Dopo la prima edizione tenutasi nel 2016, il Teatro della Toscana torna a veicolare il marchio Shakespeare Shaker all’interno di Scandicci Estate Open City 2017.
Il Bardo quest’anno è un’ispirazione per far sfilare artisti irregolari che in qualche modo, come lui, hanno tratto ispirazione dalla non conformità per dare sostanza al loro genio. Lo sguardo è assolutamente panoramico, punti di vista diversi, che richiedono esplicitamente il coinvolgimento dei cittadini/spettatori.
Ci saranno Italo Calvino e Gianni Rodari letti da Paolo Hendel il 4 e il 12 luglio, Michelangelo messo in scena dai Teatri d’Imbarco il 7 luglio, Dino Campana suonato e cantato da Massimiliano Larocca il 10 luglio, per un viaggio alle origini della creazione artistica.
Ogni appuntamento spettacolare sarà adattato, e in qualche caso appositamente concepito, per il contesto del Pomario, lo spazio teatrale estivo all’interno del Castello dell’Acciaiolo, con modalità di proposta e di fruizione sicuramente originali, e capaci di spaziare in più direzioni.
La quasi integralità delle proposte, poi, fa riferimento alla programmazione passata e ventura del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, in una sorta di ideale circolarità tra tempo trascorso, tempo presente e tempo venturo, sintetizzato dal ritorno di Zaches Teatro, che il 6 luglio propone Sandokan parade, spettacolo teatrale itinerante e multidisciplinare del progetto MigrAzioni#Scandicci, dal Parco del Castello dell’Acciaiolo al Piazzale della Resistenza, e dalla ripresa del Romeo e Giulietta con gli allievi della Scuola per Attori “Orazio Costa” del Teatro della Toscana, all’Acciaiolo dal 18 al 23 luglio.
Ci sarà spazio anche per qualcosa di veramente particolare come le restituzioni spettacolari al ‘Mila Pieralli’ del laboratorio di Igor Sibaldi sul Faust di Goethe (13, 14 e 15 luglio).
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4 luglio, ore 21:15 | Pomario, Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
Agidi srl.
Paolo Hendel
COLUI CHE LEGGERISSIMO ERA
Paolo Hendel legge Italo Calvino
reading sui testi di Italo Calvino
a cura di Paolo Hendel e Marco Vicari
Lo scrittore e poeta argentino Luis Borges ha detto: “La letteratura è una delle forme della felicità. Chi non legge è masochista”.
Mettere in scena un reading di testi di Italo Calvino è un modo per condividere questa felicità. La straordinaria ironia che tocca punte di squisita comicità, la profondità e la poesia, di cui sono pervase le pagine de Il barone rampante e Il cavaliere inesistente, conquistano e coinvolgono in un sentimento collettivo che ne amplifica gli effetti.
Nel costruire questo reading sono stati scelti brani in cui si sente forte l’impronta della leggerezza cara a Calvino: “Nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna” (da Lezioni americane).
Leggerezza che si ritrova non solo nella scelta stilistica di raffinata ironia dell’autore nel raccontare le tre storie de I nostri antenati, ma anche nella decisione di Cosimo Piovasco di Rondò, il protagonista de Il barone rampante, di osservare il mondo da un diverso punto di vista, seguendone gli avvenimenti da qualche metro più in su.
“Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica” (da Lezioni americane).
Il reading si conclude con l’immagine, dalla forte valenza simbolica, che chiude Il barone rampante: Cosimo, ormai vecchio, con un ultimo guizzo si lancia da un albero, afferra la fune che pende da una mongolfiera e sparisce nel cielo.
Un agile salto con cui l’autore “si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quello che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero di automobili arrugginite” (da Lezioni americane).
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6 luglio, ore 21 Parco del Castello dell’Acciaiolo / ore 22 Piazzale della Resistenza | Scandicci
Zaches Teatro
Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con Comune di Scandicci, Sara Barbieri, Cooperativa Albatros 1973, C.S.D. – Diaconia Valdese Fiorentina, Filarmonica Vincenzo Bellini di Scandicci
SANDOKAN PARADE
Arte, incontro, comunità
Spettacolo teatrale itinerante e multidisciplinare del progetto MigrAzioni#Scandicci
Una serata artistica a firma di Zaches Teatro per un incontro culturale fra le comunità.
Sandokan Parade prenderà vita all’interno del Parco dell’Acciaiolo trasformandosi poi in un corteo musicale. Una parata festante, composta da attori, artisti circensi, percussionisti e musicisti, che partirà dal Parco dell’Acciaiolo per percorrere, insieme a tutti gli spettatori e i cittadini, le vie del centro città e arrivare al Piazzale della Resistenza, punto di ritrovo finale della serata.
Il percorso della parata si concluderà nel Piazzale, con un ultimo momento di performance teatrale e musicale che lascerà poi il posto a una jam session a cura del gruppo Redtree Groove, affiancata da mostre e installazioni artistiche sul tema della migrazione e dell’accoglienza. Tutti coloro che suonano uno strumento sono invitati a portarlo con sé, per unirsi alla jam session: un dialogo spontaneo attraverso la musica, tra persone e culture differenti.
Sandokan Parade è un evento speciale del progetto MigrAzioni#Scandicci, una serata in cui la cultura e l’arte diventano strumenti di cittadinanza attiva, un ponte per far incontrare, conoscere e dialogare le comunità, in un clima di festa e condivisione.
L’ispirazione viene dallo spettacolo Sandokan di Zaches Teatro tratto da Le tigri di Mompracem di Emilio Salgari su migrazione, accoglienza e coesione sociale, che ha debuttato nel marzo scorso al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci e che qui tornerà il 12 e 13 aprile 2018.
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7 luglio, 21:15 | Pomario, Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
Compagnia Teatri d’Imbarco
IL VOLO DI MICHELANGELO
con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci
al violoncello Ginevra Pruneti
scene e luci Orso Casprini
costumi Sartoria Teatrale Fiorentina
organizzazione Cristian Palmi, Giulia Attucci
segreteria organizzativa Margherita Fantoni, Valentina Cappelletti
testo e regia Nicola Zavagli
realizzato in collaborazione con Accademia delle Arti del Disegno e con Accademia di Belle Arti di Firenze
Un racconto teatrale per voce e violoncello. Un lungo volo nella vita d’un mito. Quasi una fiaba popolare, a volte poetica, a volte ironica. Per ripercorrere tutto d’un fiato il mistero concretissimo del genio indiscusso dell’arte universale. Un invito alla conoscenza.
Uno spettacolo teatrale per raccontare la vita di Michelangelo, del creatore divino. L’intento della narrazione è quello di raccontare la grande leggenda artistica e biografica del genio, mettendola a confronto con alcune verità storiche emerse dopo quattro secoli di indagini critiche, che hanno frugato in ogni dettaglio della sua vita. E naturalmente viaggiare in leggerezza dentro l’aneddotica e le imprese artistiche, e i tratti della sua personalità. Il racconto sarà appassionato, popolare, divertito, per comporre il ritratto di un artista che mantiene intatto il potere di emozionare tutti.
Lo spettacolo si inserisce all’interno di un percorso artistico che la Compagnia Teatri d’Imbarco ha intrapreso da anni intorno alle biografie di alcuni grandi italiani nel mondo, come Giacomo Puccini, Tina Modotti, Amedeo Modigliani, Amerigo Vespucci, Gino Bartali, Giuseppe Garibaldi, in una drammaturgia in equilibrio tra affabulazione e gioco scenico, in continuo rapporto con la musica dal vivo.
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10 luglio, ore 21:15 | Pomario, Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
UN MISTERO DI SOGNI AVVERATI
Massimiliano Larocca canta Dino Campana
con Massimiliano Larocca canto, chitarre
Riccardo Tesi organetto diatonico
Antonio Gramentieri chitarre
Gianfilippo Boni tastiere
Diego Sapignoli batteria
Enrico Pantani live painting
Laura Piazza voce recitante
I Canti Orfici del poeta visionario toscano diventano canzone.
Dino Campana: ignorato in vita, la sua poesia ha avuto poi nel tempo una rivalutazione clamorosa.
Oggi i Canti Orfici, l’unico suo libro scritto e pubblicato in vita, sono considerati un’opera imprescindibile della poesia italiana e non solo.
Mentre la tormentata vicenda biografica di Campana e la sua follia sono state oggetto di molti film e spettacoli teatrali, Massimiliano Larocca, musicista fiorentino giunto al quinto album, ha trasformato in canzone le liriche visionarie del poeta di Marradi, mantenendosi fedele a parole e metrica, in un’operazione mai tentata prima in Italia.
Un mistero di sogni avverati è il titolo del disco, pubblicato dall’etichetta romagnola Brutture Moderne. Un progetto che ha avuto molti riconoscimenti (tra cui il prestigioso Premio Rai Lunezia StilNovo 2016) e che è stato inserito nella lista dei migliori dischi dell’anno per il premio Tenco.
Al disco hanno partecipato Riccardo Tesi, Nada, Sacri Cuori, Cesare Basile, Hugo Race.
Lo spettacolo ripropone le canzoni del disco, integrate dal suggestivo live painting dell’artista volterrano Enrico Pantani (che ha illustrato e curato la grafica del disco) e dalla voce dell’attrice siciliana Laura Piazza, frequentatrice di lungo corso della poetica campaniana.
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12 luglio, ore 21:15 | Pomario, Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
Agidi srl.
Paolo Hendel
BUON VIAGGIO GAMBERETTO!
Paolo Hendel legge Gianni Rodari
reading sui testi di Gianni Rodari
a cura di Paolo Hendel e Marco Vicari
musiche eseguite dal vivo da Alessandro Bruno
Don Milani, quello della Lettera a una professoressa, era solito dire ai suoi alunni: “Ogni parola che non imparate oggi sarà un calcio in culo che prenderete domani”. Lo diceva per far capire ai giovani, in un linguaggio semplice quanto efficace, che più si è ignoranti e più ti possono fregare.
Anche Gianni Rodari vedeva la cultura come un efficace vaccino contro i tanti calci nel sedere che la vita può riservare. Rodari, con le sue storie e le sue poesie, insegnava ai ragazzi a ragionare con la propria testa, a non rispondere sempre “signorsì”, a difendere le proprie opinioni e andare per la propria strada, come il giovane gambero di una sua famosa poesia che dà il titolo a questo reading.
Nello scegliere i brani che vanno a comporre queste letture sono state privilegiati quelli in cui si compenetrano con più efficacia il gioco comico-fantastico e il valore pedagogico ancora oggi di grande attualità. Proprio questo aspetto rende possibile commentare, di tanto in tanto, le pagine lette con rimandi all’attualità, lasciati cadere al volo al momento opportuno.
La poesia de La guerra delle campane offre lo spunto per brevi annotazioni comiche sui venti di guerra dei nostri tempi non facili, Gli uomini a motore, che non comunicano mai tra di loro fino a diventare muti, sono gli uomini di oggi ipnotizzati da smartphone e tablet, la poesia Il treno degli emigranti, solo sostituendo alla parola treno la parola barcone, è un’occasione per parlare di muri, frontiere e accoglienza, di ponti da costruire e di cavalcavia che crollano.
Le filastrocche, le poesie e i racconti di Gianni Rodari sono una preziosa materia per condividere le gioie della lettura.
La fantasia di Rodari rende possibili giochi e riferimenti a opere di altri autori. La passeggiata di un distratto è così l’occasione per citare la canzone di Giorgio Gaber Quello che perde i pezzi, riproposta e rielaborata in un breve monologo comico.
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13 – 14 – 15 luglio, ore 21 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci
Fondazione Teatro della Toscana – Accademia dell’Uomo
Igor Sibaldi
IL DESIDERIO E LA METAMORFOSI NEL FAUST DI GOETHE _ gli spettacoli
con gli insegnati dell’Accademia dell’Uomo / Metodo Mimico Orazio Costa, i partecipanti alle lezioni di Sibaldi
e con la partecipazione di Silvia Pernarella
Ci sono buone probabilità che il desiderio sia la forza più grande di cui disponiamo. Così è secondo molti profeti. Ed è dunque comprensibile che anche il diavolo si sia interessato alla questione.
Da un lato, il desiderio è quello dei Vangeli: “Chiedete e vi sarà dato!”
Dall’altro, è quello del Faust: “Chiedi, e sarai in mio potere!”
Correnti straordinariamente profonde si intrecciano qui. Verranno indagate, seguite, interpretete per tre giorni con tre restituzioni spettacolari diverse: discorsi e movimenti, ragioni e racconti, tra filosofia, filologia, teologia e psicologia.
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18 – 23 luglio | Pomario, Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
(martedì-venerdì ore 21:15; sabato e domenica ore 19)
Fondazione Teatro della Toscana
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare
con gli allievi della Scuola per Attori “Orazio Costa” (in o.a.)
Maddalena Amorini, Francesco Argirò, Beatrice Ceccherini, Davide Diamanti, Ghennadi Gidari, Francesco Grossi, Filippo Lai, Athos Leonardi, Claudia L. Marino, Luca Pedron, Laura Pinato, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Filippo Stefani, Erica Trinchera, Lorenzo Volpe
scene e costumi Laboratorio di Costumi e Scene del Teatro della Pergola e Fondazione Cerratelli
sarta di scena Eleonora Sgherri
foto di scena Filippo Manzini
adattamento e coordinamento Pier Paolo Pacini
Torna nel Castello dell’Acciaiolo Romeo e Giulietta nella suggestiva messa in scena degli allievi della Scuola per Attori “Orazio Costa” coordinati da Pier Paolo Pacini. Un profondo e intenso lavoro sui temi della tragedia shakespeariana, l’amore, la gestione dei conflitti, l’amicizia, fatto con entusiasmo, onestà, umiltà e consapevolezza dai 16 allievi del biennio della scuola della Fondazione Teatro della Toscana. Questo all’interno di un progetto didattico che ha come obiettivo la formazione di attori di parola, in grado cioè di avere le capacità tecniche per recitare e interpretare un testo, senza certo escludere il fondamentale lavoro sul corpo, sull’immaginazione e sulla creatività interpretativa, che anzi sono esaltate dallo studio del Metodo Mimico di Orazio Costa.
Tre differenti cast, con attori sempre in scena su un palco a più livelli, si alternano nelle recite degli inestinguibili odi familiari, lo sferragliare delle spade, l’enfasi e il lirismo sentimentale senza paragoni dei sussurri d’amore di Romeo e Giulietta, il ballo intrecciato del caso e della malasorte, il sinistro operare dei veleni, le morti incrociate degli amanti. L’amore eleva le anime in cielo e la morte trascina i corpi sottoterra: il contrasto portante che rende il dramma sempre tragicamente attuale è quello tra un amore assoluto, di una purezza che proprio la sua brevità e il suo destino di morte rendono totale, e un odio altrettanto assoluto, in quanto cieco, in quanto ormai immemore delle ragioni della sua nascita.
Una prova che è stata affrontata con impegno e generosità, mettendo in gioco ognuno le proprie caratteristiche e i personali talenti, senza però mai dimenticare di fare parte di un gruppo.
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Biglietti
Paolo Hendel legge Italo Calvino, Il volo di Michelangelo, Paolo Hendel legge Rodari, Romeo e Giulietta: intero 10 euro – ridotto 8 euro
Un mistero di sogni avverati: intero 8 euro – ridotto 6 euro
Le riduzioni saranno riservate agli abbonati del Teatro della Toscana, under 26, over 60, soci Unicoop, residenti nel Comune di Scandicci, possessori Icard e Educard.
Sandokan parade a ingresso libero, Il desiderio e la metamorfosi nel Faust di Goethe _ lo spettacolo a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
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Biglietteria
Teatro della Pergola
Via della Pergola 30, Firenze
055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com
Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30
Circuito regionale BoxOffice e online.
Biglietteria sul luogo dell’evento a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.