Vulci Music Fest, organizzato da Ventidieci e Imarts in collaborazione con ATCL, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, con il patrocinio del Comune di Montalto di Castro, che si svolgerà nello splendido Parco Naturalistico Archeologico di Vulci a Montalto di Castro in provincia di Viterbo presenta mercoledì 9 agosto con Lo Stato Sociale.
È uscito venerdì 10 marzo Amore, lavoro e altri miti da sfatare, prodotto da Garrincha Dischi in licenza per Universal Music Italia, il nuovo album de Lo Stato Sociale, “la band di cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette”, come si definiscono ironicamente Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco.L’attesissimo album arriva a due anni di distanza dal loro ultimo successo con “L’Italia peggiore”. “Buona sfortuna” è il titolo del nuovo singolo, già disponibile come instant gratification insieme al pre-order dell’intero album su iTunes e come pre-save su Spotify http://www.umgitaly.com/buonasfortuna. Il videoclip di “Buona sfortuna” è disponibile da oggi su Vevo. Il disco è frutto di 10 mesi di lavoro e raccoglie i sentimenti e le parole del vissuto della band. Nell’album sono ancora più presenti le voci dei cinque membri del gruppo, con una o più canzoni da protagonisti, e le molte influenze musicali sono sintetizzate nel classico caleidoscopio di generi; dal rock alla dance passando per il pop, che popolano da sempre i dischi de Lo Stato Sociale.
Nel nuovo disco c’è la voglia di dedicare più spazio agli aspetti strettamente musicali. Il titolo racconta i contenuti attraverso due concetti tanto abusati quanto comuni, la perdita di significato di amore e lavoro, che li rende due miti del contemporaneo, sottolineando con ironia la volontà di riappropriarsene.
“Il disco parla di noi e di quello che ci succede attorno” – racconta la band – “Da quel che accade in un mondo messo alla prova da derive autoritarie e che poco si adattano al bisogno di umanità, all’interpretazione dell’intimità e delle relazioni, che sono specchio e sintesi dei nostri pensieri. ”L’album è stato anticipato negli scorsi mesi dal successo del primo singolo “Amarsi male”, che sta rapidamente raggiungendo 700.000 streaming su Spotify e ha superato 1 milione di visualizzazioni su YouTube per il videoclip, e dai brani “Mai stati meglio” e “Vorrei essere una canzone”. Dopo aver registrato oltre 70.000 presenze nel tour estivo 2014, aver toccato più volte l’Europa (Bruxelles, Amsterdam, Londra, Parigi e Berlino), aver suonato nei più importanti club italiani, con 20 sold out su 20 concerti, essersi esibiti al Concerto del Primo Maggio 2015 e aver registrato 7000 presenze al Carroponte di Sesto San Giovanni e 5000 al PalaDozza di Bologna, Lo Stato Sociale sarà protagonista per la prima volta in assoluto di un concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano), dove si esibiranno per la prima volta il 22 aprile 2017. Il 1 maggio hanno suonato al concerto di Piazza S. Giovanni a Roma.
Il nostro terzo disco è frutto di un lavoro di circa due anni, anche se le radici e il vero punto d’inizio si possono trovare nella nascita stessa del nostro collettivo. Questo è sicuramente il nostro disco più ragionato, oltre ad essere il frutto di un periodo di pausa e distacco dai concerti: Amore, lavoro e altri miti da sfatare concentra le nostre esperienze passate nell’ambito della produzione musicale. È come se ci fossimo fermati un attimo nella nostra corsa, una breve sosta per bersi una birretta con gli amici di una vita e guardarsi indietro, poi allo specchio e poi al futuro. Una piccola stasi in cui realizzi quello che hai fatto, cerchi di capire chi sei e fai un sogno di come vorrai essere. Abbiamo capito che siamo un collettivo e abbiamo capito l’importanza di questa parola, sempre meno usata e sempre più svuotata, in una società che sempre di più muove verso l’individualismo sfrenato, verso il merito come unico presupposto per avere diritti e il successo come unica realizzazione di un’esistenza. In fondo, noi crediamo nell’eguaglianza, crediamo che il talento individuale sia dignitoso di esistere ed esprimersi esclusivamente all’interno di una società, e che questa ne possa godere senza vergogna, senza invidia, senza distacco. Per noi è inutile emergere dalla cosiddetta normalità senza portare con noi quella normalità stessa, non abbiamo il desiderio di uscire individualmente da una condizione economica o sociale, quello che vogliamo è portare quella condizione ad un livello diverso di consapevolezza, fornire elementi di lotta, svelare i misteri e mettere a nudo il fascino del nostro lavoro, rompere gli incantesimi, rompere le regole, un pezzo alla volta per capirne i meccanismi, sperimentare, giocare, rompere i giocattoli, invitare altre persone alla festa,imbucarsi alle feste, regalare sorrisi e spunti di riflessione, aiutarsi il più possibile e non rimanere mai soli. Questo è quello che vogliamo essere sempre, fino all’ultima nota suonata e all’ultima parola scritta, nei gesti e nelle intenzioni. Possiamo sbagliare, o semplicemente non essere abbastanza bravi, però ci proviamo. Il disco è questo. Un gioco fatto di canzoni che si muovono verso direzioni diverse, ognuna con una sua logica e motivazione, con alla base sempre il desiderio di costruire collettivamente il superamento di una stasi. C’è una direzione pop in “Amarsi male”, “Buona sfortuna”, “Per quanto saremo lontani” e “Vorrei essere una canzone”, c’è rabbia e irriverenza verso l’esterno ma anche verso l’interno in “Nasci rockstar, muori giudice ad un talent show”, “Eri più bella come ipotesi” e “Mai stati meglio”. C’è una storia d’amore particolare in “Niente di speciale”, poi c’è una canzone che racconta come siamo ed è “Sessanta milioni di partiti”, che infatti apre il disco.
—— ORGANIZZAZIONE: VENTIDIECI e IMARTS
in collaborazione con ATCL con il patrocinio del Comune di Montalto di Castro
prevendite: www.ticketone.it
vulcimusicfest.it
www.ventidieci.it 0773.414521
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INGRESSO I:
tribuna numerata 20 euro inclusa prev.
posto unico 15 euro inclusa prev.