HORS – House Of the Rising Sun,
finalmente in scena!
Dopo la prima fase di individuazione e confronto critico, dal 29 settembre all’8 ottobre HORS approda negli spazi di MTM Manifatture Teatrali Milanesi con i 4 spettacoli selezionati e un’installazione nel foyer del Teatro Litta in corso Magenta 24.
Il progetto a cura di Renzo Francabandera e Diego Vincenti, giunto quest’anno alla seconda edizione, si rivolge a compagnie professioniste che abbiano già all’attivo esiti scenici e che vogliano continuare lo sviluppo proprio linguaggio teatrale. L’obiettivo è quello di colmare le difficoltà iniziali che gli artisti incontrano nel trasformare un’idea in spettacolo. Oltre a questo, HORS offre ai suoi protagonisti un tempo di prove e di allestimento all’interno delle strutture di MTM Manifatture Teatrali Milanesi.
GLI SPETTACOLI
29/30 settembre e 1 ottobre
Teatro Litta
Produzione Carolina Reaper
CASCA IL MONDO
con Silvia Giulia Mendola, Elena Scalet, Francesco Meola, Dario Merlini
regia Patrizio Luigi Belloli
drammaturgia Livia Castiglioni
musiche ed elementi sonori Gipo Gurrado
foto di scena Michela Piccinini
una produzione CAROLINA REAPER
C’è un labirinto. In un grande giardino di una bella villa borghese. E c’è stata una festa. Un compleanno. Una festa strana, a metà tra un ricevimento degno di un grande Gatsby di inizio 900 e un torbido raduno segreto di convitati mascherati alla Eyes Wide Shut. Ma la festa rimane lì, un vago e fumoso ricordo, perso tra i sussurri e i fruscii dei passi stentati, insicuri e spesso isterici che risuonano attraverso il labirinto notturno. E c’è un gioco. Il gioco. La caccia al tesoro nel labirinto. Scatta l’ora x. Tutti bevono. Tutti corrono. A perdifiato. Nel labirinto. Tutti vogliono vincere. Nessuno sa cosa si vince. Il tempo va fuori sesto. L’edera appassisce e ricresce. E forse le uscite del labirinto vengono sigillate per sempre. Ci sono due sorelle che non si incontrano mai.
Una coppia che invece si rincorre, si perde, si ritrova, ma finisce per non riconoscersi più. Un giardiniere. Che lavora in orari improbabili. E mentre fa gli straordinari osserva senza toccare i corpi borghesi che gli scorrono sotto gli occhi.
29/30 settembre e 1 ottobre
Sala Cavallerizza
Alice Redini
LA MOSTRA DELL’AMORE: sfiancanti tentativi di normalità
scritto e diretto da Alice Redini
con Alice Redini, Paola Tintinelli
monologo Vincitore del premio del Direttore di “Giovani Realtà del Teatro” 2016
Ameremmo una persona anche se non fosse un amore accettato socialmente? O l’amore è proprio il volersi (o doversi) mostrare in coppia? Alice ci racconta le tante precarietà dei suoi trent’anni inoltrati, descrivendoci, in modo comicamente preoccupato, i suoi incontri quotidiani, i suoi parenti, ma soprattutto la vita con il suo fidanzato troppo giovane. E mentre ridiamo con lei della sua necessità di una vita normale, nei suoi racconti c’è il mondo che noi tutti viviamo, al largo da quella normalità che non è più possibile, e che forse non lo è mai stata. E se la normalità è lo strumento per essere accettati socialmente a lei rimane il dubbio: ci si può amare senza il bisogno di dirlo a tutti?
6/7/8 ottobre
Teatro Litta
Circolo Bergman
BILDERATLAS – TAVOLE #1 e #2
concept Circolo Bergman
progetto Sarah Chiarcos, Paolo Giorgio, Marcello Gori
testi intimamente condivisi
musica originale Marcello Gori
visual Dario Serio
foto di scena Jo Fenz
organizzazione Anna De Martini
TAVOLA 1 – Con Sarah Ātman
TAVOLA 2 – In definizione
Alla sua morte nel 1929 lo storico dell’arte Aby Warburg lasciò un’opera incompiuta: l’Atlante della Memoria (Bilderatlas Mnemosyne). Si tratta di una serie di tavole composte da montaggi fotografici, riproduzioni di opere d’arte, fotografie autografe e pagine di libri. Warburg era convinto che gli archetipi attraversassero la storia incarnandosi nelle immagini. Bilderatlas è un progetto di Circolo Bergman che, partendo dall’Atlante di Warburg, si interroga sulla presenza degli archetipi nel nostro tempo. Un’azione scenica modulare, divisa in tavole autonome e interdipendenti, che possono essere montate, smontate e ricostruite in spazi teatrali e non, alla ricerca di un atlante pervasivo in cui lo spettatore possa specchiarsi e moltiplicarsi. L’obiettivo di Circolo Bergman è la creazione – in un tempo non breve di ricerca – di almeno sette tavole che inseguano gli archetipi della nostra epoca secolarizzata. La TAVOLA 1 è dedicata alla Ninfa, creatura di mezzo che crea un ponte fra umano e divino. Quando un uomo vede la Ninfa uscire dalle acque, è posseduto da un Dio e accede a quella forma particolare di conoscenza che è la possessione. Interpretata da Sarah Ātman, Tavola 1 indaga il rapporto fra la costruzione della propria identità e i social networks, in particolare Instagram, ribaltando la prospettiva warburghiana nel processo di costruzione dell’archetipo che vorremmo essere. Oltre a TAVOLA 1 Circolo Bergman presenterà ad HORS il primo studio di TAVOLA 2, un oggetto scenico la cui natura deve ancora rivelarsi.
6/7/8 ottobre
Sala Cavallerizza
Francesca Franzè
FAIL
ultimo studio prima del debutto
concept Francesca Franzè
con Francesca Franzè, Davide Pini Carenzi
dramaturg Letizia Buoso
luci Matteo Cavenaghi
con il sostegno di Industria Scenica e Teatro Due Mondi, residenza di Molino Rosenkranz
Progetto vincitore dell’ottava edizione del Premio Lidia Petroni
“La rilettura incarnata del legame tra me e mio padre, un imprenditore che lavorava il plexiglass, nel suo slancio a superare la crisi economica dal 2007 e il progressivo fallire dell’azienda. La scena nasce dalla necessità di rielaborare un materiale umano autobiografico e aprirlo all’universale. Si crea un prisma di figure – io, Francesca, il personaggio di me stessa; Davide, il personaggio di se stesso; i personaggi di chi era coinvolto – che affiorano, si riconoscono, scontrano e sostengono. Gli scarti di lavorazione si trasformano in tracce accese”.
L’INSTALLAZIONE
29 settembre – 8 ottobre
Foyer Teatro Litta, ingresso libero (da venerdì a domenica, dalle ore 19.30)
Sul senso del coabitare
studio di una fenomenologia della convivenza
di Claudia Donzelli
Quali dinamiche entrano in gioco quando ci troviamo a dover condividere uno spazio, soprattutto se per noi ha un significato intimo?
Che cosa cambia quando la coabitazione non è voluta o cercata ma imposta dalle circostanze? Quando è obbligata, forzata, per motivi economici o di altro tipo, quali meccanismi si mettono in atto? E perché sono diversi rispetto a quando desideriamo condividere uno spazio con qualcuno? Quanto il contesto può influire sul nostro sentire e sui nostri atteggiamenti?
Il progetto ha l’obiettivo di interrogarsi sul significato di casa e di convivenza, allargando il discorso alla città, argomenti che ci riguardano tutti da vicino specialmente in questo periodo di migrazioni continue e di condivisione di alloggi.
L’installazione ripercorre attraverso immagini alcuni momenti del progetto di ricerca “Cosa significa convivere – reperti”, portato avanti dal 2011 attraversando città diverse e diversi festival, e sviluppato ultimamente grazie ad un’iniziativa cofinanziata dal Creative Europe Programme.
“Esiste un mondo unico dove tutti abbiamo gli stessi diritti, o il mondo unico è solo quello del mercato globale, e la democrazia indica più che altro il mondo occidentale contrapposto ad altri mondi?” (“Der demokratische Despotismus” – Alain Badiou – Schaubühne, Berlin) © Claudia Donzelli.
INFORMAZIONI
hors@mtmteatro.it
Teatro Litta
corso Magenta, 24
venerdì ore 21.00, sabato ore 19.30, domenica ore 21.00
Sala Cavallerizza
corso Magenta, 24
venerdì ore 19.30, sabato ore 21.00, domenica ore 19.30
BIGLIETTI
singolo 10€
doppio spettacolo 15€ (Casca il mondo + La mostra dell’amore oppure Bilderatlas + Fail)
BIGLIETTERIA MTM
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it.
I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevenditae la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.