A distanza di 3 anni il cantautore calabrese torna a collaborare con la Fondazione Lilli Funaro in ricordo della piccola Lilli, per raccogliere fondi da destinare alla ricerca oncologica.
Dopo le magiche atmosfere rievocate al Color Fest nell’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme, Dario Brunori torna in terra calabra per cantare con poetica genuinità la sua storia fatta di chitarre e falò, di amori agoniati e mai sbocciati, di viaggi infiniti, afflitti dalla nostalgia per i riti cari alla tradizione di casa.
L’anfiteatro di Cirella sfavilla di entusiasmo ed energia, qualcuno si commuove, urla da stadio, l’accoglienza per la Brunori Sas è prevedibilmente spontanea ed eccezionale.
L’adesione è totale, l’anfiteatro trabocca, l’unico punto ristoro lavora alacremente, non riuscendo tuttavia a far scorrere la coda infinita di fan accaniti e assetati, lo spettacolo è sold-out.
Sorprendente l’incursione dell’amico Roy Paci che si impone in un assolo incantevole. Il duetto sulle note di “Rosa domani si sposa” è da ricordare.
È un concerto in famiglia, informale. Brunori si diverte, scherza col pubblico, è simpaticissimo. C’è la madre in prima fila, emozionata, scherza con lei, c’è la moglie sul palco, i professori, il nipotino Francesco, ormai parte integrante della band, e gli amici, migliaia di amici che intonano le sue canzoni.
È proprio il caso di dirlo, “A casa tutto bene”.
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Con Dario Brunori suonano:
Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni),
Dario Della Rossa (pianoforte, synth),
Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini),
Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth)
Massimo Palermo (batteria, percussioni),
Lucia Sagretti (violino).