La stagione 2017/18 del Teatro Carcano si apre con uno spettacolo d’eccezione, il racconto di uno degli avvenimenti sportivi più celebri e indimenticabili: l’incontro di boxe tra Muhammad Ali e George Foreman, un evento sportivo assurto al rango di evento storico.
Autunno 1974, Kinshasa, Zaire.
Il dittatore Mobutu regala ai suoi sudditi il match di boxe del millennio per il titolo mondiale dei massimi, tra lo sfidante Muhammad Ali (Cassius Clay, prima della conversione all’Islam) e il detentore George Foreman. Ali ha 32 anni, l’altro 25. Sono entrambi neri afroamericani, ma per la gente di Mobutu, Ali è il nero d’Africa che torna dai suoi fratelli, George è un nero non ostile, complice dei bianchi. Tanta gente assedia lo stadio dove si terrà il match e grida «Alì boma yé», Alì uccidilo.
Un match epocale che va al di là della boxe, quello del 30 ottobre 1974: un match che parla di riscatto sociale, di pace, di diritti civili.
E nella consueta sinfonia di contraddizioni che è la storia di Muhammad Ali, il paradosso è che l’incontro simbolo della libertà, ha luogo in un paese oltraggiato prima dal colonialismo, poi da una dittatura che sarebbe durata trent’anni e poi ancora dalla guerra.
Ali torna nella terra dei suoi avi, a riscoprire le sue origini. Sta nelle strade, va negli ospedali, incontra i bambini. Decide di poter trasmettere quello che ha visto ai neri d’America, agli emarginati, a quelli senza sussidi che non hanno coscienza di se stessi. Vuole stare in mezzo ai drogati, ai disperati, alle prostitute. Questo racconta ai giornalisti. Dopo quella lunga notte a Kinshasa Ali si sente finalmente libero, ha un sogno nuovo in cui credere. E’ libero perfino di rappresentare l’America: l’America è tutta per lui. Il mondo intero lo è. La storia della dittatura di Mobutu sarà ancora lunga, ma all’alba di quel nuovo giorno i congolesi festeggiano come in una purificazione, colmi di speranza e grati a quell’uomo che da solo aveva sconfitto il sistema.
A partire dal concerto che accompagnò per volere di Mobutu l’evento sportivo (in cui si esibirono artisti quali James Brown, BB King e Miriam Makeba), la “rissa nella giungla” ha segnato l’immaginario collettivo anche grazie a film (When we were kings e Alì su tutti), libri (Terremoto di Norman Mailer) e tantissimi brani musicali dedicati all’evento (di The Fugees e The Game tra gli altri).
Ora approda in teatro con Federico Buffa, il giornalista sportivo di SKY che si è imposto all’attenzione del pubblico per la straordinaria capacità di raccontare le storie dei campioni e degli eventi sportivi.
Un narrazione sincopata, tenuta “sulle corde” da una serrata partitura musicale scritta ed eseguita al pianoforte da Alessandro Nidi e ritmata dalle percussioni di Sebastiano Nidi, all’interno della cornice visionaria della regista Maria Elisabetta Marelli.
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Al Teatro Carcano di Milano da mercoledì 11 a domenica 15 ottobre 2017
Federico Buffa
A NIGHT IN KINSHASA – Muhammad Ali vs George Foreman. Molto più di un incontro di boxe
di Federico Buffa e Maria Elisabetta Marelli
Musiche Alessandro Nidi
Con Alessandro Nidi, pianoforte, pianoforte preparato – Sebastiano Nidi, percussioni
Video design Mikkel Garro Martinsen (Roof video design)
Regia Maria Elisabetta Marelli
Produzione Mismaonda
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PREZZI Posto unico € 18,00 – Over 65 € 15,00 – Under 26 € 13,50
ORARI mercoledì, giovedì e sabato ore 20,30 – venerdì ore 19,30 – domenica ore 16,00
PRENOTAZIONI 02 55181377 – 02 55181362 –ONLINE www.vivaticket.it – www.ticketone.it – www.happyticket.it
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TEATRO CARCANO – corso di Porta Romana, 63 – Milano- info@teatrocarcano.com – www.teatrocarcano.com