Saranno gli Echi della Rivoluzione Russa e il Mahagonny Songspiel di Brecht – Weill gli appuntamenti al centro della seconda giornata del Festival delle Nazioni che si tiene a Città di Castello fino al 9 settembre.
La cinquantesima edizione del Festival, che rende omaggio alla Germania e conclude idealmente il triennio dedicato alla Grande Guerra, dopo Austria e Francia, apre la giornata di oggi, mercoledì 30 agosto, con la prima assoluta dello spettacolo Echi dalla Rivoluzione russa. Storie di soldati italiani in Estremo Oriente durante la Grande Guerra, performance con i testi e la voce narrante di Enrico Paci, sulle Visions fugitives di Prokof’ev, interpretate da Simone Nocchi al pianoforte e le musiche originali del sound designer Angelo Benedetti. Lo spettacolo, in scena alle ore 18 nella suggestiva cornice del Loggiato della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, indaga la storia dei soldati italiani costretti a subire gli echi della Rivoluzione Russa e delle sanguinose conseguenze della guerra civile fra bianchi e rossi che la segue: anche l’Italia offre il proprio contributo per debellare il bolscevismo inviando in Siberia, nell’estate del 1918, il Corpo di Spedizione Italiano in Estremo Oriente.
“Da qui l’idea di raccontare le vicissitudini di tre di questi soldati – spiega Enrico Paci – i cui diari sono giunti a noi grazie al lavoro preziosissimo della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, che dal 1984 raccoglie scritti autobiografici da tutta Italia contribuendo in maniera concreta alla creazione della memoria di un intero popolo”.
In serata, alle ore ore 21 nel Teatro dei Riuniti di Umbertide, va in scena il Mahagonny Songspiel, primo, mirabile esempio di teatro musicale (del 1927) frutto dello storico sodalizio fra Kurt Weill e Bertolt Brecht in uno spettacolo con la regia di Giorgio Sangati e l’allestimento scenico di Alberto Nonnato prodotto dal Festival delle Nazioni che rinnova la collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli: va un scena la versione per pianoforte e voci di David Drew preceduta da una selezione di canzoni di Weill e Hanns Eisler su testi di Brecht. Protagoniste della prima versione sperimentale del 927 di quella che si evolverà nell’opera Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny, le voci dello Sperimentale – Mariangela Marini (Jessie), Annapaola Pinna (Bessie), Amedeo Di Furia (Charlie), Marco Rencinai (Billy), Paolo Ciavarelli (Bobby) e Giordano Farina (Jimmy) che saranno accompagnati dal pianista Corrado Valvo. I biglietti per i concerti, da 5 a 10 euro, sono in vendita nella sede della biglietteria di Città di Castello a Palazzo Facchinetti in corso Vittorio Emanuele 2 (dalle 11 alle 13 e dalle 16.00 alle 18.00). Per ulteriori informazioni di biglietteria: tel. 075 8522823, ticket@festivalnazioni.com.
Ad animare la giornata di oggi, oltre ai concerti, sono ben tre gli appuntamenti, a ingresso gratuito, che rientrano nell’ambito di Festival@Chiostro, la rassegna di eventi collaterali del Festival, che si svolge al Chiostro di San Domenico di Città di Castello. Si comincia alle ore 17.00 con Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival delle Nazioni, a introdurre al pubblico l’iter del programma artistico della cinquantesima edizione dedicata alla Germania.
Dopo la conclusione della performance Echi della Rivoluzione Russa, alle ore 19.30, si inaugura Lettere d’amore dal fronte, la mostra di Christine Haberstock mentre in serata, dopo il Mahagonny Songspiel, a San Domenico va in scena alle ore 22.30: Berlino anni Trenta. Danza sull’abisso, spettacolo scritto e diretto da Ivan Teobaldelli con Adele Fontanelli e Beatrice Mearelli. In attesa della terza giornata del Festival e di Ute Lemper protagonista del Berlin Kabarett Songs. Programma completo su www.festivalnazioni.com.