Sabato 29 luglio, in Prima esecuzione integrale, CREDO, un viaggio di scoperta alle radici dei nostri credo, con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO diretta da Mario Tronco. Dice Mario Tronco: “Questo spettacolo è nato dai discorsi fatti a tarda notte fra noi dell’Orchestra, al ritorno dai nostri lunghi viaggi di tournèe. Quelle ore piccole in cui si parla delle cose che ci stanno più a cuore, delle scelte esistenziali, dei “credo” o “non credo” o “non so…”di ciascuno di noi…”. Soprattutto in questo momento storico confrontarsi con i credo diversi dai nostri è diventato una necessità assoluta, primaria a livello sociale ma anche artistico. Esplorare musicalmente il significato dell’espressione “dialogo interculturale” è quello che si propone “Credo”, uno spettacolo costruito su testi scritti e scelti da José Tolentino Mendonça che utilizza musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio, di Gioachino Rossini, di Guillame de Machaut, ma anche canti sufi e canti religiosi elaborati, il più delle volte riscritti completamente, da Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli. Ne scaturisce una preghiera confidenziale. certamente non rituale ma di grande impatto emotivo.
Si tratta di un lavoro per nove interpreti di estrazioni completamente diverse che prevede, tra l’altro, l’utilizzo di strumenti particolari come la kora, un’arpa-liuto diffusa in buona parte dell’Africa occidentale, o l’oud strumento arabo della famiglia dei liuti, accanto a “voci” più familiari come il violoncello, il basso elettrico, o l’organo, punto fermo della produzione sacra occidentale, senza negarsi il gusto di qualche intervento elettronico.
Per una scelta strutturale il gruppo ha optato per una forma che non privilegia uno stile rispetto a un altro né prende spunto da forme musicali codificate. Certamente si possono trovare nel Credo riferimenti al background culturale dell’Occidente, ma questi vengono fusi con suggestioni diverse, che provengono da lontano ma che vengono guardate da vicino, per colmare quella distanza incolmabile che spesso viene restituita dalle musiche di sapore esotico.
Un lavoro composito, che non si può incasellare in uno stile preciso, perché proprio nella commistione dei linguaggi trova la sua ragione d’essere. Una scommessa, che mira a tenere assieme la storia spirituale di continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia.
Domenica 30 luglio, l’atteso ritorno a Roma di Morgan, che si esibisce in “Morgan e i suoi imprevisti” enigmatico titolo che sottolinea l’imprevedibilità, l’estrosità ma anche l’indiscussa genialità del cantate milanese.
Raffinato ed eclettico cantautore, già leader dei Blu Vertigo, ultimamente giurato e caposquadra amato/odiato ad X-Factor, nel concerto di stasera, per pianoforte e voce, l’artista propone brani tratti dal suo ultimo album, “Morgan canta Tenco”, un omaggio al genio musicale genovese tragicamente scomparso, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario dalla morte, per cui Morgan nutre da sempre grande stima e passione considerandolo un “padre della canzone italiana”: canzoni indimenticabili come “Lontano lontano”, “Il mio regno”, “Vedrai vedrai” ed altri capolavori.
Ma ci saranno anche cover di De André a cui Morgan aveva già dedicato nel 2005 “Non al denaro, non all’amore, né al cielo”, e di Sergio Endrigo, altro grande autore ed interprete italiano degli anni ’80-’90 di cui Morgan aveva reinterpretato alcuni brani negli album “Italian songbook vol.1. e vol. 2” (del 2009 e 2012) dedicati, oltre che ad Endrigo, a celebri autori del canzoniere italiano come Piero Ciampi, Umberto Bindi, Giorgio Gaber, Domenico Modugno e Gino Paoli.
Per questo live speciale, Morgan interpreterà anche brani di David Bowie, icona del rock britannico, da poco scomparso, a cui il cantante ha già dedicato un intero concerto lo scorso 5 giugno al Teatro Romano di Verona. Il Duca Bianco, per il quale Morgan, con la sua band, nel 2002 aveva aperto un concerto al Lucca Summer Festival, è sempre stato una grande influenza artistica per il cantante, come si evince dalla seguente toccante testimonianza: “Ancora non mi capacito che sia morto… Non è possibile che è morto Bowie. Non poteva morire. Tu pensi alla morte di Bowie come a quella dei tuoi genitori: non può accadere… Credo che ‘Heroes’, del 1977, sia la canzone più importante del rock… nel 1971, ha scritto “Life on Mars?” una canzone che è un equilibrio meraviglioso tra romanticismo, gentilezza, rock n roll, futurismo… un gioiello di 3 minuti che è quasi un pezzo di musica classica”.
In questa magica serata, non mancheranno brani originali di Morgan, scelti a suo modo tra i tanti straordinari successi di una lunga carriera, per uno spettacolo davvero promettente, a livello emozionale.
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Info tel. 06.5816987 | 339.8041777 – www.iconcertinelparco.it
LUOGO: CASA DEL JAZZ
INDIRIZZO: Viale di Porta Ardeatina, 55 00154 Roma
ORARIO SPETTACOLI ORE 21:15
PREZZI DEI BIGLIETTI
Posto unico Intero € 15,00 + 1,60 dp – Ridotto € 12
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BIGLIETTERIA IN LOCO
Per gli eventi con inizio alle ore 21:15 la biglietteria è aperta al pubblico dalle ore 19:30 alle ore 22:30.
RIDUZIONI
Veli elenco dettagliato sul sito www.iconcertinelparco.it
Prenotazione posti spettatori diversamente abili
Se interessati, gli spettatori diversamente abili e i loro accompagnatori possono effettuare la prenotazione dei posti disponibili scrivendo all’indirizzoinfo@iconcertinelparco.it entro 3 giorni lavorativi dalla data dell’evento.
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PREVENDITE INTERNET
boxofficelazio.i
boxol.it
PREVENDITE TELEFONICHE
Telefono TicketOne: 892.101
(dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:30)
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PARCHEGGIO
La Casa del Jazz è servita da un parcheggio adiacente alla villa, in via Cristoforo Colombo angolo viale di Porta Ardeatina
Arrivare in Bus
Utilizzare la Linea 714, frequenza ogni 6 minuti, fermata Colombo/Marco Polo
Arrivare in Metro
Utilizzare la Linea B, fermata Piramide
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DOVE MANGIARE
La Casa del Jazz è dotata di un piacevole punto ristoro.