Nell’ambito del VII Festival Nazionale di danza “Le Palme”, gli eventi presso il suggestivo palcoscenico all’aperto di Villa Tigullio, si sono arricchiti grazie alla realizzazione, organizzazione e coordinamento di EuroArt (nelle persone di Mara Costigliolo e Sinibaldo Nicolini), che durante l’anno accademico appena trascorso ha invitato, per la serata, i vari vincitori dei propri Concorsi Nazionali di Danza in collaborazione con AIDEA per quanto concerne alcune tappe durante le finali del circuito “Città in Danza”.
Una serata di Gala che ha puntato i riflettori sui giovanissimi ballerini non professionisti, provenienti da alcune scuole di danza italiane, offrendo un variegato programma dove le coreografie di matrice contemporanea si sono alternate all’originaria vocazione della danza accademica di cui gli organizzatori, da più di venticinque anni, sostengono tramite il rinomato “Stage Internazionale di Danza Classica Città di Rapallo” con i Maestri della Scuola russa di San Pietroburgo.
Tutti coloro che si sono esibiti hanno unitamente celebrato l’arte della danza in ogni aspetto e stile, volendo sottolineare il concetto che il linguaggio del “movimento” non conosce frontiere né barriere potendo così convivere in nome dell’arte e della cultura. La differenza di ricerca, stile, sperimentazione è stata ben visibile a tutti ma la passione ed il lavoro formativo rimangono sempre le stesse pur con forme e linguaggi individuali.
La serata ha offerto un parterre ricco e variegato di passi a due, gruppi e solisti introdotti dal direttore artistico Sinibaldo Nicolini e presentati con garbo da Marina D’Agnano. Ogni pezzo è stato preceduto da un prologo letterario. Un programma caratterizzato da coreografie più o meno semplici ed articolate ma allestite nell’intento di suscitare emozioni.
L’equilibrio tra un’esibizione e l’altra – con l’intermezzo ospite a cura del danzatore e coreografo Alex Atzewi accompagnato in scena da Aleksij Canepa con un estratto del suo ultimo spettacolo “Cardini” – è risultato il perno attorno al quale si sono presentati gli allievi accompagnati dai loro maestri, assistenti e coreografi.
Doveroso citare ognuno di loro divisi per disciplina. Danza contemporanea: Danza 3 (Genova, coreog. “Notorius” di Alessandra Gabbi), Momas Dance Academy (Sestri Levante, coreog. “Insanity” di Francesca Quaranta, interprete Carlotta Scola), Studio D. Alla Poilova (Genova, coreog. “Tra fratello e sorella” di Aleksij Canepa, intepreti Lorenzo Coli e Silvia Giacobbe), Studio Danza Carillon (Macerata, coreog. “Border Line” di Laura Giacomini), Balletto Teatro La Fenice (Alessandria, coreog. “Away from myself” di Sabrina Putti, interprete Giulia Vergano), Momas Dance Academy (Sestri Levante, coreog. “Quel pagliaccio” di Francesca Quaranta, interprete Carlotta Scola), Momas Dance Academy (Sestri Levante, coreog. “La solitudine dei numeri primi” di Francesca Quaranta, interpreti Alessia Mancini, Alessia De Paola). Danza classica: Balletto Teatro La Fenice (Alessandria, coreog. “Henriette” di Sabrina Putti, interprete Gaia Barbieri), DAC Associazione Danza e Cultura (Rapallo, coreog. “Joli” di Paola Dossena, inteprete Michela Bonanni), Balletto Teatro La Fenice (Alessandria, coreog. “La pattinatrice” di Sabrina Putti, interprete Vittoria Maggiani), Danza e Danza (Livorno, coreog. “variazione da Paquita” di Lucia D’Ubaldo, interprete Zoe Notartomaso), Giulia Scognamillo già allieva di Nuova Alacritas di Maura Rizzo (Genova, coreog. di repertorio “Esmeralda”), Camilla Raina già allieva del Balletto Teatro La Fenice di Sabrina Putti (Alessandria, coreog. di repertorio “Grand Pas Classique”), Nuova Alacritas (Genova, coreog. “Estate” di Maura Rizzo), Balletto Teatro La Fenice (Alessandria, coreog. “Promenade” di Sabrina Putti, interprete Katerina Gjini). Contact: Danza Luccoli 23 (Genova, coreog. “Killing Me Softly” di Simone Maier con Eleonora Viano e Irene Roberti). Neoclassico: Il Gatto Danzante (Genova, coreog. “Anima in volo” di Roberta Conte). Musical: Vivo Danza 91 (Genova, coreog. “Singing in the Rain” di Annamaria Borra). Contemporary/modern: Momas Dance Academy (Sestri Levante, coreog. “#Social” di Carlotta Scola). Per il modern: Danza Luccoli 23 (Genova, coreog. “Elettrocardiogramma di un sentimento” di Mara Massone, interprete Eleonora Viano), Studio D. Alla Poilova (Genova, coreog. “Chi dice donna dice danno” di Alekseij Canepa, intepreti Sara Ferrero e Alice Vancheri), Danza Luccoli 23 (Genova, coreog. “Libertà in gabbia” di Irene Roberti), Danza 3 (Genova, coreog. “Boulevard” di Alessandra Gabbi). Per il tip tap: Kaleido Tap (Genova, coreog. “Tap Hop” di Giovanna La Vecchia). Danza di carattere: Momas Dance Academy (Sestri Levante, coreog. “Kellnerine pasticcione” di Silvia Pollini).
Da sottolineare la presenza delle già sopracitate interpreti Camilla Raina e Giulia Scognamillo le quali hanno dato lustro alla serata come rappresentanti-allieve italiane all’estero. La prima, talentuosa alessandrina, oltre ad essere stata finalista al Premio MAB (Concorso Internazionale di Danza Classica per i giovani, intitolato a Maria Antonietta Berlusconi) è attualmente l’unica italiana dell’anno ammessa alla prestigiosa “Ecole de danse dell’Opéra di Parigi” mentre la seconda, promettente genovese, dopo aver anche frequentato l’“Accademia Rossella Hightower di Cannes”, attualmente studia presso la celebre “Staatliche Berlin Balletschule” dove ha preso parte allo “Schiaccianoci” dell’Opera di Berlino.
Venticinque composizioni hanno fatto da comune denominatore tra la vivacità alternata alla poesia della creatività riuscendo, con merito, a veicolare l’arte coreutica verso il grande pubblico e non solo ai palati fini di raffinati intenditori. Una sinfonia di armoniche figurazioni incentrate su quadri echeggianti un dialogo tra passato e presente.
La serata estiva, ha trovato nell’incantevole scenario marino del Golfo del Tigullio la giusta corona al Galà per deliziare il pubblico verso un finale del tutto floreale, in cui anche un semplice gesto si trasforma in un’idea prospera di significati. Ogni allievo ha rappresentato il proprio percorso, unico e profondo, fatto di colori, sfumature, forme e sensazioni, che grazie ai propri maestri, riesce ad arricchire dando il valore simbolico di un momento importante nell’aver scelto la danza come compagna di vita.