Al XXIV Festival Internazionale del Balletto “Città di Rapallo”, organizzato da EuroArt, il mito e la leggenda si sono intrecciati nel “Gala Neoclassico” a cura della Compagnia “Junior Ballet” diretta da Marisa Caprara con le suggestive coreografie di Biagio Tambone.
Nel primo tempo, la nuova creazione “El Cid – Fuoco e Ghiaccio”, un viaggio affascinante e per certi versi misterioso nella vita dell’eroe della “Reconquista”, il più popolare eroe spagnolo che grazie alle sue gesta ha ispirato numerose opere letterarie. La produzione, aderente alla realtà con le inevitabili concessioni dovute al “linguaggio muto della danza”, ha portato in scena la leggenda del Campeador e quel sentimento d’orgoglio dei suoi concittadini nel promuovere un senso di libertà. Le musiche firmate da Jules Massenet e Miklos Rozsa con alcuni brani della colonna sonora tratti dal capolavoro cinematografico hanno fatto da sfondo all’antichissimo poema ponendo in totale antitesi il “fuoco” e il “ghiaccio”, due elementi che accostati alle dinamiche coreografiche hanno saputo donare al pubblico una relazione naturale dell’arte in quanto generatrice di trasformazione ed in particolare di elevazione verso la perfezione. Biagio Tambone si è lasciato ispirare dall’opera di Pablo Picasso per rappresentare, al meglio, la grande valenza della tecnica classica che si tramuta in sorgente di vita, una matrice che preserva e infonde “inizio”.
I giovani ragazzi, diretti dal garbo e dalla competenza di Marisa Caprara, hanno acquisito l’equilibrio essenziale ed espressivo del principio narrativo voluto dal M° Tambone, tra intensità di sentimento e passione ardente. Ventisei danzatori, dieci maschi e sedici femmine, hanno dato sfoggio di un processo in continua trasformazione che è la loro vera forza in quanto profondità d’animo che lascia trasparire in superficie un’energia intrisa di studio, disciplina e soprattutto rigore.
“El Cid” possiede un’infinità di sfumature dove i diversi ruoli “illuminano” a tutto tondo e colpiscono per la forza primigenia tra fascino e virtuosismo: una simmetria che ben si sposa.
Nel secondo tempo largo alla seduzione con “Tango e…” sempre su coreografie di Biagio Tambone, già primo ballerino del Teatro alla Scala, e celebri musiche, in primis quelle di Astor Pazzolla. Una veduta sul mondo argentino quale memoria storica ma anche gesto innovatore dove il simbolico abbraccio del pensiero tanguero sfocia nel connubio delle forme per coniugarsi nelle ricercate linee. Una serie di pezzi unici, cesellati in ogni loro accento per soddisfare i gusti di un variegato pubblico nell’universale rappresentazione in danza simbolo di passione e amore espressi mirabilmente mediante il dizionario del corpo in un “ballo senza tempo”.
La “Junior Ballet” è formata da giovani danzatori allievi che più si sono distinti durante il Percorso Formativo previsto dal Centro milanese di Formazione AIDA e la Compagnia rappresenta una struttura produttiva di tirocinio professionale, avvalorata dalla firma di coreografi di grande prestigio.
Gli esecutori hanno dato sfoggio di un’avvincente partitura coreografica incentrata su movimenti energici e figure avvalorate dagli incantevoli costumi a cura di Annita Rota realizzati dall’Atelier Tersicore di Milano.
Entusiasmo, applausi e clima festoso durante i ringraziamenti finali per i giovani ballerini che grazie alla purezza della tessitura neoclassica hanno saputo restituire un’atmosfera raffinata quasi a voler rimarcare l’importanza della disciplina coreutica in ogni suo linguaggio, tra passato e presente, foriero ed innovatore di emozioni e sentimenti.
Una danza dove perfino i silenzi parlano, facendo ritrovare un senso alla parola scritta che si muta in azione. Un impulso motorio dell’animo proiettato verso il mondo esterno nello straordinario scenario naturale del Golfo del Tigullio per donare valore a quella particolare tonalità nell’esecuzione di un’opera d’arte.