Dal 9 settembre al via la seconda parte del Festival ArteScienza la rassegna internazionale dedicata all’arte, scienza e cultura contemporanea in scena in diversi spazi nella capitale.
Al Parco della Musica l’allestimento degli spettacolari Olofoni, particolari diffusori del suono, e di alcune opere scultoreo-musicali che interagiscono con il pubblico. In programma anche un originale Coro di Smartphones che coinvolgerà gli studenti di una scuola romana, i concerti dell’Ars Ludi e del Quartetto Guadagnini, e il ritratto di alcuni dei più innovativi compositori della scena musicale internazionale.
Dopo la pausa estiva, il Festival ArteScienza – la rassegna internazionale dell’Estate Romana dedicata all’arte, scienza e cultura contemporanea quest’anno dal titolo “Inventare il futuro” – riprende a settembre e prosegue ad ottobre con una serie di concerti, installazioni e perfomance. Scenari variegati e inconsueti caratterizzeranno la manifestazione, valorizzando gli ambienti che la ospitano – in questa seconda parte il Teatro Vascello il Parco della Musica e il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, -, con innovazioni artistiche, interpreti e personalità della cultura internazionali. “Lo scenario ideativo di Artescienza 2017 – spiegano i curatori della rassegna Michelangelo Lupone e Laura Bianchini – punta sull’invenzione come ‘farmaco intelligente’ che mira a sanare le criticità del presente in una prospettiva futura e come ‘inventio’ (ritrovamento) che tenda a facilitare il lavoro, a migliorarne i prodotti, a produrne di nuovi”.
Il 9 settembre al Teatro Vascello l’Ars Ludi festeggia i suoi primi trent’anni di attività con un concerto-viaggio che parte dall’incontro fra un’elettronica ormai quasi “antica” di giradischi, bobine e oscillatori e le percussioni rudimentali di Imaginary Landscape n. 2 e n. 3 di John Cage, passa per Spiral di Karlheinz Stockhausen, per solista, onde radio e spazializzazione del suono, ispirato al suono prodotto dal movimento dei pianeti, e approda ad Anima di Metallo di Luigi Ceccarelli, un lavoro virtuosistico dedicato a questo ensemble.
Ancora al Teatro Vascello il 15 settembre (ore 21, repliche il 16 e 17) per la prima assoluta di Corpus 2.0, una ricerca sul corpo come mezzo espressivo fra musica, danza e virtual set che vede confrontarsi la compagnia di danza Excursus con la musica di Michelangelo Lupone, le coreografie e la regia di Ricky Bonavita e la scenografia interattiva dell’artista Licia Galizia.
Senza dubbio originale è l’appuntamento del 22 settembre con gli studenti del Liceo scientifico “Teresa Gullace Talotta” che saranno protagonisti con il loro originale Coro di smartphones alla prima italiana di Geek-Bagatelles del francese Bernard Cavanna, opera partecipativa per orchestra e coro di smartphones che rielabora frammenti estratti dalla Nona Sinfonia di Beethoven. L’opera sarà data in prima italiana al Parco della Musica il 13 ottobre per RomaEuropa Festival, grazie alla collaborazione di una rete di eccellenze nazionali e internazionali impegnate nella ricerca in ambito sonoro e tecnologico, che vede affiancarsi il Centro Ricerche Musicali al GRAME – centre national de création musicale e l’ISA – Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Fra le collaborazioni di questa edizione, importante quella con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che accoglierà nella Cavea del Parco della Musica A più voci, installazioni sonore d’arte realizzate con gli spettacolari Olofoni (5-8 ottobre), particolarissimi diffusori del suono creati dal CRM, che trasmetteranno esecuzioni storiche dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Dal 5 al 28 ottobre presso il MUSA (Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia Santa Cecilia) sarà invece possibile visitare e interagire con Volumi adattivi (Studio III) opere adattive scultoreo musicali di Lupone e Licia Galizia. Particolarità di queste opere è la capacità di integrare la forma plastica alla musica e alle tecnologie di diffusione del suono, in grado di trasformarsi nel tempo grazie all’azione del fruitore; è composta da Planofoni® (sistemi planari vibranti, CRM) in legno, rame tecu, ferro e alluminio aeronautico; particolarità è che le parti mobili in metallo possono essere diversamente posizionate dal visitatore dando origine a molteplici forme musicali e plastiche. Il carattere musicale è fluido e incisivo: delicato e lento nelle fasi di evoluzione, rapido e polifonico nelle fasi di variazione della forma plastica. Nell’arco del mese, in occasione dell’esposizione saranno organizzati una serie di colloqui con artisti e ricercatori che rifletteranno con il pubblico sul lavoro di ricerca e le forme d’arte realizzate dal CRM per quest’occasione.
A chiudere il Festival il 28 ottobre alla Sala Accademica del Conservatorio, sarà la volta del Quartetto Guadagnini, fra le più quotate e giovani formazioni cameristiche italiane, che eseguirà in prima italiana Hidden della compositrice israeliana Chaya Czernowin, docente presso la Harvard University (USA) e per la prima volta a Roma.
A completare la programmazione del Festival, si segnalano le masterclass con alcune personalità di spicco a livello internazionale e legate alla ricerca musicale: al Conservatorio Santa Cecilia di Roma dal 24 al 28 ottobre in programma Comporre con GRM Tools a cura di Emmanuel Favreau, direttore scientifico dell’INA-GRM di Parigi; Il Linguaggio FAUST per la composizione musicale di Yann Orlarey; HIDDEN. Composing Sound and Space Of Sound di Chaya Czernowin, e il 25 ottobre al Liceo scientifico “Teresa Gullace Talotta” l’incontro FAUST e Geek Bagatelles a cura di Yann Orlarey.
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ArteScienza è organizzata dal Centro Ricerche Musicali – CRM ed è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale ed Estate Lazio; è realizzata in collaborazione con SIAE.