Sono diretti da Jay Gilligan, padre fondatore del contemporary juggling, Massimiliano Rossetti e Manu Tiger della compagnia svedese Tiger Circus. Propongono uno dei titoli più attesi dell’intero cartellone: Attached, un esperimento originale e divertente sul tema della gravità. È incredibile come, due persone diverse fisicamente, possano elaborare una serie di azioni che rasentano i limiti delle leggi basi della fisica e riescano a trarci divertimento per loro ma, soprattutto, per chi li guarda. E’ la ricchezza del Circo, e questa rassegna di festival ci mostra ogni volta di più, che cosa si possa inventare e proporre di originale, ad un pubblico sempre aperto alle novità, su un tema apparentemente semplice. In fondo il circo classico era formato da 4 giocolieri, 2 trapezisti, un paio di clown e tanti animali. Questa idea nuova di circo propone molto di più riducendo il numero di artisti ed abolendo completamente la vergogna degli animali da umiliare. C’è una maggiore attenzione al rapporto con il pubblico, all’ironia, alla scoperta del gioco. E questi del Tiger Circus non facevano altro che giocare. L’utilizzo di semplici trucchi, come quello di tute ricoperte di velcro, ha permesso loro di giocare in modo davvero originale sulle possibilità di restare attaccati o sospesi l’uno sul corpo dell’altro. Ci hanno proposto tutto ciò che era possibile tentare, dal salto semplice all’uso di macchine elaborate, sfruttando sopratutto l’utilizzo dell’altalena. Il palco ne era pieno, di altalene, e c’erano anche molti materassi di gomma che assumevano possibilità di utilizzo diversi a secondo del momento della spettacolo. Il tutto sempre con i loro atteggiamenti che stavano fra il divertito, l’entusiasmo della scoperta nuova e la voglia di andare un po’ oltre. Più o meno come i clown, più o meno come i bambini assorti nei loro giochi. Spesso chiamavano persone del pubblico sul palco, e c’era sempre attenzione e valorizzazione dei nuovi arrivati che in qualche modo potevano modificare davvero l’evolversi dello spettacolo. Come il domino finale, lasciato sopratutto nelle loro mani. C’è una preparazione lunghissima che crea nel pubblico attesa, curiosità, divertimento e tutti noi facciamo il tifo per questo enorme gigante e per l’esile (ma solo per vicinanza) compagno di salti. Vogliamo credere che tutto quello che avviene in scena è improvvisato, che sono capitati lì per caso e per non annoiarsi si sono messi a giocare ai trapezisti con quello che avevano. Anche l’uso della giocoleria è fatto con nonchalance, come se tutto il loro lavoro non richieda grande preparazione quotidiana, ma avvenga così naturalmente. Davvero bravi e divertenti. Da consigliare. E prima dello spettacolo circense abbiamo assistito ad una iniziativa molto interessante: Il Trio Friends composto da una ragazza e due ragazzi, rispettivamente violino pianoforte e batteria , hanno allietato l’attesa dell’entrata al con musiche conosciute e meno note ad un gruppo di persone molto interessate in un bell’angolo del parco. Questi concerti gratuiti sono organizzati dall’Associazione Musica Insieme.
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“Jay Gilligan che ha scritto lo spettacolo Attached della compagnia Tiger Circus, è un esponente di punta della giocoleria contemporanea, se non addirittura il padre fondatore di essa; si è esibito in 23 paesi, proponendo spettacoli solisti e realizzando collaborazioni con importanti compagnie internazionali quali The Gandini Juggling Project, Cie Jérôme Thomas, Les 7 doigts de la main, Cirkus Cirkör, DeFracto e Cirque du Soleil. I primi spettacoli della Scuola di Cirko Vertigo nel 2004 (Terminal 9 del 2006 ed Eresia del 2007) furono proprio diretti da Gilligan che è stato anche uno dei primi istruttori della scuola fondata da Paolo Stratta. “
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TIGER CIRCUS (Svezia) in “Attached”
Con Manu Tiger e Massimiliano Rossetti
Regia Jay Gilligan