Nel mese di luglio tornano appuntamenti estivi a cura di Elsinor-Teatro Fontana nel suggestivo spazio dei chiostri di Santa Maria alla Fontana.
La rassegna intitolata Notturno con ospiti prevede 9 serate di spettacolo dedicate al teatro d’autore. Lo spettacolo con cui si apre la rassegna è Farsi Silenzio dal 5 al 7 luglio, di e con Marco Cacciola e con la drammaturgia di Tindaro Granata, un progetto nato da un pellegrinaggio artistico che raccoglie le esperienze di un viaggio alla riscoperta del silenzio e della sacralità della vita. Gli appuntamenti proseguiranno la settimana successiva dal 12 al 14 luglio con Milvia Marigliano che legge Giovanni Testori accompagnata alla fisarmonica da Guido Baldoni. Notturno con ospiti si concluderà con Roberto Trifirò, nome ricorrente nei passati cartelloni del Teatro Fontana, che presenta tre serate dedicate a Sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij dal 19 al 21 Luglio. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00 e si terranno nel chiostro del Santuario di Santa Maria alla Fontana.
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5-7 luglio
Farsi Silenzio
di e con Marco Cacciola
drammaturgia Tindaro Granata
suono Marco Mantovani
Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
spettacolo riservato ad un max di 50 spettatori
Dio o la Natura, a seconda di ciò in cui si crede, ci hanno dato una bocca e due orecchie: evidentemente perché ascoltassimo il doppio e parlassimo la metà!
Farsi Silenzio, per fare spazio e prendersi tempo.
Il progetto nasce da un pellegrinaggio artistico, alla ricerca del Sacro che risiede in ogni dove.
Uscire dai propri luoghi e predisporsi ad accogliere l’inaspettato e l’inconsueto è un gesto semplice e potente, così come ogni volta che si inizia un viaggio nell’ascolto dell’altro da sé.
Lo spettacolo sarà un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio e della sacralità della vita. Una comunità che si incontra senza sapere fin dove arriverà.
Il pubblico verrà dotato di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato.
In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, proviamo a lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato: c’è bisogno di silenzio.
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12-14 luglio
Milvia Marigliano legge Giovanni Testori accompagnata alla fisarmonica da Guido Baldoni.
Ero giovane! Mi ero appena diplomata all’ Accademia dei Filodrammatici di Milano, quando Lamberto Puggelli mi sceglie per “Lorenzo e il suo avvocato” di Bertolazzi. Al Piccolo! Quel Piccolo, via Rovello, coprotagonista con il grandissimo Tino Carraro, che emozione! Strehler avrebbe partecipato alle prove.
Si incomincia, in scena Carraro, io, e un pappagallo vero, voci dicono essere quello di Portobello, doveva ripetere il nome del mio personaggio “Nannina, Nannina!” Niente, non spiccica una parola, chiamano una doppiatrice che lo fa al posto suo dalla quinta.
Un giorno ci si interrompe, piccola pausa, una luce da controllare, non mi ricordo, era tutto sempre così magico, così giusto.
Si sarebbe debuttato a breve. Alla prima tutti attori importanti, capeggiati da Strehler ovviamente, si celebravano i cinquant’anni di carriera di Carraro. Luce in platea e nella sala vuota sporge un capino che aveva assistito alle prove.
Era Giovanni Testori! Sale sul palco abbraccia Puggelli, mi si avvicina e mi dice: quando sarai più grande puoi fare le mie robe.
E io le ho fatte. Nel 2001 dopo un anno di studio e di prove Cristina Pezzoli ed io debuttiamo con Erodiadi, al Festival di Benevento, Cristina mi fa lavorare su tutte e tre le Erodiadi che Testori riscrive in trent’anni.
E poi appena ho l’occasione preparo delle letture , scelgo tra i suoi capolavori: la straziante, affamata di vita, Gilda, Rosangela la ” terona ” dell’ Arialda, la Madonna e il suo Gesù, la Redenta del Fabbricone, Erodiade naturalmente e così via.
Mi accompagna la fisarmonica piena d’anima del dolce Guido Baldoni.
E mi accorgo subito che anche in lettura, la sua parola si fa carne, anima, coinvolge, fa sorridere, fa piangere, è fatica, è speranza, è dolore, è vita.
Testori è un grande. Grazie Maestro. Ti ho nel cuore.
Milvia Marigliano
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19-21 luglio
Roberto Trifirò legge “Sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij
Dostoevskij definisce “racconto fantastico” il suo “Sogno di un uomo ridicolo”, e lo scrive nel 1877. In questo lungo monologo il protagonista sogna di uccidersi e di essere sepolto, poi di uscire dalla bara e di compiere un grande volo nello spazio, tra astri e costellazioni. Arriva su un altro pianeta, in tutto simile alla terra, ma una terra incontaminata e pura, popolata da esseri innocenti, sereni, perfettamente felici. La loro saggezza non ha bisogno di sistemi, teorie, speculazioni: essi conoscono la verità, che è anzitutto amore totale, incondizionato verso tutto e tutti. Ma la perfetta armonia di quegli esseri sereni non dura: la corruzione dell’uomo venuto dalla nostra terra, dominata dall’odio, dalla violenza, dalla meschinità, ha il sopravvento, si trasmette, e dilaga. Il primo sangue viene versato e da quel momento tutto si contagia, si infetta, si perverte. Il nuovo pianeta assimila in breve tutta la malvagità, la selvaggia crudeltà della nostra cosiddetta civiltà.A questo sogno, a questa parabola desolata, Dostoevskij torna più volte: con la speranza, espressa nell’epilogo di ” Delitto e castigo”, che da questa nuova barbarie rinasca, presto o tardi, una nuova era di giustizia e purezza.
Roberto Trifirò
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TEATRO SALA FONTANA – COME RAGGIUNGERCI
Via Boltraffio 21 – Milano
Tel. 0269015733 E-mail fontana.teatro@elsinor.net
M3 e M5 (ZARA) – TRAM (2 – 4 – 7 – 33) - BUS (60 – 70 – 82 – 90 – 91 – 92)
Parcheggio convenzionato – via Ugo Bassi 2
Accesso disabili – con accompagnamento
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PREZZI
Intero – € 15,00
Ridotto – € 10,00 (Studenti universitari / convenzionati)
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PREVENDITE
www.teatrosalafontana.it – www.vivaticket.it
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ORARI SPETTACOLI
21.00
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PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
prenotazioni telefoniche al numero 02 69015733 da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle ore 18.00 via mail a fontana.teatro@elsinor.net