Maria Callas si spegneva a Parigi il 16 settembre 1977. Nel quarantennale della scomparsa del grande soprano il Teatro alla Scala la ricorda con la mostra “Maria Callas in scena – Gli anni della Scala” (a cura di Margherita Palli – Museo Teatrale alla Scala dal 15 settembre, in collaborazione con Hearst Italia) e con un incontro giovedì 14 settembre alle ore 20.30.
Impossibile in una sola serata anche solo accennare a tutti gli aspetti di una figura con pochi paragoni nella storia del melodramma, un’artista che ha segnato uno spartiacque nell’interpretazione vocale e scenica, restituendo verità drammatica a un vastissimo repertorio. Abbiamo invece voluto concentrarci su alcuni momenti decisivi del rapporto tra Maria Callas e il Teatro alla Scala che grazie a una serie di incontri fondamentali, da De Sabata a Gavazzeni, Karajan, Bernstein e Giulini, da Visconti a Zeffirelli a Margherita Wallmann, ha dato all’eccezionale temperamento e all’altrettanto eccezionale intelligenza dell’artista la possibilità di formarsi e dare origine a una serie di interpretazioni epocali.
La serata, condotta dal caporedattore Cultura di Rainews24 Fabio Cappelli, è aperta dall’intervento del musicologo Jacopo Pellegrini, curatore di un recente volume sull’artista, che propone alcuni spunti di riflessione sulle ragioni, innanzitutto musicali, dell’unicità della Callas. A Eliana de Sabata è affidato il compito di raccontare i primi anni milanesi del grande soprano e i primi successi sotto la guida di suo padre Victor de Sabata. Il grande baritono Rolando Panerai rievoca invece la Lucia di Lammermoor diretta da Herbert von Karajan nel 1954. L’anno successivo la Callas, diretta da Gavazzeni con la regia di Franco Zeffirelli, creava il suo capolavoro buffo: Il turco in Italia, produzione memorabile qui raccontata da Filippo Crivelli, allora assistente di Zeffirelli. Ancora del 1955 è La traviata diretta da Carlo Maria Giulini con la regia di Visconti: un allestimento storico che rivive nelle parole di Luisa Mandelli, interprete di Annina. Giovanna Lomazzi, che della Callas è stata amica per molti anni, ne disegna il profilo umano negli anni milanesi. Infine, alcuni dei pochissimi frammenti video rimasti degli anni scaligeri dell’artista forniscono l’occasione per una riflessione sulla sua arte scenica.
La serata comprende alcune testimonianze video storiche, e due nuovi contributi: un intervento del soprano Raina Kabaivanska e un’anteprima del documentario di RaiStoria “Ricordando Maria Callas” curato da Enrico Salvatori che ricostruisce il primo omaggio della Scala al grande soprano a un mese dalla sua scomparsa nel 1977.
Il Teatro alla Scala ringrazia la Rai (e in particolare RaiCultura, RaiStoria e RaiTeche) per la collaborazione nel reperimento delle immagini e testimonianze video.
Si ringrazia inoltre Warner Classics per aver reso disponibili gli audio rimasterizzati delle incisioni storiche.
——–
Ingresso gratuito con biglietto fino a esaurimento posti.
Biglietti disponibili, con un massimo di due per persona presso la Biglietteria Centrale, Galleria del Sagrato – Piazza del Duomo – Stazione Metropolitana Duomo (aperta tutti i giorni dalle 12 alle 18).