, in particolare in rapporto allo strumento “altro” rispetto al pianoforte. E così, anche i due concerti ospitati all’interno degli Incontri ripropongono questa doppia natura: da una parte la multiforme varietà del duo percussioni e pianoforte, dall’altra una formazione “classica” (il duo violoncello e pianoforte). Il concerto dell’1 luglio avrà dunque per protagonisti il pianista Andrea Rebaudengo e le percussioni di Simone Beneventi, impegnati anche in due prime esecuzioni assolute di Ivan Fedele (Duals per percussioni e pianoforte) e Maël Bailly e nella riproposizione di un importante lavoro di Georges Aperghis, mentre la sera del 2 luglio saranno Francesco Dillon al violoncello ed Emanuele Torquati al pianoforte ad eseguire, oltre ad alcuni brani classici del repertorio, una prima italiana di Matthias Pintscher e una novità assoluta di Danilo Comitini.
Il programma del Festival prosegue lungo tutto il mese di luglio con appuntamenti in cui protagonisti sono solisti e complessi da camera che presentano programmi anche con prime assolute e rarità, come quello del 6 luglio al Castello Caetani di Sermoneta in cui il trio di violino, violoncello e pianoforte formato da Malika Yessetova, Martina Rudic e Maria Grazia Bellocchio esegue i brani frutto del Workshop di composizione tenuto da Alessandro Solbiati.
L’8 luglio, sempre al Castello, è protagonista l’Ars Ludi Ensemble, formato dalle percussioni di Antonio Caggiano, Giulio Cintoni, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri cui si unisce Arianna Gaudio come voce recitante. Il concerto, che si intitola Pictures, sarà una esperienza itinerante che coniuga il grande repertorio contemporaneo con la magia dei luoghi del Castello Caetani. Una voce recitante guida il pubblico dal ponte levatoio al Maschio, dalla Piazza d’Armi alla Sala dei Baroni. Lungo il percorso l’Ensemble, attraverso la musica di autori come Giorgio Battistelli, John Cage e Steve Reich, evoca le suggestioni dei temi della vita medievale: il combattimento, la prigionia, lo sberleffo del buffone, il duello.
Il 9 luglio nel Giardino del Palazzo Comunale di Latina torna un’autentica beniamina del Festival, la pianista georgiana Elissó Virsaladze, che esegue musiche di Schumann e Chopin, mentre l’11 luglio è la volta della chitarra di Luigi Attademo nel Chiostro di Sant’Oliva a Cori, che dedica il programma del concerto ai più grandi maestri iberici.
Appuntamenti speciali quelli dedicati alla voce accompagnata da vari strumenti: il 12 luglio, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi di Latina, Giovanni Clavorà Braulin all’organo dialogherà con Francesco Sabatini, voce recitante, per una serata dedicata a La vita e le opere di Peter Eben, canto di un intero popolo e messaggio all’umanità. Del compositore e pianista ceco, scomparso nel 2007, verrà eseguita la Musica Dominicalis. La serata sarà introdotta dalla presentazione del volume di Kateřina Vondrovicová a lui dedicato. Mentre il 14 luglio al Castello Caetani saranno la chitarra di Elena Casoli e la voce del soprano angloitaliano Lorna Windsor ad affrontare insieme musiche di Mauro Giuliani, Sciarrino, Bussotti, Castelnuovo-Tedesco e la prima assoluta di Zodiac di Marcello Panni, composta nel 2015 su testi di Gaia Servadio.
Il 15 luglio torna al Festival, nel Giardino del Palazzo Comunale, l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius cui si affiancano Michele Marco Rossi al violoncello e Gianluca Littera all’armonica con la prima esecuzione assoluta della partitura di Haydn/Petrassi, Adagio e Minuetto variato (dalla “Sonata a 3” per violino e basso) per violoncello e orchestra, il cui manoscritto originale è conservato presso l’Istituto Petrassi. Un programma completato dall’esecuzione di Immobile n. 2 per armonica a bocca e 12 archi di Ennio Morricone e la Settima Sinfonia di Beethoven.
Il 16 luglio all’Abbazia di Fossanova due validissimi solisti, il violoncellista Giovanni Gnocchi e la pianista Eugenia Tamburri, esploreranno “La Haus-Musik nell’800: viaggio attraverso l’Europa – “Omaggio a Daniil Shafran” offrendo un vero e proprio suggestivo viaggio musicale europeo che dalla Germania di Beethoven e Schumann toccherà la Polonia, la Francia, la Russia e la Spagna, dunque le musiche di Chopin, Wieniawski, Čajkovskij, Granados e Ščedrin.
Il 22 luglio, nuovamente al Castello Caetani, torna lo Ialsax Quartet di Gianni Oddi, dopo il successo ottenuto lo scorso anno: il famoso quartetto composto da sassofoni e pianoforte propone un programma dal titolo Jazz, Classica e altro, brani noti e meno che spaziano da Gershwin a Piazzolla, passando per le più note colonne sonore del ‘900.
Altra formazione cameristica presente al Festival è il Trio Roma Classica. A Fossanova, nell’Infermeria dell’Abbazia, il 23 luglio Antonello Maio al pianoforte, Santi Interdonato al violino e Alessandra Leardini al violoncello offrono al pubblico pagine di Donizetti, Chopin e Mendelssohn.
Il Festival Pontino torna anche quest’anno, il 29 luglio, nel magico spazio naturale offerto dall’Oasi di Pantanello, nei Giardini di Ninfa a Cisterna di Latina. Dopo il grandissimo successo, nella passata stagione, della serata dedicata agli uccelli nel repertorio pianistico, Alfonso Alberti torna a coniugare musica e natura questa volta dedicando il suo concerto a Musiche per un giardino (e un omaggio al bosco). Un programma affascinante con musiche di Schumann, Schubert, Liszt, Giorgio Gaslini – con i suoi Fiori musicali (2012) il noto compositore milanese rende un omaggio a Girolamo Frescobaldi -, Čajkovskij, Debussy e di Kaikhosru S. Sorabji, compositore anglosassone di origine Parsi che nel 1923 scrisse un bellissimo “Poema per piano” intitolato Le jardin parfumé.
Il Festival Pontino si chiude, infine, il 31 luglio al Castello Caetani di Sermoneta con una serata davvero speciale che segna la nascita dell’Orchestra Nazionale dei Licei Musicali Italiani diretta per questa occasione da Francesco Di Peri, con un programma divertente e assai popolare che spazia da Beethoven a Morricone. Questo primo nucleo dell’Orchestra è il frutto del Laboratorio Orchestrale che si terrà dal 26 luglio all’1 agosto al Castello di Sermoneta nell’ambito del Campus. In questa prima fase saranno coinvolti 60 studenti selezionati tra i giovani talenti presenti in 24 Licei musicali di 15 regioni del nostro paese. Nel corso nel prossimo anno scolastico l’organico dell’orchestra raggiungerà le 100 unità e sarà accompagnato da un coro di altrettanti elementi. Il concerto è organizzato in collaborazione con MIUR – Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, la Rete nazionale “Qualità e sviluppo dei Licei musicali e coreutici”, la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus nell’ambito dei Corsi di Perfezionamento e Interpretazione Musicale di Sermoneta.
Inoltre saranno quattro i concerti al Castello Caetani affidati, come negli anni passati, agli allievi dei diversi corsi che il Campus Internazionale di Musica provenienti da ogni parte del mondo: il 7 luglio con i “Giovani artisti del mondo”, il 13 luglio con gli allievi di violino e contrabbasso, il 21 luglio con gli allievi del corso di violoncello di Giovanni Gnocchi – concerto accompagnato da letture interpretate da Renato Gabriele -, e il 24 luglio con la classe di fisarmonica curata a Corrado Rojac.
A lato del Festival, si segnalano infine due iniziative al Castello Caetani di Sermoneta: il 2 luglio l’inaugurazione della mostra “Il sogno di Ninfa” della pittrice Gianne de Genevraye (a cura della Fondazione Roffredo Caetani onlus) e il 22 luglio la presentazione del libro Faccia da jazz di Gualtiero Titta (Ed. Accademia Nazionale di Santa Cecilia).
Info: Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia, 31 – 04100 Latina, tel. 0773 605551, 605550, www.campusmusica.it; info@campusmusica.it
Biglietti: da 5 a 20 euro, Serenate con gli allievi dei Corsi 3 euro.