La quindicesima edizione di Kilowatt Festival presenta quest’anno (14 – 22 luglio) un ricco programma di teatro, danza, musica, circo contemporaneo, incontri, che faranno di Sansepolcro, ente capofila del progetto europeo Be SpectACTive, un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale dal forte respiro internazionale. Tra i nomi più conosciuti al grande pubblico quelli di Ermanna Montanari, Bobo Rondelli, Ascanio Celestini, Leo Bassi, Raphael Gualazzi, accanto a buona parte dell’eccellenza della scena teatrale, musicale e coreografica italiana e internazionale.
Kilowatt Festival ha ottenuto il riconoscimento EFFE 2017 – 2018 per decisione della Giuria Internazionale di EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe)
Kilowatt Festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta dal regista e drammaturgo Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar), con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e di numerosi sponsor locali, è un festival che negli anni è diventato un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale, un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale. Il programma della quindicesima edizione propone, dal 14 al 22 luglio, un cartellone composto da 54 spettacoli di teatro d’innovazione, danza e circo contemporaneo con 40 compagnie, delle quali 7 straniere, 18 fra prime assolute, prime, anteprime nazionali ed eventi unici nonché una significativa quantità di eventi collaterali come incontri, collaborazioni, mostre che si svolgeranno in 9 differenti luoghi di spettacolo.
Un programma ricco e variegato, che annovera fra gli ospiti Ermanna Montanari, Ascanio Celestini, Leo Bassi, Andrea Cosentino, Tom Struyf, Displace Yourself Theatre, Quotidiana.com, Raphael Gualazzi e Bobo Rondelli e che riassume, nel titolo dell’edizione 2017, “Il principio speranza“, ispirato al libro omonimo del filosofo tedesco Ernst Bloch, la visione poetica del festival.
I sogni, le favole, i film, gli spettacoli, mettono in moto i nostri desideri profondi e ci invitano a trasformarli nelle nostre imprese più stimolanti. Bloch pensava che gli esseri umani ricorrano alla speranza – intesa come capacità di superare i limiti imposti dalla realtà – per andare oltre ciò che c’è già, per desiderare quello che ancora non c’è, ma che si può creare. La speranza non è una cosa astratta, né l’attesa vaga di qualcosa che verrà da sé: è l’impulso per iniziare a costruire concretamente ogni nuovo progetto. “Kilowatt è l’occasione che creiamo ogni anno per esprimere i desideri e le visioni di una comunità, che ritroverà se stessa quanto più tornerà a sperare. “Il principio speranza” è un invito e un augurio per il futuro: mettere l’immaginazione al posto della paura.” dichiara il direttore Luca Ricci.
Madrina del festival sarà quest’anno Ermanna Montanari, attrice e fondatrice del Teatro delle Albe, più volte insignita del Premio Ubu, alla quale saranno dedicati incontri e iniziative di approfondimento della sua figura e della sua poetica, a partire dal rito sonoro di apertura, la “Lettura pubblica Miniature Campianesi” che coinvolgerà 100 cittadini di Sansepolcro (venerdì 14, piazza Torre di Berta, ore 18:00). Per tutta la durata del festival, “Miniature Campianesi”, diffusione sonora di 5 minuti di poesia della stessa autrice sulla piazza centrale di Sansepolcro ( piazza Torre di Berta, ore 22:00), sarà un evento pensato come una sorta di rito inaugurale per dare il benvenuto agli ospiti che seguiranno la programmazione del festival. Ermanna sarà presente al festival anche con “Maryam” (venerdì 14, Auditorium Santa Chiara, ore 20:30), spettacolo in quattro movimenti per raccontare come sia centrale, nella cultura islamica, la figura di Maria, la Madre di Gesù, ponte tra cristianesimo, islam e cultura contemporanea.
Altri due progetti speciali accompagneranno il festival coinvolgendo lo spettatore come partecipante attivo. Dopo la fortunata esperienza di “The Stranger”, che gli è valsa la menzione per la miglior regia e produzione da parte di Now Magazine – Best of the Fest torna a Kilowatt Daniele Bartolini, artista internazionale, recentemente nominato per il Telus New Comer Artist Award e vincitore del premio RBC art access fund della citta’ di Toronto. Spettacolo per 5 spettatori alla volta, “The Invisible city” ( da venerdì 14 a sabato 22, Caserma Archeologica, ore 20:30 / 22:00 / 23:30) è una serie teatrale interattiva episodica, in prima assoluta, che inizia in casa propria e prosegue in un mondo parallelo per 24 ore. Un sogno collettivo in cui ogni spettatore giocherà un ruolo da protagonista.
In “Costruire è facile?” ( da giovedì 20 a sabato 22, Museo della Vetrata, ore 17:00 e 18:00) progetto in prima assoluta a cura dei performer, scenografi e registi Simone Faloppa e David Batignani, circa venti cittadini vengono invitati a svolgere il ruolo di spettatori / assistenti di un atto scenico costruttivo a partire da uno spazio vuoto. Con la semplicità dei gesti e dei materiali, Batignani&Faloppa costruiscono in tempo reale una comunione di piazza nella quale si riconosce e incontra una comunità permanente di 20 sconosciuti.
Un festival dialogante e accogliente, orientato sui nuovi linguaggi del contemporaneo che si svolge in una cittadina famosa nel mondo per essere il luogo di nascita di un maestro del Rinascimento come Piero della Francesca, nonché il luogo dove è concentrato il massimo numero delle sue opere conservate.
A Kilowatt saranno presentati diversi spettacoli frutto di collaborazioni progettuali, come la collaborazione con In-Box, la più importante rete nazionale per la distribuzione della scena teatrale emergente e gli spettacoli del Network Anticorpi XL, prima rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore.
Anche quest’anno si confermano sia il fortunato esperimento della programmazione della spiaggia teatrale nella piazza principale della città sia l’attività dei Visionari, 31 cittadini di Sansepolcro che hanno lavorato durante l’inverno per selezionare 9 spettacoli da inserire nella programmazione.
E’ questa dei cittadini – spettatori attivi che scelgono alcuni spettacoli del festival la caratteristica più originale del progetto di Kilowatt e che è valsa numerosi riconoscimenti al progetto, primo fra tutti il Premio Ubu 2010 per “L’attività di sguardi incrociati tra pubblico, artisti e critici in cui è nascosta la forza eversiva di un punto di vista davvero nuovo. Coinvolto in questa gara popolare un gruppo di spettatori ribattezzati “Visionari”, cittadini appassionati ma non esperti, che partecipano alla scelta degli spettacoli e insieme a critici vecchi e nuovissimi si impegnano nella ricerca di un teatro da pensare e costruire”. Negli ultimi anni l’idea degli spettatori attivi si è estesa ad altre cinque città coinvolgendo circa 300 partecipanti in Italia, oltre ovviamente alla rete europea attivata con il progetto europeo “Be SpectACTive!”.
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BE SPECTACTIVE! L’esperienza di Kilowatt in Europa
“Be SpectACTive!”, progetto europeo di cooperazione della durata di quattro anni, finanziato all’interno del Programma Cultura “Creative Europe” dell’Unione Europea, di cui sono enti capofila il Comune di Sansepolcro e CapoTrave/Kilowatt, con un partenariato con 12 istituzioni fra teatri, festival e università in rappresentanza di 9 nazioni coinvolte per un progetto che vuole approfondire il rapporto tra spettatori e artisti nella creazione e produzione nel settore delle performing arts giunge al suo terzo anno.
Iniziato il 1 dicembre 2014 il progetto con cui il Comune di Sansepolcro e l’associazione CapoTrave/Kilowatt portano in Europa la caratteristica principale di Kilowatt, ovvero l’esperienza legata allo “spettatore attivo”, proseguirà fino al 30 novembre 2018.
Tra le numerose attività previste la creazione di 34 gruppi di spettatori attivi in otto città europee, la produzione di 21 nuovi progetti di teatro e danza, 54 residenze creative, la messa in scena di 153 spettacoli, la maggior parte dei quali scelti dai gruppi di spettatori attivi, e cinque conferenze internazionali sulla active spectatorship, la prima delle quali si è tenuta a Sansepolcro nell’estate 2015, la seconda nell’aprile 2016 a Bruxelles, la terza a Barcellona nel novembre 2016, la quarta a Sibiu nel giugno 2017, l’ultima a York nella primavera del 2018. Il tutto monitorato da una ricerca scientifica sull’efficacia qualitativa e quantitativa dei progetti di coinvolgimento attivo degli spettatori.
Nell’ambito di questo progetto saranno presentati “Food for Thoughts” (prima assoluta, sabato 15, Teatro alla Misericordia, ore 20.30) degli inglesi Displace Yourself Theatre, spettacolo quando mai attuale che indaga il mondo della nutrizione e l’influenza dell’industria del fast-food, cercando di capire come il cibo possa aiutare o danneggiare la salute degli esseri umani, e “The Olympic Games” di Chiara Bersani e Marco D’Agostin, affermata compagnia considerata fra le eccellenze del nuovo panorama nazionale (sabato 22, Teatro alla Misericordia, ore 20:30).
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LA DANZA
Giovane artista emergente l’italo – giapponese Masako Matsushita, presenterà, in prima assoluta, il suo nuovo spettacolo, immerso nell’atmosfera suggestiva della favola orientale. “TaikokiaT Shindō” (martedì 18, Teatro alla Misericordia, ore 20:30) è uno spettacolo che coniuga tradizione giapponese, danza, taiko, e musica elettronica. Ambiente orientale anche per la storica compagnia TPO, che con la Casa del Panda (selezione Visionari, giovedì 20, Auditorium Santa Chiara, ore 22.10) accompagnerà adulti e bambini in un viaggio attraverso la Cina e i suoi paesaggi fatti di natura, cultura antica, tradizioni. Le immagini ed i suoni avvolgeranno gli spettatori in ambienti colorati e interattivi rendendo questa esperienza di viaggio unica e immersiva.
Fra le collaborazioni di Kilowatt di particolare rilievo quella con il Network Anticorpi XL, prima rete nazionale indipendente che, da oltre dieci anni, rappresenta un esempio concreto e significativo di promozione della danza d’autore coinvolgendo teatri, festival, circuiti, operatori del settore che condividono l’ideazione e l’attuazione di svariate “azioni” volte alla formazione, alla promozione, allo sviluppo e alla pratica di una cultura originale sulla danza d’autore e di ricerca.
Fra gli spettacoli promossi dalla rete presentati a Kilowatt quest’anno, oltre alla già citata Masako Matsushita, “Cosmopolitan beauty”, di Davide Valrosso, performance dove i gesti appaiono come appunti di viaggio scritti disorganicamente e la bellezza il regno delle cose perdute che hanno lasciato una traccia nell’esperienza del corpo (lunedì 17, Teatro alla Misericordia, ore 23:59); “Horizon” di Manfredi Perego, vincitore nel 2014 del Premio Equilibrio, (martedì 18, Auditorium Santa Chiara, ore 23:30) alla ricerca di un’Arcadia fiabesca, che non esiste nella realtà, ma che è già presente nell’immaginazione umana; “Tutt’uno” della compagnia Sa.Ni., (selezione Visionari, mercoledì 19, Teatro alla Misericordia, ore 20:30) affascinante performance sul moto continuo di attrazione e ripulsa fra simili; “Soggetto senza titolo” di Olimpia Fortuni (selezione Visionari, venerdì 21, Teatro alla Misercordia, 23:15), indagine sul movimento su un corpo reso fluido da un sentimento di profonda malinconia; “Cheerleaders” (sabato 22, piazza Torre di Berta, ore 22:05) di Collettivo Pirate Jenny, dove performer e spettatori condivideranno in egual misura la responsabilità dell’esito performativo, attraverso un processo decisionale e creativo estemporaneo.
Un programma di danza ricco e variegato per tematiche e linguaggi, a cui vanno aggiunti Francesco Marilungo, che in “New Horizons” (lunedì 17, Teatro alla Misericordia, ore 23:00) ci porta in una riflessione sulla condizione esistenziale dell’uomo, sul suo continuo bisogno di confronto con l’Assoluto; la Compagnia Dimitri – Canessa che in “Hallo! I’m jacket!” vuol farsi ironicamente beffe del dover essere sempre produttivi, seduttivi, alternativi, indipendentemente dai contenuti sviluppati e dai saperi posseduti (selezione Visionari, mercoledì 19, piazza Torre di Berta, 22:05); “Animula”, coreografia delicatamente intimista di Daria Menichetti (selezione Visionari, giovedì 20, Teatro alla Misercordia, ore 23:15).
Il programma si conclude con tre diverse performances della compagnia Zaches (venerdì 14 luglio, ore 17:30; lunedì 17 luglio, ore 17:30; mercoledì 19 luglio, ore 17:30, Circolo Stanze) che arricchiscono e completano il percorso di visione dell’esposizione “Wunderkammer 10. Adoratori di feticci”, ideata per celebrare i dieci anni della compagnia toscana.
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IL CIRCO CONTEMPORANEO SULLA SPIAGGIA DI KILOWATT
Novità di quest’anno il grande spazio riservato al circo contemporaneo sulla piazza principale della città, che porterà a Sansepolcro alcuni degli artisti più importanti a livello europeo, a partire da colui che è considerato il più grande clown del mondo – lo spagnolo Leo Bassi – agli etiopi Fekat Circus, dai finlandesi Kate & Pasi ai francesi 100racines. Da lunedì 17 a sabato 22, in piazza Torre di Berta, alle ore 22:05, dopo la diffusione sonora della poesia di Ermanna Montanari, artisti circensi provenienti da tutto il mondo delizieranno e terranno con il fiato sospeso adulti e bambini sulla spiaggia di Kilowatt. Inizieranno, lunedì 17, gli etiopi Fekat Circus che con “Be-on” porteranno con sé l’estremo fascino del viaggio e la gioia contagiosa di chi sa portare sorpresa e vivacità in un mondo spento. Fra la danza acrobatica e tecniche circensi, i tre artisti di BlucinQue in “Xtreme” sperimenteranno fino a che limite ci si può spingere in alto su una corda (giovedì 20). I rapporti interpersonali fra uomo e donna sono al centro di “Suhde” (venerdì 21) del duo finlandese Kate & Pasi, che si destreggia in tutti gli elementi di un rapporto di coppia con acrobazie al cardiopalma, sensibilità e molta autoironia mentre il giorno successivo i francesi 100racines sfideranno le leggi di gravità in un’arrampicata come metafora del percorso della vita in “Au pied du mur” (ore 22:45).
Assolutamente imperdibile, martedì 18, “The best of”, imprevedibile, geniale, dissacrante e divertentissima antologia dei migliori numeri della carriera di Leo Bassi, giocoliere e attore che lavora per una comicità esplosiva e provocatrice. Erede di una stirpe di clown che ha trasformato la risata in un’arma per il cambiamento, Leo Bassi ha girato il mondo coi suoi spettacoli. Impegnato attivamente rispetto alle tematiche dell’ambiente e contro la globalizzazione, si dichiara un “don Chisciotte che tenta di cambiare il mondo a suon di scherzi lanciati contro la politica e la piccola borghesia”.
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IL TEATRO
Altrettanto ricca e diversificata la progammazione del teatro, che in questa edizione tocca molti temi dell’attualità sociale come la produzione del cibo degli inglesi Displace Yourself Theatre, le relazioni tra Islam e Occidente per il Teatro delle Albe, la minaccia del terrorismo del nuovo spettacolo di CapoTrave, le tensioni presenti nelle periferie urbane trattato da Ascanio Celestini, l’ecologia minacciata dalla globalizzazione nello spettacolo di Leo Bassi, le dinamiche sociali create dal sistema capitalista dei quotidiana.com, il tracciato della memoria per il belga Tom Struyf.
Nato nell’ambito del bando MigrArti, fra i 74 progetti selezionati e finanziati dal Ministero della Cultura, su oltre 400 pervenuti, con l’obiettivo di coinvolgere in attività di laboratorio e spettacolo le comunità straniere presenti in Italia, “Gli uccelli”, progetto che CapoTrave/Kilowatt porta avanti con tre partner territoriali che a diverso titolo si occupano di integrazione culturale, mette in scena un’opera quanto mai attuale. Un gruppo di ragazzi decide di lasciare la propria città per iniziare una vita migliore e creare un contesto più giusto del precedente. L’opera, scritta 2400 anni fa dal commediografo greco Aristofane, è di straordinaria modernità (anteprima del festival, giovedì 13 luglio, piazza Torre di Berta, ore 22:00).
Un racconto in tre atti, un giallo tutto da ridere al centro di “Nessuno può tenere Baby in un angolo” (sabato 15, Auditorium Santa Chiara, ore 23:30) nuovo spettacolo scritto e diretto da Simone Amendola e Valerio Malorni, anche interprete, dopo la fortunata esperienza de “L’uomo nel diluvio” (Vincitore Premio In-Box, Finalista Premio Scenario, Segnalato Premio Rete Critica). Per la prima volta a Kilowatt Ascanio Celestini, drammaturgo, attore e regista romano, presenterà “Che fine hanno fatto gli indiani Pueblo? Storia provvisoria di un giorno di pioggia” (sabato 15, piazza Torre di Berta, ore 22:05). Celestini, una delle voci più apprezzate e premiate del teatro di narrazione italiano, dalla fine degli anni Novanta a oggi ha prodotto una dozzina di spettacoli teatrali, ha pubblicato vari libri di narrativa con Einaudi, ha diretto tre film e in innumerevoli altri ha partecipato in veste di attore, ed è stato ospite fisso su RaiTre e La7.
Da sempre attento alla creazione di reti e alle collaborazioni con altri soggetti, anche quest’anno Kilowatt ospiterà, in prima assoluta, lo spettacolo vincitore del progetto NDN / Network Drammaturgia Nuova. Guidato da Residenza Idra di Brescia, il network individua 5 giovani drammaturghi ai quali offrire periodi di residenza con uno scrittore di chiara fama che li aiuti a sviluppare il loro progetto di testo teatrale. A Kilowatt 2017 viene presentato, sabato 15, (Auditorium Santa Chiara, ore 18:00) il testo di Camilla Matiuzzo (vincitore 2017), “Opera sentimentale” allestito da Matteo Angius, Riccardo Festa e Woody Neri.
Altra collaborazione importante quella attivata da alcuni anni con In-Box, rete nazionale nata nel 2009 per sostenere e promuovere la scena teatrale emergente, che porterà a Kilowatt, domenica 16 (Auditorium Santa Chiara, ore 23:00) lo spettacolo vincitore del bando.
Una storia che parla di tolleranza e di intolleranza, delle tensioni sociali pronte a esplodere sotto un’apparente tranquillità, delle nostre umanissime paure è alla base di “La lotta al terrore”, spettacolo in prima assoluta della compagnia CapoTrave (domenica 16, Teatro alla Misercordia, ore 20:30), alla quale seguirà, in anteprima nazionale, “Kotekino Riff” (piazza Torre di Berta, ore 22:05), scritto e interpretato da Andrea Cosentino. Un’esercitazione comica sulla praticabilità della scena, la fattibilità dei gesti, l’abitabilità dei corpi, la dicibilità delle storie, una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco in cui Cosentino, attore, autore, comico, scrittore, esprime tutta la sua abilità di attore brillante.
Anteprima nazionale anche per “Il monopolista” (lunedì 17, Auditorium Santa Chiara, ore 20:30) di Quotidiana.com, duo riminese fondato nel 2003 da Roberto Scappin e Paola Vannoni, che indaga, attraverso piccoli spostamenti del linguaggio e la consueta gelida ironia, la banalità e il male che accompagnano la condizione umana.
Vincitore del Lambda Literary Award in Drama, “The second coming of Joan Of Arc” è il testo d’esordio di Carolyn Gage, drammaturga, performer, regista e attivista. Il testo, portato in scena da Pupilunari (selezione Visionari, mercoledì 19, Auditorium Santa Chiara, ore 23:15) fa rivivere la figura di Giovanna d’Arco, che ritorna per raccontare la propria infanzia, l’adolescenza, le esperienze con i più alti livelli della Chiesa, dello Stato e delle armate militari.
Altre due figure femminili – Alma Mahler e la donna al telefono de “La voce umana” di Jean Cocteau – al centro di “Vedi alla voce Alma” (selezione Visionari, giovedì 20, Teatro alla Misericordia, ore 20:30) per le Nina’s Drag Queens, attori e danzatori che hanno trovato nel personaggio drag queen la propria chiave espressiva e fondano il proprio lavoro sulla rivisitazione en travesti di grandi classici tra cui Checov e Brecht.
Tratto dall’autobiografia di Vincenzo Rabito, conservata presso l’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano, “Terramatta” (selezione Visionari, venerdì 21, Teatro alla Misercordia, ore 20:30) di Stefano Panzeri è il racconto dell’immane e intimo sforzo di sopravvivere ed emanciparsi dal vuoto umano, sociale ed economico lasciato dalla Grande Guerra. La vicenda umana del protagonista scorre sul fondo, in un intreccio straordinario di grande e piccola storia.
Vincitore del Premio Scintille 2016 e del Premio Giovani Realtà del Teatro 2016 “The hard way to understand each other ” (selezione Visionari, venerdì 21, Auditorium Santa Chiara, ore 22:10) della compagnia Tempo Presente è un delicato dipinto sulla quotidianità contemporanea, una visione ironica del tentativo costante di comprenderci l’un l’altro. È quello che resta delle relazioni fisiche ed emotive in un’era di parole digitali.
Iconico, edificante e divertente “Act to forget”, in debutto nazionale, (sabato 22, Auditorium Santa Chiara, ore 18:00) del performer belga Tom Struyf, è uno spettacolo intelligente e contemporaneo nell’uso dei media. A partire dal ritrovamento di una foto dimenticata Struyf indaga sulla memoria attraverso le conversazioni con un neurochirurgo, uno psicologo, un sensitivo e sua nonna. Act to forget si trasforma, da ingenuo tentativo di capire come le nostre azioni sono determinate dal nostro pensiero, in un appassionato appello all’amore e al passare del tempo.
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INCONTRI
Si terranno a Palazzo delle Laudi, spazio di incontro del festival, gli incontri e le presentazioni di libri ed eventi.
“Acusma. Un teatro del suono” (sabato 15, ore 16:00) parte dalla recente pubblicazione di Enrico Pitozzi, “Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari” per approfondire il ruolo del suono e della voce nel percorso artistico di Ermanna e delle Albe. Di derivazione pitagorica, il termine Acusma da un lato rinvia a un precetto che si ascolta e ha valore di verità, come una formula magica, dall’altro lato rimanda al modo in cui suono e voce, nel teatro contemporaneo, disegnano un ambiente in cui lo spettatore si trova immerso. Parteciperanno all’incontro Luigi Ceccarelli, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Enrico Pitozzi.
Appuntamento domenica 16 luglio, ore 16, per “Il velo è negli occhi di chi guarda”, una riflessione, assieme a Luca Doninelli, Tahar Lamri, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Silvia Moresi, Maria Nadotti, dedicata al tema centrale dello spettacolo “Maryam”, e cioè la rappresentazione dei ‘femminili’ legati all’Islam che viene fatta nell’arte e nella cultura occidentali.
“La domanda sul futuro è quella legata ai volti, a cosa ci sia da fare e da patire nel vivere faccia a faccia con il volto degli altri”. Partendo da questa riflessione del filosofo Italo Mancini, dialogheranno, nell’incontro “La domanda sul futuro”, Alfredo Jacopozzi (teologo, tra i più importanti esponenti italiani per il dialogo interreligioso), Leonardo Magnani (presidente dell’Associazione Cultura della Pace) e l’autore della mostra in corso Riccardo Lorenzi (giovedì 20 luglio, Chiostro del Duomo, ore 16:30).
Sarà presentato venerdì 21, alle ore 16:30 il libro di Michele Pascarella “Racconti su un attore operaio. Luigi Dadina nel Teatro delle Albe” in cui, a partire dalle conversazioni avute con il protagonista e di esperienze condivise dalla fine degli anni Novanta a oggi, l’autore narra alcuni momenti della vita di Luigi Dadina. Il volume, impreziosito dalla prefazione di Marco De Marinis e dalla postfazione di Gerardo Guccini, sarà raccontato dall’autore insieme al suo protagonista, Luigi Dadina, e al critico Lorenzo Donati di Altrevelocità.
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LA PROGRAMMAZIONE MUSICALE
Nuovo progetto musicale a cura di Luca Garrò “Time after time” prende spunto dal libro omonimo del critico musicale Enzo Gentile (Hoepli, 2016), che sarà presentato domenica 16 alle ore 18 presso Palazzo delle Laudi. Sulla falsariga del libro il progetto ripercorre attraverso la voce dei protagonisti – Cesare “Mac” Petricich (Negrita), Federico Poggipollini, Gianni Maroccolo, Bobo Rondelli, Andy (Bluvertigo), eventi, ricorrenze e, più in generale, l’influenza della musica pop rock sulla cultura italiana e internazionale degli ultimi cinquant’anni, evidenziandone lo sviluppo.
Momento di punta della programmazione, venerdì 14 alle ore 22:05 (piazza Torre di Berta) il concerto per piano e voce di Raphael Gualazzi, giovane cantautore e pianista vincitore della categoria giovani del Festival di Sanremo 2011 e secondo classificato all’Eurovision Song Contest.
Kilow’Art
Per la sezione dedicata all’arte Kilowatt quest’anno ospita due mostre, una “Chissá com’é invece il mondo visto da te” (tutti i giorni, Chiostro del Duomo, dalle ore 10:00 alle ore 23:00) di Riccardo Lorenzi, in collaborazione con l’Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro, Ufficio Diocesano per il dialogo ecumenico ed interreligioso, ACLI –Arezzo è una mostra fotografica che ritrae i fedeli delle diverse religioni che vivono in Valtiberina e che sono state fotografate per osservare il comune orizzonte della fede che essi condividono. Prima delle differenze religiose, c’è qualcosa di comune che ci unisce.
Per il programma completo visionare il sito www.kilowattfestival.it