progetto e regia Giorgia Maretta e Andrea Cavallari
performer Alberto Baraghini, Andrea Rimoldi, Attilio Nicoli Cristiani
sound design e live electronics Paolo Calzavara – Pax~
costumi Elena Rossi
produzione Garten
co-produzione Apache – Manifatture Teatrali Milanesi
residenza ArtedanzaE20 / DANCEHAUSpiù
prima tappa site-specific
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Protagonisti della prima edizione nel 2014, i Garten sono tra le più interessanti espressioni milanesi nell’ambito della performance. Dopo un silenzio durato più di due anni, la compagnia torna in Cavallerizza con la prima tappa site-specific di un lavoro inedito che vede in scena tre performer (tra i quali Attilio Nicoli Cristiani, co-fondatore e anima di Teatro delle Moire insieme ad Alessandra De Santis). Le terre estreme di Wilderan sono le rocce, le vette, i pendii e i dirupi, il lago sgelato e l’albero inclinato sul crinale della montagna nel mezzo della città. Sono le terribili interiorità dell’essere umano composte da paure e vortici centrifughi che tanto bene i costumi e le maschere di Wilderman riescono a sprigionare. L’eremitaggio, la costruzione di un corpo maschera che potenzi la struttura per affrontare la terra estrema; quel desiderio di assentarsi da sé, di perdersi, di allontanarsi in vario modo che chiamiamo biancore…
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Garten
Giorgia Maretta, coreografa e regista, e Andrea Cavallari, regista e filmmaker, iniziano a collaborare nel 2007 a progetti di immagine e performing art. Nel 2009 nasce dal loro percorso comune Garten, gruppo di ricerca in ambito performativo. Nonostante la loro provenienza artistica, il linguaggio di Garten si allontana dalla danza e dal video per focalizzarsi su architettura, sociologia e pianificazione urbana. I protagonisti della scena sono il set design, l’oggetto e la materia. Successivamente si uniscono al gruppo collaborando stabilmente ai progetti Andrea Rimoldi, performer e set designer, e Paolo Calzavara Pax ~, compositore e musicista.
gartenteatro.it
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APACHE
a cura di Matteo Torterolo
con la collaborazione di Alberto Baraghini, Nicoletta Balestreri, Leonardo Mazzi, Giorgia Maretta
un progetto di Manifatture Teatrali Milanesi a cura di neo-studio.it
Non una stagione, non una rassegna, ma una linea, nata quattro anni fa su iniziativa del Teatro Litta per dare spazio a quelle forme di sperimentazione, di contaminazione di linguaggi, di rischio, che altrimenti rimarrebbero relegate in riserve, come accade spesso alle espressioni più fresche e vitali del contemporaneo, nicchie che invece di preservare impediscono la crescita. Per il teatro, escludere queste realtà costituisce un peccato mortale, e la ragione principale del suo isolamento.
Edizione numero quattro, per quattro proposte (tutte prodotte o coprodotte da Apache-Manifatture Teatrali Milanesi) che tentano di affrontare il contemporaneo partendo da prospettive molto diverse; quattro lavori molto eterogenei, eppure in grado di fornirci una chiave di interpretazione della realtà che ci circonda.
E’ stato scelto come claim di questa quarta edizione NO BORDERS: un invito a scavalcare e infrangere quei muri fisici e mentali che in ogni campo (da quello del vivere civile a quello dell’arte) non fanno altro che precluderci la visione di un orizzonte possibile.
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INFORMAZIONI
La Cavallerizza – Teatro Litta – da giovedì a sabato ore 20:00 – domenica ore 18:00
Biglietti: Intero 10€ – Under25 – Over65 8€
BIGLIETTERIA / INFORMAZIONI / PRENOTAZIONI TELEFONICHE
C.so Magenta 24, Milano – da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 19.30
Telefono 02 86454545
PRENOTAZIONE
MAIL biglietteria@mtmteatro.it
PREVENDITA ONLINE www.mtmteatro.it / punti vendita Vivaticket.it