Dal 3 al 15 ottobre si alza il sipario sulla prima edizione del Festival inDivenire, progetto multidisciplinare ideato da Alessandro Longobardi, con la direzione artistica di Giampiero Cicciò e l’organizzazione agli eventi di Francesco De Vecchis, nato con l’obiettivo di valorizzare spettacoli di teatro e danza work in progress, ossia ancora in cerca di un contesto in cui esprimersi e realizzarsi, attraverso l’assegnazione del Premio inDivenire.
A contendersi il riconoscimento, che consiste in due settimane di residenza per le prove e il debutto dello spettacolo vincitore allo Spazio Diamante, 21 compagnie- 14 per la sezione prosa- Compagnia Ragli, PAT – Passi Teatrali, FattoreK/Zerkalo AC, Sus Babi Teatro, Teatro Segreto, Centro Culturale Mobilità delle Arti, Teatro Azione, Nuccetelli / Vinella, BluTeatro, Compagnia Sasiski!, Bologninicosta , FMG, I Cani Sciolti, TeatroNovanta- e 7 per la sezione danza- Ritmi Sotterranei, Collettivo B_Sides Us, Stresupilami, KANNON Performing Dance, Compagnia Echoes, Valeria Loprieno/Cie Twain,Valeria Andreozzi- che, seppur con stili diversi, sono alla ricerca di un’arte teatrale fulcro di un progetto evolutivo sociale da attuare tramite la denuncia, l’ironia e la poesia.
“La parola -compiuto- in teatro può essere messa in discussione ogni sera. Questa assenza di staticità, il cammino inarrestabile del nostro mestiere, sono ciò che lo rendono vivo e lo fanno somigliare alla vita stessa”- dichiara il direttore artistico Giampiero Cicciò. “In divenire, pertanto, non sono solo due parole da attribuire a uno studio o a un work in progress ma da ascrivere all’essenza stessa di uno spettacolo che seppur costituito da punti fermi, fissati e vincolanti, resta una cerimonia (laica e sacra) che rivive, si rinnova e respira insieme al pubblico che ogni volta cambia e ci cambia. Quando Alessandro Longobardi, deus ex machina del progetto, mi ha affidato la direzione artistica del Festival (dandomi la fiducia e la libertà per cui lo ringrazio), sono partito da queste riflessioni per poi scegliere un nome e un’impronta da conferire a un nuovo premio rivolto ad artisti in cerca di un’occasione per poter sviluppare un’idea magari chiusa in un cassetto. Abbiamo ricevuto 107 proposte per entrambe le nostre sezioni e dopo un’attenta valutazione ne sono state scelte 14 per la prosa e 7 per la danza. Ad accomunare le compagnie selezionate sono le esperienze artistiche tese a esplorare, con coraggio e immaginazione, una drammaturgia e una scrittura scenica indirizzate a un pubblico da trasportare nella nostra contemporaneità, nel nostro tragico e nel nostro farsesco odierni.”
Dodici giorni di festa animeranno lo Spazio Diamante, nel cuore del Pigneto, con 14 spettacoli di prosa e 7 spettacoli di danza in concorso affiancati da:
-tre ospitalità|Mistero Buffet di Marco Melloni con Claudio Castrogiovanni e le canzoni di Piji, Cosa significa convivere-Reperti di Claudia Donzelli con i migranti del centro Baobab Experience e Schifo- Dreck a cura di Cesare Lievi con Graziano Piazza;
– 2 percorsi espositivi|Oh my, something in my eye – height | Something in the sky – sky(pe) a cura di Elena Giulia Abbiatici e Il Giardino Extraterreno di Mary Pappalardo;
– quattro serate dedicate al cinema, in collaborazione con il Kino, con 2NIGHT di Ivan Silvestrini, Maria per Roma di Karen Di Porto, Il Padre d’Italia di Fabio Mollo e Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini;
-numerosi appuntamenti riservati alla musica con i concerti di Emanuele Colandrea, Gnut+Sollo, Luca Carocci, Roberto Angelini – Pier Cortese, Funky motion.
“Lo SPAZIO DIAMANTE c’è!”- afferma Alessandro Longobardi- “Aperto con immenso sforzo nel tardo 2012 per sottolineare la voglia di fare attività culturale sul territorio, lo Spazio Diamante ha avuto un percorso non facile sia per farsi amare dal contesto in cui si trova sia per la congiuntura economica che ha messo in ginocchio Roma. È la casa della Scuola romana di Circo, ha ospitato fino alla scorsa stagione la Scuola di Danza di Kledi Kadiu, sede di corsi di formazione, oggi si apre finalmente ad una attività continuativa con proposte teatrali, musicali, di danza e cinema, con un occhio all’arte contemporanea. Tutto questo viene sottolineato e declinato con la prima edizione del Festival denominato inDivenire; direi nelle nostre intenzioni una vera Festa delle arti che desidera dedicarsi ai giovani e alla cultura, che guarda al futuro, ai nuovi linguaggi, alla qualità della proposta. È un momento di aggregazione delle realtà culturali più vivaci sul territorio circostante e per questo siamo lieti di aver ottenuto la collaborazione con Cluster Radio, con il Kino e con lo Studio Sotterraneo.”
Un Festival che abbraccia l’arte a 360 gradi, in tutte le sue forme, per fare luce su giovani talenti, idee e creazioni che saranno protagonisti del palcoscenico del futuro.
In apertura del Festival, Martedì 3 ottobre alle ore 19, presso lo Spazio Diamante, Alessandro Longobardi, il direttore artistico Giampiero Ciccio’, Francesco De Vecchis , i registi e i coreografi degli spettacoli in gara, incontreranno la stampa e il pubblico per presentare nel dettaglio i progetti e il programma della kermesse.
I vincitori del Premio inDivenire , proclamati durante la serata finale del Festival il 15 ottobre, verranno premiati con le opere dell’artista messicano Luis Alberto Alvarez, membro fondatore dello StudioSotterraneo .
LE OSPITALITA’- Inaugurano e chiudono il Festival due ospitalità: in apertura, martedì 3 ottobre, va in scena Mistero Buffet, inedito atto unico di Marco Melloni, con Claudio Castrogiovanni e le musiche di Piji, che analizza la crisi economica , ma soprattutto morale, attraverso l’avversione e l’oscura fascinazione dell’italiano predatore davanti a un buffet; mentre in chiusura, il 15 ottobre , sara’ la volta di Schifo-Dreck di Robert Schneider a cura di Cesare Lievi, con Graziano Piazza nelle vesti di uno “straniero”, un “diverso” capace di coinvolgere lo spettatore in un insolito esempio di “teatro civile”. Il tema del diverso è anche protagonista del terzo spettacolo fuori concorso ( il 6 ottobre), Cosa significa convivere- Reperti, un laboratorio performance realizzato da Claudia Donzelli con il contributo di Baobab Experience , che coinvolge artisti e migranti desiderosi di esprimersi e confrontarsi sulle dinamiche che entrano in gioco quando ci si ritrova a condividere uno spazio.
SPETTACOLI IN CONCORSO- PROSA- In concorso per la sezione prosa 14 spettacoli di altrettante giovani compagnie che si sono affermate e si stanno affermando nel panorama teatrale italiano grazie ad una scrittura scenica in grado di descrivere la nostra contemporaneità. Generi diversi si succedono sul palcoscenico dello Spazio Diamante offrendo un ritratto sull’oggi e sulla società moderna, con ironia, sensibilità, dramma, poesia. Cinque personaggi che si completano nella propria distruzione, sullo sfondo di uno scenario apocalittico, sono i protagonisti di Scarafaggi, spettacolo della compagnia Passi Teatrali, in scena il 4 ottobre con la regia di Massimiliano Vado. Nella stessa serata anche Rusina dell’ensemble Teatro Segreto, una vicenda autobiografica in calabrese , in cui una nonna e una nipote si scambiano di ruolo. I Cani Sciolti diretti da Luca Pastore presentano il 5 ottobre Guardate il pazzo , originale drammaturgia che spoglia la figura mitologica di Gesù , privandolo dell’alone di perfezione e collocandolo in un manicomio del nostro tempo. Due atti senza vedere della compagnia TeatroNovanta conduce il pubblico in un’indagine nell’oscurità, attraverso la musica dei ciechi del ’28 di Viviani e Occhiali Neri del ‘45 di Eduardo e la voce di Pia Lanciotti, partendo dai sensi o dalla privazione di essi (Il 6 ottobre). Un’ interpretazione moderna e contemporanea di un testo classico e’ Amleto: Untitled dei Teatro Azione con la regia di Kira Ialongo e Domenico Casamassima, in cui i personaggi del dramma shakespeariano si raccontano come se non fossero altro che mera cronaca di giornale (8 ottobre). Cosa è l’amore? Come amiamo oggi? Cosa manca ai nostri incontri? Sono gli interrogativi che solleva Declinazioni d’amore di Fattore K /Zerkalo AC, ideato e diretto da Alessandra Fallucchi ( 8 ottobre); mentre il Centro Culturale Mobilità delle Arti presenta il 10 ottobre Jeanne-L’Angelo dal volto serio, la storia vera della giovane pittrice francese Jeanne Hèbuterne e del folle e fragile artista Amedeo Modigliani. Un altro testo classico riscritto in chiave moderna e’ Perché se non posso urlarlo (l’amore) nessuno si accorgerà di me della compagnia Nuccetelli/ Vinella che, ispirandosi al Gabbiano di Cechov, svela la crisi di identità dell’uomo moderno in un inesorabile confronto tra attore e personaggio (10 ottobre). Non manca poi lo sguardo sulle dinamiche familiari e le deviazioni comportamentali prodotte dalla società moderna con Vox Famili di Sus Babi teatro ( 10 ottobre) . La Compagnia Ragli di Rosario Mastrota porta in scena l’11 ottobre Border Line, uno spettacolo che guarda a un’Italia del futuro ingabbiata in un muro di cemento che corre lungo la costa impedendo a chiunque di entrare o uscire, seguito, sempre nella stessa serata, da Dpr- web sommerso della Compagnia Sasiski!, un monologo sulla rete interpretato e scritto da Alessandro Blasioli che mira a coinvolgere attivamente il pubblico svelando le insidie che il deep web offre. Spazio successivamente alla commedia sentimentale degli Fmg, Scelte azzardate che, tramite la ripetizione di una sola scena in loop, mostra le diverse tappe della relazione dei due protagonisti alla ricerca di una stabilità (11 ottobre). La mancanza di stabilità e la ricerca di un equilibrio che garantisca felicità è anche la tematica che sottende Posso lasciare il mio spazzolino da te? della compagnia Bluteatro: un ritratto, scritto e diretto da Massimo Odierna, sull’inquietudine di tre ragazzi , quasi adulti, ad un passo del baratro (il 14 ottobre). Per finire, l’ensemble Bologninicosta propone il 14 ottobre Rancorerabbia, un’esplosione cruenta e lancinante di due corpi che rovesciano i propri organi per offrire una narrazione coerente della società contemporanea.
SPETTACOLI IN CONCORSO- DANZA- La vetrina dedicata alla danza presenta 7 giovani compagnie che utilizzano il corpo e il movimento per esprimere ed indagare le molteplici sfumature emotive, e non solo, che caratterizzano l’animo umano. La compagnia Stresupilami presenta il 5 ottobre, The branch is not weak, coreografia di Chiara Verdecchia che nasce dall’esigenza di metabolizzare la lotta di un corpo che decide di non rispondere più a ciò che richiede la testa. Poi e’ la volta di Federica De Francesco e la sua Kannon performing dance che porta in scena- Sotto una cupola di stelle– Omaggio a Margherita Hack, un omaggio alla grande astrofisica, un viaggio alla scoperta dell’universo intero, quelli interno ed esterno a noi per indicare che tutto e’ in armonia (7 ottobre). Nella stessa serata la Compagnia Echos si esibisce con Pink Floid Suites 2- Shine on you crazy diamond/dogs, due suites, due atti per due temi distinti: quello della leggerezza e della pesantezza ( Shine on you crazy diamond ) e il successo con le strade più rapide per ottenerlo ( dogs). Si prosegue il 12 ottobre con Valeria Loprieno/ Cie Twain e il loro Da consumarsi preferibilmente entro…Best before, un’ indagine sul labile, sulla precarietà del possedere e dell’essere, fino ad interrogare la danza stessa, luogo dell’effimero per eccellenza che si consuma nel momento esatto in cui si manifesta. Sempre il mondo emotivo e’ protagonista di Emozioni non ben identificate di Valeria Andreozzi, coreografia che illustra quelle emozioni che spesso lasciano segni indelebili e non sempre adeguati , e quella confusione che si crea quando si cerca di interpretare gli altri in base a come ci si sente (12 ottobre). Le espressioni corporee, il tango, il Qigong e diverse arti marziali trasportano all’interno di tempi antichi, tra oriente e occidente e varie espressioni culturali, in 8X8=64 dell’ensemble Ritmi sotterranei di Alessia Gatta (13 ottobre). Infine il 13 ottobre il Collettivo B_Sides Us compone Lady B., Let it be! , una performance che, partendo dall’incontro con un’anziana clochard ex attrice e cantante, parla tramite alcuni oggetti della condizione di abbandono dell’io, ponendosi come un inno per l’umanità’.
CINEMA- In collaborazione con il Kino, il Festival dedica quattro giornate (3-4-8 e 12 ottobre) al cinema, con la proiezione di quattro film italiani di giovani registi – 2night di Ivan Silvestrini, Maria per Roma di Karen di Porto, Il Padre d’Italia di Fabio Mollo e Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini– alla presenza degli autori e produttori. Quattro opere che raccontano il nostro paese e descrivono la crisi della nostra generazione.
MUSICA- Un’ ampia programmazione di concerti e live accompagna e arricchisce il Festival, dando spazio a talentuosi cantautori della scena musicale romana e non solo. Il 6 ottobre Emanuele Colandrea presenta il suo disco d’esordio, Un giorno di vento, vero e proprio racconto in musica di storie e personaggi con la voce narrante di Lucio Leoni; mentre durante la serata successiva spazio alle sonorità partenopee di Gnut+Sollo con il loro progetto SolDo, una performance inedita su un repertorio inesplorato. Seguono i concerti di cantautori romani come Luca Carocci(il 13 ottobre) e Roberto Angelini che, con Pier Cortese, il 14 ottobre si esibisce in Discoverland, un viaggio all’interno di un immaginario musicale fantasioso ed accattivante che ruota intorno a una revisione folk, attraversata da schegge di rock, pop e influenze che i due artisti hanno saputo riadattare a brani impegnativi. In chiusura, durante la serata finale del Festival, i Funky Motion rielaborano in chiave funk sigle tv dei più famosi serial degli anni ’70 –’80 e propongono brani orchestrali di autori, come Henry Mancini e Quincy Jones, che hanno fatto la storia delle colonne sonore americane.
ARTE-Il Festival inDivenire, data la sua multidisciplinarietà, mostra una forte attenzione anche all’ambito e al linguaggio prettamente artistico con due percorsi espositivi: OH MY, SOMETHING IN MY EYE – HEIGHT SOMETHING IN THE SKY – SKY(PE) a cura di Elena Giulia Abbiatici, con opere degli artisti Domenico Barra, Irene Cantero, Susan Kleinberg, Mariagrazia Pontorno e Il giardino extraterreno della pittrice e scultrice Mary Pappalardo. Il primo è un invito ad osservare il riflesso delle parti nelle loro divergenze o affinità, immaginando la loro origine infinitesimale , con quattro opere che procedono per confronto e sovrapposizione, suggerendo la riflessione attraverso un evento storico – la caduta del muro di Berlino, 9 novembre 1989 (Mariagrazia Pontorno), le ultime scoperte della fisica quantistica – le onde gravitazionali (Susan Kleinberg), un accesso al mondo tramite la pagina ipertestuale e le sue possibili riproduzioni digitali passibili di alterazioni, copie, scansioni glitch (Domenico Barra), uno slittamento fra le forme architettoniche cristiane e la loro ispirazione – il corpo umano (Irene Cantero); il secondo è invece un progetto che amplifica l’ambito di competenza dalla natura all’arte. Il Giardino Extraterreno prevede, infatti, la realizzazione di opere grafiche, pittoriche e scultoree ispirate alle minute parti di natura, moltiplicate ed ingrandite per accentuarne il potenziale estetico e sottolineare l’importanza di piccoli elementi densi di significato.
———
INFO
Spazio Diamante
Via Prenestina 230 B – Roma
www.spaziodiamante.it; premioindivenire@salaumberto.com
info:06 80687231 La biglietteria allo Spazio Diamante aprirà alle ore 18
———
biglietti:
spettacoli Premio inDivenire: 5 €
spettacoli MISTERO BUFFET e SCHIFO – DRECK: 10 €
cinema: 5 €
concerti: 5 €
mostra: ingresso libero
COSA SIGNIFICA CONVIVERE – REPERTI: ingresso libero
———
prevendite:
Teatro Brancaccio – via Merulana 244, Roma
Sala Umberto – via della Mercede 50, Roma
Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali