Dall’1 al 29 ottobre presso il cinema Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana propone un’ampia rassegna per celebrare i cento anni della Rivoluzione russa, l’evento che nell’ottobre 1917 sconvolse il mondo.
In programma otto lungometraggi muti (sei dei quali accompagnati con musica dal vivo), tutti autentici capolavori, fra i quali segnaliamo i rari Tre canti su Lenin (Dziga Vertov) e Crepuscolo di gloria (Josef von Sternberg).
Nella sezione film muti con accompagnamento musicale al pianoforte a cura di Antonio Zambrini e Francesca Badalini: Arsenale (Aleksandr P. Dovženko), La madre (Vsevolod I. Pudovkin), Sciopero (S.M. Ejzenstejn), Ottobre (S.M. Ejzenstejn), La fine di San Pietroburgo (Vsevolod I. Pudovkin).
In programma anche quattro titoli sonori realizzati in epoca diversa da quella dei fatti rivoluzionari, ma che su di essi hanno saputo fornire punti di vista ulteriori che ne costituiscono una lettura più complessa. In questa sezione: il dramma storico Schiava d’amore (1975) di Nikita Mikhalkov; Chagall – Malevich (2014) del regista russo Alexander Mitta che affronta i conflitti tra i due grandi artisti russi Marc Chagall e Kazimir Malevich sullo sfondo dei primi anni del dominio dei Soviet; Taurus – Il crepuscolo di Lenin (2000) di Alexandr Sokurov, alle prese con le due figure che più di ogni altra hanno segnato il destino del suo Paese, Lenin e Stalin e L’ultimo treno da Mosca (1937) di Jacques Feyder, con Marlene Dietrich, che interpreta una contessa russa sorpresa nel suo castello dallo scoppio della rivoluzione.
20 MINUTI A PROPOSITO DI…
Prima della proiezione de Arsenale di Aleksandr P. Dovženko dell’1 ottobre ore 17, approfondimento sul cinema della rivoluzione a cura di Luigi Boledi, Archivista Fondazione Cineteca Italiana.
Domenica 22 ottobre alle ore 17.15 in programma un film a sorpresa, un capolavoro del cinema muto con accompagnamento musicale dal vivo e, a seguire, degustazione di vodka.
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CALENDARIO PROIEZIONI
01.10 h 15
Schiava d’amore
R.: Nikita Mikhalkov. Sc.: Andrei Konchalovsky, Fridrich Gorenstein. Int.: Elena Solovej, Rodion Nahapetov, Alksandr Kalyagin, Oleg Basilasvili. URSS, 1975, 94’, v.o.sott. it.
La rivoluzione bolscevica è in atto e l’Armata Rossa ha conquistato Mosca. In Crimea l’Armata Bianca tenta di mantenere il controllo di vaste zone del territorio. Qui, fra giardini assolati e strade polverose, una “troupe” di cineasti sta tentando di condurre a termine le riprese di un film “sentimentale”, intitolato Schiava d’amore, di cui è interprete Olga, diva del momento, amata dalle folle. Non solo la 28enne attrice, che ha portato con sé le due figliolette, ma anche il regista e gli altri componenti della spedizione sembrano del tutto estranei a quanto sta accadendo nel mondo e particolarmente in Russia: il loro problema è solo quello di trovare pellicola vergine che, ovviamente, è divenuta molto rara. L’agitazione dei poliziotti dei Bianchi appare assurda ai cineasti. Olga, che è innamorata dell’operatore Victor, viene dallo stesso invitata ad assistere a filmati in cui sono state documentate le atrocità compiute dall’Armata Bianca. Scopre così che Victor è bolscevico e prende da lui in consegna del materiale compromettente; ma è anche costretta ad assistere all’uccisione dell’amico che è stato ormai individuato dai Servizi Segreti. Olga rimane fedele alla memoria di Victor e tenta di allontanarsi con il prezioso materiale. Viene scoperta dai Bianchi e inseguita. Sola su di un tram che continua automaticamente la sua marcia, l’immagine di Olga si dilegua nel confuso biancore del paesaggio.
01.10 h 17
Arsenale
R. e sc.: Aleksandr P. Dovženko. Fot.: Danil Demuckij. Int.: Semen Svasenko, Nocolaj Kucinskij, Sergei Petrov, C. Char’kov, D. Erdman. URSS, 1929, b/n, 65’, muto.
Nel 1917 la guerra volge al peggio per l’esercito russo. Timos, operaio ucraino, torna a Kiev dal fronte e diventa uno dei capi della lotta nella fabbrica d’armi Arsenal, centro dell’attività rivoluzionaria che sarà soffocata nel sangue dai Cosacchi.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini.
Prima della proiezione, intervento di Luigi Boledi (20‘) sul cinema della rivoluzione.
02.10 h 18.45
L’ultimo treno da Mosca
R.: Jacques Feyder. Sc.: lajos Birò, Arthur Wimperis, dal romanzo Without Armour di James Hilton. Int.: Marlene Dietrich, Robert Donat, Irene Vanbrugh, Austin Trevor UK, 1937, 107’, v.o. sott. it.
In Russia, alla vigilia della Prima guerra mondiale, il corrispondente inglese Ainsley J. Fothergill si infiltra in un gruppo rivoluzionario per conto del governo britannico. Arrestato e deportato in Siberia dopo un attentato in cui è coinvolto, diventa amico di un capo bolscevico e, in seguito allo scoppio della Rivoluzione di Ottobre, rientra nella Russia Europea con la neonata Armata Rossa. Nello stesso periodo, la contessa Alessandra Vladinoff, figlia di un ministro zarista bersaglio dell’attentato, sposa un aristocratico ufficiale che muore presto in guerra. La Rivoluzione la sorprende nella sua tenuta di campagna, dove viene presa dalla popolazione insorta e scampa per poco alla morte. Catturata dai bolscevichi, incontra Fothergill che si innamora di lei e si adopera per liberarla. Nel frattempo è scoppiata la guerra civile e i due devono destreggiarsi tra armate bianche e rosse, prima di raggiungere un’area controllata dalle truppe occidentali e mettersi in salvo.
04.10 h 21.15
Taurus – Il crepuscolo di Lenin
R.: Alexandr Sokurov. Int.: Leonid Mozgovoj, Marija Kuznekova, Natalia Nikulenko, Sergej Ražuk. Russia, 2000, col., 94’, v.o. sott. it.
In Moloch, Adolf Hitler inneggiava alla morte per esorcizzarla, senza rendersi conto che il declino del nazismo era iniziato in maniera inesorabile. In Taurus vediamo Lenin nel rapido approssimarsi della propria morte. Un Lenin consumato dalla malattia nel fisico e nella mente, alla ricerca di una lucidità di pensiero ormai persa e isolato dallo stesso partito in una villa di campagna. Un Lenin ormai ridotto a vera icona, sopportato più che servito come quei vecchi petulanti ed infantili. Il Potere ormai è fuori dalla sua portata e lo stesso Stalin, più che una visita di cortesia verso colui che lo ha innalzato ai vertici del partito, sfrutta l’occasione per visitare la sua probabile futura residenza.
08.10 h 17
La madre
R.: Vsevolod I. Pudovkin. Sc.: N. Žarchi. Int.: V. Baranovskaja, N. Balatov, A. Čistjakov, A. Zemtsova. URSS, 1926, b/n, 84’, did. ital., muto.
Nella Russia zarista, la storia di una vedova che senza volerlo provoca l’arresto del figlio, operaio contestatore. Negli scontri durante lo sciopero per la festa del 1° maggio madre e figlio verranno uccisi.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini.
11.10 h 21.15
Sciopero
R.: S. M. Ejzenštejn. Sc.: collettiva del Proletkul’t. Int.: A. Antoniv, M. Gomorov, G. Aleksandrov, I. Kljukvin.
URSS, 1924-25, b/n, 97’, muto.
Ambientata nella Russia prerivoluzionaria una storia di “ordinaria” ingiustizia padronale che scatena la reazione degli operai. Ma lo sciopero di protesta sarà represso nel sangue.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini.
14.10 h 16.30
L’ultimo treno da Mosca Replica
15.10 h 17.15
Ottobre
R. e mont.: S. M. Ejzenštejn. Sc.: Sergej M. Ejzenštejn, Grigorij Aleksandrov, dal romanzo di John Reed I dieci giorni che sconvolsero il mondo. Fot.: Eduard Tissé. Int.: Nikandrov, N. Popov, B. Livanov, Podvoisky.
URSS, 1927, b/n, 100’, muto.
Girato per celebrare i 10 anni dalla rivoluzione, il film rievoca il periodo che va dal febbraio all’ottobre 1917, con l’ascesa al potere di Lenin, la destituzione di Kerenskij, fino alla presa del palazzo d’inverno che sancisce la vittoria dei bolscevichi.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini.
17.10 h 17
Schiava d’amore Replica
18.10 h 21.15
La fine di san Pietroburgo
R.: Vsevolod I. Pudovkin. Sc.: Nathan Zarchi. Int.: Segej Mezrabpom-Russ, Leonid Obolenskij, Vladimir Gromov, Ivan Fogel. URSS, 1927, 90’, muto.
Un giovane contadino è costretto, dalla fame e dalla miseria, a lasciare il suo villaggio e a recarsi a Pietroburgo in cerca di lavoro. Ospitato da un compaesano, “Testa pelata”, capita in una fabbrica, i cui operai sono in sciopero per protestare contro il padrone che, lasciando la paga immutata, vuole aumentare le ore di lavoro. Ritenendo che l’agitazione sia un danno per i lavoratori, ne denuncia gli “istigatori” al proprietario, ma quando la polizia arresta il comitato di sciopero, di cui fa parte anche “Testa pelata”, s’accorge dell’errore commesso e, per rimediarvi, irrompe nella direzione della fabbrica picchia direttore e padrone, ma finisce in carcere. Allo scoppio della guerra mondiale viene inviato al fronte. Divampato il movimento rivoluzionario, che condurrà alla caduta degli Zar e alla vittoria dei bolscevichi, nei giorni d’ottobre si unisce ai soldati che assaltano il Palazzo d’inverno. Pietroburgo muore, nasce Leningrado.
Accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Badalini.
19.10 h 17
Taurus – Il crepuscolo di Lenin Replica
21.10 h 17
Tre canti su Lenin
R.: Dziga Vertov. URSS, 1934,68’.
L’ultimo capolavoro del grande regista Dziga Vertov, uno dei suoi film più importanti nel quale Vertov racconta la vita in Unione Sovietica negli anni Trenta e l’opera di Lenin, la sua influenza sul popolo e l’affetto che da esso riceveva.
22.10 h 17.15
Film a sorpresa 65’ – Copia restaurata
Un capolavoro del cinema muto arricchito in questa proiezione da un accompagnamento dal vivo di grande originalità e suggestione.
Francesca Badalini eseguirà al pianoforte una partitura da lei composta e ispirata alle musiche di Arvo Pärt.
Al termine, degustazione di vodka.
24.10 h 16.30
Chagall – Malevich
R. e sc.: Alexander Mitta. Int.: Leonid Bichevin, Kristina Shneidermann, Anatoliy Beliy, Semen Shikalov Russia, 2014, 120’, v.o.sott.it.
Il pittore Marc Chagall nel 1917 viene nominato commissario dell’arte per il governatorato di Vitebsk. Durante la sua breve permanenza, egli fonda l’Accademia e il museo di arte moderna, ispirandosi ai suoi sogni di un luminoso futuro, senza però incontrare l’approvazione del governo ed entrando in discussione per le sue scelte artistiche con il pittore Kazimir Malevich.
25.10 h 21.15
Crepuscolo di gloria
R.: Josef von Sternberg. Sc.: John Goodrich. Int.: Emile Jannings, Evelyn Brent, William Powell, Jack Raymond. USA, 1928, 88’, v.o. didascalie in italiano.
In questo che è uno dei più grandi capolavori di von Sternberg si racconta la storia di Sergius Alexander, un vecchio ex generale russo che fa la comparsa ad Hollywood. Scoperto dal regista ex rivoluzionario Leo Andreiev, Sergius viene ingaggiato per interpretare la parte di generale in un film sulla rivoluzione d’ottobre. Ma le riprese risvegliano il lui ricordi dolorosi sopiti dal tempo.
Muto con musiche registrate.
26.10 h 16.30
Tre canti su Lenin Replica
29.10 h 17
Crepuscolo di gloria Replica
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Modalità d’ingresso al Cinema Spazio Oberdan
Biglietto intero € 7,50; ridotto con Cinetessera € 5,50
Studenti universitari e Abbonamento Musei Lombardia € 6,50