Martedì 4 luglio
GREG BURK’S SOLAR SOUND ft. ROB MAZUREK
Greg Burk pianoforte, moog
Rob Mazurek tromba
Marc Abrams basso
Enzo Carpentieri batteria
Ingresso € 15
Martedì 4 luglio, alla Casa del Jazz per Summertime 2017: GREG BURK’S SOLAR SOUND Feat. ROB MAZUREK. La genesi di questo quartetto si può collegare al ricordo del Lunar Quartet di John Tchicai.Nel 2008 infatti Burk, Abrams e Carpentieri erano a fianco del sassofonista afrodanese, scomparso quattro anni dopo. Oggi il pianista Greg Burk riprende quel viaggio sonoro interrotto, invitando a bordo Rob Mazurek, ormai tra i nomi di punta della musica contemporanea. Affinità elettive artistiche, dunque, che naturalmente si ritrovano. Greg e Rob hanno composto materiale apposito per il gruppo, un repertorio aperto alla libera improvvisazione collettiva. concerto di LUCA AQUINO “OverDOORS”, previsto in apertura di serata, non si terrà a causa di un problema di salute. A causa di una paresi muscolo facciale Luca Aquino è stato messo dai medici a stretto riposo e sottoposto a tempestive cure mediche per recuperare completamente e in tempi brevi la mobilità facciale.
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GREG BURK’S SOLAR SOUND ft. ROB MAZUREK–
“La genesi di questo quartetto si può collegare al ricordo del Lunar Quartet di John Tchicai.Nel 2008 infatti Burk, Abrams e Carpentieri erano a fianco del sassofonista afrodanese, scomparso quattro anni dopo. In quell’occasione venne prodotto un disco imprevedibile e affascinante (Look to the Neutrino, per ZeroZeroJazz).Oggi il pianista Greg Burk riprende quel viaggio sonoro interrotto, invitando a bordo Rob Mazurek, ormai tra i nomi di punta della musica contemporanea. Il nome di Mazurek non è comparso certo casualmente. Infatti il cornettista chicagoano – ora stabilitosi a Marfa, Texas – collabora da anni con Carpentieri, con cui ha inciso “Everywhere Is Here” (2011) e suonato nel trio completato da Pasquale Mirra. Affinità elettive artistiche, dunque, che naturalmente si ritrovano. Greg e Rob hanno composto materiale apposito per il gruppo, un repertorio aperto alla libera improvvisazione collettiva.Greg Burk è cresciuto a Detroit ed ha un background classico. Ha insegnato al Berklee College of Music di Boston, alla New York University e poi in Italia, dove si è stabilito.Ha studiato con George Russell, Danilo Perez e Paul Bley, ha diretto gruppi e inciso dischi come leader, anche per la Soul Note (Checking In, Carpe Momentum, Berlin Bright). Assieme a Carpentieri e Senni suona nell’ Expanding Trio.Rob Mazurek è tra i più attivi jazzisti della scena odierna. Ha diretto i diversi organici del Chicago Underground (tuttora in attività il Duo, con Chad Taylor alla batteria), collaborato con Isotope 217, Tortoise, Tigersmilk. Ha fondato la Exploding Star Orchestra, che riuniva i migliori improvvisatori di Chicago ed ha ospitato Bill Dixon e Roscoe Mitchell; inoltre il gruppo brasiliano São Paulo Underground (che ha suonato e inciso con Pharoah Sanders) e il Black Cube SP. Recenti i lavori in duo con Jeff Parker ed Emmett Kelly.Enzo Carpentieri è tra i più versatili batteristi italiani, a suo agio sia nella tradizione che nella musica di ricerca. Dagli anni 70 ha suonato con Massimo Urbani, Art Farmer, Steve Grossman, Dick Oatts, John Tchicai, Butch Morris, solo per citarne alcuni, ed è elemento stabile di molti collettivi. Marc Abrams è nato a New York ma vive in Italia da decenni, ha partecipato a moltissime esperienze, suonando, tra gli altri, con Kenny Clarke, Chet Baker, Steve Lacy, Benny Golson, Pietro Tonolo. È docente di contrabbasso ed elemento stabile della Lydian Sound Orchestra. (Stefano Merighi)”
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Giovedì 6 luglio ore 21
WILLIAM LENIHAN & MARC COPLAND QUARTET
Marc Copland pianoforte
William Lenihan chitarra
Francesco Puglisi contrabbasso
Lucrezio de Seta batteria
Ingresso € 15
Giovedì 6 luglio, alla Casa del Jazz per Summertime 2017, WILLIAM LENIHAN & MARC COPLAND QUARTET con Marc Copland, pianoforte, William Lenihan, chitarra, Francesco Puglisi, contrabbasso e Lucrezio de Seta, batteria. Una una band che attraversa le lunghe strade del jazz e delle diverse musiche con suoni e idiomi che derivano da New York, St. Louis a Berlino. Il linguaggio e lo stile esibiti nella musica originale della band sono alla base del jazz moderno, ma si sente anche l’influenza del modernismo europeo, musicale e pittorico. Lenihan e Copland hanno sviluppato individualmente idiomi armonici, come altri musicisti di jazz prima di loro, dalle invenzioni di Stravinsky, Bartok e Webern, ma le profondità del jazz sono i loro veri punti di partenza. Nel rivedere uno standard jazz in una nuova luce, reinterpretare la canzone popolare americana o spingere ai limiti un pezzo originale, questo gruppo apre un nuovo canale dove la musica è nello stesso tempo originale nel suono e nell’intenzione. Lenihan, Copland, de Seta e Puglisi proporranno un concerto da non perdere.
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Casa del Jazz
viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma
Ingresso 15 euro
Info:
06/704731