L’appuntamento all’Arena di Verona con il Roberto Bolle and Friends è sicuramente l’evento più atteso del cartellone dello storico Festival Lirico.
Non solo perché Bolle è in grado di incantare tutto il pubblico, anche il meno appassionato di danza, ma anche perché i suoi spettacoli sono sempre garanzia di danza di alta, anzi, altissima qualità.
Ma da cosa deriva il grande successo dei Roberto Bolle and Friends?
Al di là della potenza del mito di Roberto Bolle, che possiamo a ragione definire il danzatore più noto ed apprezzato della scena della danza mondiale, sicuramente il format delle serata risulta vincente. Il programma è sempre diverso per ogni appuntamento ed è scelto dall’étoile in prima persona al fine di presentare attraverso l’arte dei più grandi ballerini di tutto il mondo un quadro quanto più variegato del meraviglioso mondo della danza.
Così anche quest’anno brani di repertorio, contemporanei e nuove produzioni si alternano nell’emozionante cornice dell’Arena Verona, e il risultato non può che togliere il fiato.
“Amo sperimentare, creare nuove sinergie – afferma Bolle nell’intervista di Valentina Clemente riportata nel programma – non chiudermi in nicchie che soffocano l’arte e chi la segue”.
E infatti la serata presenta diverse creazioni neoclassiche e contemporanee: Ballet 101, firmata da Eric Gauthier per Roberto Bolle (con la partecipazione dell’attore Francesco Pannofino), il raffinatissimo pas de deux Caravaggio di Mauro Bigonzetti con Bolle e Melissa Hamilton, impegnati anche in Take me with you di Robert Bondara su musica dei Radiohead, nuova produzione presentata in prima assoluta nel tour 2017. E ancora, Penumbra di Remi Wörtmeyer, eseguito dalle stelle del Dutch National Ballet Anna Ol e Young Gyu Choi e il virtuosistico Les Bourgeois con protagoniste le evoluzioni del Primo Ballerino dell’ABT di New York Daniel Simkin, accolte da vere e proprie ovazioni.
“Ma il repertorio non può essere snobbato”, continua Bolle, e anche in questa occasione viene accolto con grande fervore dagli oltre 13.000 spettatori dell’Arena: Don Chisciotte, La Bayadère, Esmeralda, e più recenti capolavori novecenteschi, Tchaikovsky Pas de deux di George Balanchine e Carmen di Roland Petit, cavallo di battaglia di Bolle e Polina Semionova in Arena.
In conclusione, Rencontre di Massimiliano Volpini, brano di recentissimo debutto nella tappa di Firenze del tour. Un nuovo lavoro multimediale creato per Roberto Bolle su musica di René Aubry, un duetto con Melissa Hamilton dove la perfezione della danza si sviluppa in scena con grazia, delicata come una pennellata di colore su una tela, chiudendo in armonia una serata evento indimenticabile.
Letizia Cantù