Il Teatro Duse sempre più palcoscenico per la prosa della città. È un cartellone ricco di grandi autori e interpreti quello proposto per la stagione 2017/2018, la settima firmata dalla nuova gestione del teatro. Una stagione con tanti classici – da Pirandello a Čechov, da Goldoni a Sofocle – ma senza dimenticare incursioni nella drammaturgia contemporanea. Il tutto per una proposta varia e di primissimo livello caratteristica del palco di via Cartoleria. Laura Morante e Alessandro Preziosi, Milena Vukotic e Luca Barbareschi; e ancora Lucrezia Lante Della Rovere, Silvio Orlando, Lorella Cuccarini, Michele Placido, Carlo Cecchi, Alessandro Haber, Simone Cristicchi e Giuseppe Zeno sono solo alcuni dei protagonisti attesi al Duse.
La stagione 2016/2017 che si è appena conclusa ha confermato il teatro bolognese come punto di riferimento culturale della città. Anche in questa stagione sono stati oltre 90 i titoli andati in scena con pubblico e incassi che sono rimasti stabili. Il numero di abbonamenti si è attestato a quota 3.000, con una media di spettatori superiore alle 800 presenze a replica e spettacoli e concerti che hanno registrato il tutto esaurito. Tra appuntamenti della stagione ed eventi extra il teatro è stato aperto per oltre 220 giornate. Il feedback positivo di gradimento da parte del pubblico che vota come consuetudine al termine di ogni replica è stato anche per questa stagione molto alto, con una media superiore al 98%.
A dimostrazione della forte fedeltà del pubblico del Duse e dell’affetto che lo lega a questo palco, la scorsa stagione sono stati oltre 120 i sostenitori che hanno scelto la speciale tessera associativa grazie alla quale si può usufruire di agevolazioni, benefit e iniziative riservate.
“Si conclude a dicembre il triennio ministeriale di programmazione multidisciplinare intrapreso nel 2015 – ha ricordato il presidente del cda, Walter Mramor – Un progetto entusiasmate ed impegnativo che ha legato il Duse a tanti progetti originali, sperimentando percorsi innovativi tra le arti e aprendo il teatro alla contaminazione, alla ricerca oltre che alle modalità alternative di fruizione dello spazio scenico: le conferenze-spettacolo, gli incontri con poeti e scrittori, le performances che coinvolgono direttamente il pubblico. Tutti eventi che hanno raccolto grande successo e apprezzamento. Non dimentichiamo però che il Duse è prima di tutto il grande teatro di prosa della città. Su questo storico palcoscenico si sono affacciati Anna Magnani, Edoardo De Filippo, Maria Callas, Dario Fo… Nomi che hanno plasmato l’identità di questo spazio facendone uno dei più importanti teatri italiani: un’identità che – ha spiegato Mramor – il Duse difende con orgoglio. Presentiamo oggi un cartellone che vuole rappresentare la continuità con questa tradizione: la grande prosa quale fulcro della programmazione, i classici rivisti dallo sguardo contemporaneo e i nuovi autori che forse diverranno i classici domani, gli interpreti più noti e qualche nuova scoperta. Il Duse prosegue sul solco tracciato, confidando nel prezioso appoggio del suo affezionato pubblico e delle istituzioni anche per il futuro”.
Un ruolo, quello del Teatro, sottolineato dall’intero Cda formato, oltre che dal presidente Walter Mramor (a.ArtistiAssociati di Gorizia) da Livia Amabilino (La Contrada – Teatro Stabile di Trieste), Berto Gavioli (Teatro Michelangelo di Modena) e Stefano Degli Esposti (Dems Teatro S.r.l., società proprietaria del teatro).
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LA STAGIONE DI PROSA 2017/2018
Sarà Simone Cristicchi con La Buona Novella il protagonista della serata inaugurale della nuova stagione del Teatro Duse. Dopo il successo del “Secondo figlio di dio”, nella scorsa stagione, Cristicchi torna a Bologna il 14 ottobre proponendo il classico di Fabrizio De André in una versione per orchestra e coro giovanile scritta da Valter Sivilotti, musicista che per Cristicchi ha composto le musiche dello spettacolo “Magazzino 18”. Lo spettacolo nasce da un’idea di Sivilotti e Giuseppe Tirelli, con un inedito monologo introduttivo dal titolo “A volte ritorno” ispirato ai testi di don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza.
Pochi giorni dopo la stagione vera e propria si apre con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia in Non mi hai più detto ti amo dal 20 al 22 ottobre. In scena il testo di Gabriele Pignotta – che dello spettacolo firma anche la regia: una commedia ironica, intelligente, appassionante, cucita addosso a due protagonisti istrionici, esilaranti e straordinariamente affiatati. La famiglia è ancora il cardine della società e il nostro punto di riferimento assoluto? Come si stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche in atto? Ed è sempre in un certo senso la famiglia uno dei temi del secondo spettacolo della stagione: Il Padre di Florian Zeller per la regia di Piero Maccarinelli con Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere dal 27 al 29 ottobre. Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza.
Un altro grande attore e un altro grande ritorno al Duse dal 3 al 5 novembre: Silvio Orlando protagonista di Lacci di Domenico Starnone diretto da Armando Pugliese. Dopo il grande successo de “La scuola”, riportato in scena a un trentennio dall’esordio, Orlando con questo nuovo spettacolo ritorna alla scrittura di Starnone e penetra da un’altra porta le crepe e le fragilità del mondo in cui viviamo: prima visto attraverso il microcosmo dell’educazione, questa volta attraverso il sistema della famiglia, dove cova ogni giorno la minaccia di crollo per un cosmo ben più grande di quello racchiuso tra le mura di casa.
Dopo una sorta di trittico dedicato alla famiglia, di tutt’altro genere lo spettacolo che dal 10 al 12 novembre porterà a Bologna quello che è un classico della letteratura gialla e, ormai, del teatro: Dieci piccoli indiani. La storia scritta da Agatha Christie sarà interpretata, tra gli altri, da Ivana Monti, Mattia Sbragia e Luciano Virgilio. A dirigere la pièce, lo spagnolo Ricard Reguant: “Questa nuova versione teatrale – spiega il regista – si adatta ai tempi e all’estetica del momento facendo godere il pubblico nella ricerca dell’enigma preparato dalla Signora Agatha; questi dieci ‘piccoli indiani’ bloccati nell’isola sono vittime o assassini? Questa è la stessa domanda che la scrittrice pone a sé stessa mostrando al pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze facendoli confrontare e sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari”.
Dal 24 al 26 novembre, un’altra grande attrice protagonista sul palcoscenico di Via Cartoleria, Laura Morante in Locandiera B&B di Edoardo Erba per la regia di Roberto Andò: in un’antica villa che sta per essere trasformata in albergo, Mira si ritrova coinvolta in una strana cena organizzata dal marito con ambigui uomini d’affari. Il marito non si è presentato e tocca a lei gestire una serata di cui non capisce clima e finalità. Il suo unico punto di riferimento, il contabile della società, a metà della cena se ne va senza spiegazioni lasciandola in balia degli ospiti. Finché arriva uno sconosciuto che le chiede una stanza per riposare. I due sembrano irresistibilmente attratti e Mira si appoggia a lui per affrontare una situazione al limite del lecito, mentre via via si aprono squarci inquietanti sulle attività del marito assente. Col procedere della notte, il gioco si fa sempre più pericoloso e ineluttabile.
Dicembre si aprirà con un classico del musical: Tutti insieme appassionatamente con le coreografie di Fabrizio Angelini che firma anche la regia di uno degli spettacoli più visti ed amati di tutti i tempi grazie anche alle sue canzoni, alcune delle quali divenute veri successi internazionali. Dall’1 al 3 dicembre Carolina Ciampoli e Gabriele De Guglielmo sono i protagonisti di questa storia ambientata in Austria nel 1938: per mettere alla prova la sua vocazione, la madre Badessa del Convento di Nonnberg invia la giovane e turbolenta novizia Maria come governante presso il comandante Von Trapp, ex ufficiale della Marina, vedovo con sette figli, ai quali ha imposto una disciplina militaresca. Maria, con il suo carattere gioviale e impulsivo, conquista la fiducia e la simpatia dei ragazzi. Dall’8 al 10 dicembre altro grande ritorno al Teatro Duse: dopo il grande successo nella scorsa stagione I Legnanesi presenteranno il loro nuovo spettacolo Signori si nasce…e noi? È l’8 marzo, compleanno della Teresa che coincide con la Festa della donna. Mentre nel cortile fervono i festeggiamenti, l’attenzione di Teresa viene attirata dal cellulare del Giovanni, dimenticato sul tavolo: un sms sospetto coinvolgerà i due in una discussione molto accesa, con la figlia Mabilia che, spaventata dalla situazione, cercherà di riappacificarli. Tra Teresa e Giovanni trionferà l’amore o incomberà l’ombra della separazione? Il Giovanni cadrà nelle grinfie di una ricca ereditiera o preferirà l’amore – povero ma sincero – della sua Teresa? Il dilemma si scioglierà ai piedi del Vesuvio per uno spettacolo che è anche un omaggio alla maschera immortale di Totò.
La leggerezza sarà anche la cifra dello spettacolo che chiuderà il 2017 del Duse: dal 29 al 31 dicembre – replica di Capodanno compresa – Roberto Ciufoli, Gaspare e Max Pisu portano in scena Sabbie mobili – angeli & comici persi tra cactus sensibili e salotti mimetici per la regia di Alessandro Benvenuti. Di ritorno da una serata in Svizzera, due comici di successo i cui rapporti sono ormai logori e vicini alla rottura si imbattono con il loro Cessna in una strana nube nera che li farà precipitare in un luogo misterioso dove è possibile atterrare sui fili della luce “come le rondini”. Qui incontreranno una strana e singolare creatura spuntata fuori da un cactus che comincerà ad interessarsi a loro…
Ancora commedia dal 19 al 21 gennaio con Daniela Morozzi e Blas Roca Rey in La cena perfetta. In una banlieue di Parigi, il “Girgenti”, piccolo ristorante dalla conduzione scalcinata e familiare, si prepara ad accogliere l’insperata visita di un ispettore della Guida Michelin. L’esuberante proprietario del locale, lo chef Salvatore, insieme alla moglie Caterina, alla socia Lucia e al cameriere rumeno Cristian, attendono con ansia l’avvenimento, che amplifica tutti i conflitti di una gestione a dir poco disastrosa.
Dal 26 al 28 gennaio, un grande del teatro italiano protagonista di un classico del palcoscenico: Carlo Cecchi interpreta e dirige l’Enrico IV di Luigi Pirandello. Dopo i memorabili allestimenti di ‘L’Uomo, la bestia e la virtù’ (portato in scena nel 1976 con innumerevoli riprese fino alla edizione televisiva del 1991) e ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ (quattro stagioni di tournée teatrale in Italia e all’estero dal 2001 al 2005), Carlo Cecchi torna all’opera del drammaturgo siciliano nel 150° anniversario della nascita dell’autore con uno dei suoi testi più noti e rappresentati. Enrico IV è una pietra miliare del teatro pirandelliano e della sua intera poetica. L’opera porta in scena i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà.
Dal 2 al 4 febbraio arriva uno spettacolo cult del teatro comico: L’anatra all’arancia con Chiara Noschese e Luca Barbareschi che dello spettacolo firma anche la regia. Un titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale. La pièce viene proposta in una moderna edizione, impreziosita da un cast di primi nomi.
Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, dirette da Geppy Gleijeses, portano in scena dal 9 all’11 febbraio Le sorelle Materassi dal romanzo di Aldo Palazzeschi. Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, lo spettacolo racconta la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa arriva Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati.
Dopo quello di Palazzeschi, il testo di un altro grande scrittore italiano andrà in scena dal 16 al 18 febbraio: I Malavoglia con Enrico Guarneri. La messinscena del classico di Giovanni Verga centra il racconto sugli eventi più significativi che segnarono la vita della Famiglia Toscano di Acitrezza, lì dove, più di ogni altro passaggio narrativo, Verga punta a violare ogni speranza di emancipazione dei suoi personaggi.
La settimana successiva, un altro grande ritorno al Duse: Michele Placido che con Anna Bonaiuto interpreta Piccoli crimini coniugali di E. Emmanuel Schmitt. Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Gilles e Lisa sono una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un apparentemente tranquillo menage familiare. Poi un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa di un sottile e distruttivo gioco al massacro.
Marzo si apre con un testo immortale del teatro per iniziare un finale di stagione nel segno dei grandi classici. Si parte con Zio Vanja di Čechov diretto da Vinicio Marchioni. Dal 2 al 4 marzo sul palco lo stesso Marchioni e Francesco Montanari in una versione della pièce che prende le mosse da un profondo studio del meccanismo drammaturgico dell’originale per restituirne pienamente lo spessore culturale. Una riedizione che ha l’obbiettivo di riavvicinare il vasto pubblico alla storia del teatro, dimostrandone l’attualità dei valori in un allestimento attento ai nuovi linguaggi del teatro contemporaneo.
Quindi dopo il ritorno di un grande protagonista come Alessandro Preziosi che porta in scena dal 9 all’11 marzo la storia del grande Van Gogh attraverso un serrato dialogo tra il pittore – internato nel manicomio di Saint Paul de Manson – e suo fratello Theo proponendo un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista che ne rivela uno stadio sommerso, la stagione di prosa 2017/2018 si chiude con due classici: La vedova scaltra di Carlo Goldoni dal 23 al 25 marzo e l’Edipo da Sofocle dal 6 all’8 aprile.
Nel primo Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno per la regia di Gianluca Guidi presentano questo testo che rappresenta il punto di passaggio tra la commedia dell’arte, basata sull’improvvisazione, e la commedia di carattere. Con temi vicini alla prima attraverso la ripresa di alcuni spunti, come quello di ‘Arlecchino servitore di due padroni’; ma anche con innovazioni che anticipano il tema della donna fiera e corteggiata da molti uomini che farà da base alla celebre ‘Locandiera’.
Nel secondo e ultimo spettacolo della stagione, Glauco Mauri e Roberto Sturno sono i protagonisti di Edipo: a distanza di vent’anni, la Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno ritorna a mettere in scena nella stessa serata e con due diversi ambientazioni scenografiche i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Mauri per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re. Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro.
In occasione della presentazione della nuova stagione di Prosa, il Teatro Duse ha il piacere di annunciare anche l’apertura delle vendite di tre importanti concerti: quello del grande violinista Ara Malikian il 22 novembre, di Cristiano De André il 15 dicembre e The Harlem Gospel choir il 19 dicembre. Il musicista nato in Libano da famiglia armena e da anni residente in Spagna, fresco di partecipazione all’ultimo concerto del Primo maggio, presenterà al Duse il suo repertorio; Cristiano De André prosegue invece la fortunata tourneé De André canta De André nel quale interpreta i capolavori del padre con nuovi arrangiamenti che esprimono la sua personalità musicale. Infine The Harlem Gospel choir, forse il più famoso coro gospel Usa, proporrà un suo omaggio a Beyoncè.
La stagione del Teatro Duse si svolge con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna; con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fondazione Carisbo. Main sponsor è Unipol Banca. Sostengono la stagione anche Coop Alleanza 3.0, Acqua Cerelia, Sorbetteria Castiglione, Hotel Touring Bologna, Prime e Ristorante Regina Margherita. Media partner è QN il Resto del Carlino. La stagione gode, inoltre, del patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna.
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CAMPAGNA ABBONAMENTI DUSEprosa 2016/2017
Le tipologie di abbonamento proposte per la stagione di prosa sono 4:
DUSEprosa a 16 spettacoli
DUSE8 nel percorso Rosso a 8 spettacoli selezionati
DUSE8 nel percorso Blu a 8 spettacoli selezionati
6… socioCoop a 6 spettacoli esclusivi per i soci Coop
Al momento della sottoscrizione è possibile arricchire il proprio abbonamento con uno o più spettacoli in opzione ad un prezzo esclusivo riservato agli abbonati. La scelta è tra: La Buona Novella con Simone Cristicchi, Signori si nasce…e noi? con i Legnanesi e Van Gogh con Alessandro Preziosi. Anche per questa nuova stagione sarà possibile procedere alla prelazione del proprio abbonamento pagandolo interamente oppure versando solo una caparra di 50 euro, completando il pagamento dal 4 al 9 settembre. Questa possibilità è valida anche per chi sottoscrive un nuovo abbonamento.
Vendite aperte anche per i concerti di Ara Malikian del 22 novembre, di Cristiano De André del 15 dicembre e The Harlem Gospel choir del 19 dicembre; e per gli abbonamenti della stagione Senzaspine@DUSE 2017/2018.
Tutte le date della campagna abbonamenti:
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da lunedì 5 giugno al 13 giugno RINNOVO per gli abbonati che nella passata stagione avevano sottoscritto uno degli abbonamenti DUSEprosa, DUSE8 (Rosso o Blu).
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mercoledì 14 giugno CAMBIO posto e/o turno per chi desidera cambiare la propria poltrona mantenendo il turno o per chi vuole cambiare turno d’abbonamento. Questo sarà possibile dopo aver comunicato all’ufficio di biglietteria la propria esigenza entro il 13 giugno.
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da giovedì 15 giugno vendita nuovi abbonamenti DUSEprosa, DUSE8rosso, DUSE8blu.
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da giovedì 22 giugno vendita nuovi abbonamenti 6…socio coop.
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La biglietteria del Teatro Duse è aperta dal 5 giugno al 7 luglio, dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19
Gli abbonamenti sono acquistabili anche nei punti vendita VivaTicket
E on line sul sito www.teatrodusebologna.it
biglietteria@teatrodusebologna.it – Via Cartoleria, 42 Bologna – 051 231836