Il nuovo appuntamento con il grande cinema in pellicola 35 mm è interamente dedicato a Gastone Moschin, scomparso nel settembre di quest’anno.
Formatosi sui palcoscenici teatrali, una volta arrivato al cinema Moschin si è imposto per la sua grande versatilità, mostrandosi capace di interpretare ruoli da commedia e, con la stessa forza espressiva, personaggi drammatici, controversi, grotteschi. Considerato uno dei più grandi caratteristi del nostro cinema, ma forse questa definizione gli va stretta, per lui vale la celebre frase “Non esistono piccole parti, solo piccoli attori”, e lui “piccolo” certamente non fu.
In questo omaggio proponiamo cinque titoli, quattro dei quali non fra i suoi film più celebri (il quinto, Milano calibro 9, è invece uno dei pochi in cui Moschin fu protagonista) ma tutti da riscoprire, a partire da Il successo (1963), commedia con un cast eccezionale, co-firmata da Dino Risi, che tentò di ripetere i fasti de Il sorpasso (1962).
20 MINUTI A PROPOSITO DI…
Prima della proiezione de Il successo di Dino Risi del 20 ottobre ore 18.45, approfondimento sulla figura di Gastone Moschin a cura di Roberto Della Torre, Archivista Fondazione Cineteca Italiana.
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CALENDARIO PROIEZIONI
Sabato 30 settembre ore 17
Che gioia vivere
R.: René Clément. Sc.: Leonardo Benvenuti, Pierre Bost, René Clément, Piero De Bernardi. Int.: Alain Delon, Barbara Lass, Gino Cervi, Carlo Pisacane, Gastone Moschin. Italia/Francia, 1961, 110’.
Dopo il servizio militare, Ulisse e Turiddu decidono di fermarsi a Roma a cercare lavoro. Stremati dalla fame, si arruolano nei fasci di combattimento in cambio di 150 lire. Loro primo compito è quello di scoprire in quale tipografia sono stati stampati dei volantini antifascisti. Ulisse trova questa tipografia, gestita da anarchici, ma anziché denunciarli si fa assumere, attratto dalla figlia del proprietario.
Sabato 7 ottobre h 15
7 volte 7
R.: Michele Lupo. Sc.: Sergio Donati. Int.: Gastone Moschin, Lionel Stander, Raimondo Vianello, Gordon Mitchell, Paul Stevens. Italia, 1968, 92’.
Londra. Sette detenuti mettono in atto un ardimentoso progetto: evadono allo scopo di rubare alla Zecca un rullo di carta filigranata e stampare banconote per due milioni di sterline. Riusciti nell’impresa, fanno ritorno nel carcere, contando di recuperare il bottino una volta scontata la pena. Ma un cattivo inchiostro rende vana la loro impresa.
Domenica 15 ottobre h 15
Italian Secret Service
R.: Luigi Comencini. Sc.: Leonardo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Massimo Patrizi. Int.: Nino Manfredi, Françoise Prévost, Clive Revill, Gastone Moschin. Italia, 1968, 108’.
Ex partigiano, Natalino Tartufato riceve da un agente inglese il compito di uccidere un uomo a capo di un’organizzazione neonazista. Visto il compenso di centomila dollari, Natalino accetta prima di rendersi conto di non averne il coraggio. Il compito viene così continuamente delegato fino alla mancata realizzazione. Ma il nazista, in realtà, si scopre essere un’altra persona.
Venerdì 20 ottobre h 18.30
Il successo
R.: Mauro Morassi, Dino Risi. Sc.: Ruggero Maccari, Ettore Scola. Int.: Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Anouk Aimée, Gastone Moschin, Maria Grazia Spina. Italia, 1963, 106’.
Giulio, funzionario di una società immobiliare, ha una brava moglie e un vero amico, ma si crede un fallito poiché pensa che solo con il denaro si possa raggiungere la felicità. Così, fiutando l’affare, compra un terreno sulla costa sarda, con l’impegno di pagare dieci milioni nel giro di tre mesi. Indebitato, dopo varie peripezie riuscirà nel suo intento ma si ritroverà solo senza più affetti.
Prima della proiezione intervento di Roberto Della Torre (20’) sulla figura di Gastone Moschin.
Sabato 28 ottobre h 17
Milano calibro 9
R. e sc.: Fernando Di Leo, dal romanzo omonimo di Giorgio Scerbanenco. Int.: Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Philippe Leroy, Mario Adorf, Ivo Garrani, Lionel Stander. Italia, 1971, 101’.
Uscito di prigione dopo tre anni scontati per una rapina, Ugo Piazza, già corriere di un trafficante di valuta, l’Americano, viene aggredito e percosso a sangue dagli uomini di quest’ultimo – guidati da Rocco, il suo braccio destro – che lo accusano d’aver tenuto per sé 300.000 dollari che gli erano stati affidati. Poiché Ugo nega d’aver rubato quei soldi, l’Americano decide di riassumerlo, per poterlo controllare. Quando uno dei corrieri viene ucciso e i 30 milioni che portava con sé spariscono, l’Americano accusa un amico di Ugo, Chino, un assassino di professione che vive con il padrino Don Vincenzo. Chiamato con Rocco e altri a uccidere Chino, Ugo si rifiuta per cui l’Americano torna a pensare che anche il secondo colpo sia opera sua.
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Modalità d’ingresso al Cinema Spazio Oberdan
Biglietto intero € 7,50; ridotto con Cinetessera € 5,50
Studenti universitari e Abbonamento Musei Lombardia € 6,50