Il cast: Giulia Pelliciari, Antonello Coggiatti, Marco Castrucci e Simone Lilliu.
La storia di un’attraente e astuta giovane donna che possiede una locanda ereditata dal padre e la amministra con l’aiuto del cameriere Fabrizio.
L’adattamento porta l’opera negli anni cinquanta del novecento mantenendo il dibattito sulle classi sociali così vivo nel Settecento e sempre vivo ai giorni nostri. Emerge inoltre nella pièce il concetto illuminista di autodeterminazione dell’individuo, particolarmente significativo perché portato avanti da un personaggio femminile.
Mirandolina gestisce la locanda dove viene costantemente corteggiata da ogni cliente. L’astuta locandiera, da buona mercante, non si concede a nessuno lasciando a tutti l’illusione di una possibile conquista. L’arrivo del Cavaliere di Ripafratta, un aristocratico altezzoso e misogino, sconvolge il fragile equilibrio instauratosi nella locanda. Mirandolina, non essendo abituata ad essere trattata come una serva, si ripromette di far innamorare il Cavaliere. Sarebbe questo il suo modo di impartirgli una lezione. Per fare innamorare il Cavaliere, Mirandolina si mostra sempre più gentile e piena di riguardi nei suoi confronti, finché questo dà segni di cedimento. Pur conoscendo le armi nemiche (mescolanza tra verità, bugie, lacrime e falsi svenimenti) il Cavaliere non può difendersi come vorrebbe.