commedia in due tempi di Carlo II Colla
scene di Achille Lualdi
costumi di Carlo II Colla
luci di Franco Citterio
ricerche musicali di Giovanni Schiavolin
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Eugenio Monti Colla
produzione Associazione Grupporiani – Milano
L’Associazione Grupporiani – Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli è un teatro convenzionato con il Comune di Milano e la Regione Lombardia ed è riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Comune di Milano – Cultura – Teatro Convenzionato
i marionettisti: Eugenio Monti Colla, Franco Citterio, Mariagrazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Sheila Perego, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
voci recitanti: Pierluigi Bottazzi, Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Carla Colla, Carlo III Colla, Silvia Colzani, Piero Corbella, Elisabetta Di Mambro, Maurizio Dotti, Enzo Oddone, Giovanni Schiavolin
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Il testo, risalente alla metà dell’Ottocento, venne acquistato dalla Compagnia Carlo Colla & Figli dal marionettista Fiando che, come molte altre compagnie marionettistiche, l’aveva in repertorio con il titolo La giocatrice del lotto.
Dai primi anni del secolo fino al 1957 la commedia venne rappresentata abitualmente al Teatro Gerolamo.
Questa commedia appartiene a quel filone solitamente chiamato di tipo “informativo”. Infatti fino alla prima guerra mondiale il teatro di marionette assolveva anche alla funzione di mass-media in quanto nei piccoli centri di provincia rappresentava l’unico mezzo di informazione di eventi storici (dalle guerre di Indipendenza alla guerra d’Africa) e di attualità (dagli episodi di brigantaggio ai fatti di cronaca).
Ed è proprio da un avvenimento documentato dai quotidiani dell’epoca che la trama della commedia prende le mosse.
L’ambiente è quello della Milano di fine Ottocento e del quartiere del Verziere, riconoscibilissimo nelle scenografie. Una particolare attenzione è data ai personaggi dei “ligera”, ovvero la piccola malavita del tempo.
La maschera di Gerolamo è il riferimento preciso a un personaggio caratteristico di milanesità, di idealismo sociale e politico. Il suo intervento è superamento di realtà fabulistica e raggiungimento della figura di un commentatore che è presente ma non necessariamente esistente. Gerolamo diventa qui il simbolo dell’onestà contro la delinquenza e arbitro di situazioni a lui estranee.
Il senso della proposta risiede nel desiderio di rivisitare un patrimonio drammaturgico tipico del teatro marionettistico italiano, e più in particolare milanese, unico nel suo genere.
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Note di regia di Eugenio Monti Colla
Un fatto di cronaca della Milano ottocentesca che ha come sfondo il quartiere del Verziere con le sue case e i suoi abbaini, con i caffè popolati dai “ligera”, giovani senza lavoro e dediti a piccole e grandi truffe ai danni dei più deboli, diviene immediatamente tema per gli spettacoli di marionette e burattini. Nasce così La giocatrice del lotto, testo che avrà grande successo nelle diverse formazioni di teatro di animazione. Per rimanere nell’ambito culturale e sociale va precisato che Giuseppe Fiando, già stabile al nuovo Teatro Gerolamo dal 1868, anno della sua costruzione, presenterà qualche anno dopo la commedia La giocatrice del lotto.
Al centro della vicenda sta appunto una vecchia con il vizio del gioco al lotto che, presa da superstizione, giura di non giocare mai più e che il diavolo venga a prenderla se mancherà al giuramento. Ma appunto un “ligera” ordirà una truffa ai danni della vecchia. Vi è anche un compare che mette in atto un’opera di seduzione verso una fanciulla ingenua di buona famiglia. I progetti dei due verranno sventati dal personaggio di Gerolamo “maschera” che, dopo aver soppiantato il collega Meneghino, divenne il beniamino del pubblico milanese al punto che a lui venne intitolato il teatro di marionette di piazza Beccaria che da Teatro Fiando detto Gerolamo, come appare in diversi quadri dell’Inganni, divenne soltanto Teatro Gerolamo.
Il manoscritto in questione compare nel repertorio della Compagnia Carlo Colla & Figli verso la fine dell’Ottocento col titolo La vecchia Dorotea e tenne cartellone al Gerolamo sino al 1957, anno in cui le marionette furono “persuase” a lasciare la loro sede storica dove agivano dal 1906. E questa versione viene ora riproposta al pubblico milanese.
L’edizione, presentata nella versione di Carlo II Colla, è operazione strettamente filologica che ripropone le voci di alcuni antichi componenti della Compagnia: Carla Colla, Carlo III Colla ed Enzo Oddone, interprete di Gerolamo dal 1970 sino al 2001, affiancano le voci di giovani marionettisti. E’, senza dubbio, una recitazione non professionale che ben si adatta a un ambiente popolare come quello in cui si svolge l’azione e ha offerto l’opportunità di realizzare un documento singolare e unico a testimoniare la storia della Carlo Colla & Figli.
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da martedì 12 a domenica 17 settembre 2017
martedì 12 (anteprima), ore 20
da mercoledì a sabato, ore 20
domenica, ore 16
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al Teatro Gerolamo
piazza Beccaria, 8 – Milano
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biglietti
da 34,00 euro a 6,00 euro
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per informazioni
02.36590120
info@teatrogerolamo.it
durata: 75 minuti più intervallo