RAGAZZI DI VITA di Pier Paolo Pasolini si aggiudica i premi come Miglior spettacolo di prosa e Miglior regia, Massimo Popolizio EMILIA, scritto e diretto da Claudio Tolcachir, premia Giulia Lazzarini come miglior attrice protagonista e Pia Lanciotti come Miglior attrice non protagonista
Al Teatro di Roma – Teatro Nazionale sono stati assegnati 4 premi sulle 5 candidature finaliste al Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017, sabato 16 settembre al Teatro Mercadante di Napoli (differita su Rai 1 in seconda serata): Migliore spettacolo dell’anno Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, Migliore regia Massimo Popolizio per Ragazzi di vita, Migliore attrice protagonista Giulia Lazzarini per Emilia di Claudio Tolcachir, Migliore attrice non protagonista Pia Lanciotti sempre per Emilia.
È dunque grande la soddisfazione dello Stabile capitolino premiato quattro volte per due produzioni di punta della Stagione 2016/2017: Ragazzi di vita orchestrato da Massimo Popolizio, che si rivela regista di grande competenza e bella inventiva, con Lino Guanciale a guidare un piccolo popolo di giovani interpreti per una creazione corale e struggente, presa d’assalto da un pubblico vasto ed eterogeneo (molti i giovani accorsi), che ha riportato sul palcoscenico la lingua pasoliniana rafforzando il legame tra il teatro e le radici identitarie della Città con la sua bellezza, la sua verità, la sua poesia (debutto il 26 ottobre 2016, Teatro Argentina); Emilia scritto e diretto dall’argentino Claudio Tolcachir, “ritratto di famiglia in un interno” con tragico segreto e un amore che resiste al tempo, prigione di ricordi o ring di sconquassi esistenziali, un gioco alla sopravvivenza tra frammenti di memoria e drammi incombenti, con protagonista nel ruolo del titolo Giulia Lazzarini, con il carisma della propria storia, di scena e di vita, volteggiando fra le sfumature dei sentimenti insieme ad altri quattro interpreti, dal carattere e umanità toccanti, come la stessa Pia Lanciotti, pronta a frantumarsi in pezzi nell’inferno di una desolazione familiare (debutto il 26 marzo 2017, Teatro Argentina).
Il Teatro di Roma tutto, il suo Presidente, il suo Direttore, il Cda, sono felici e grati a tutti gli artisti e ai lavoratori che hanno permesso la realizzazione di queste creazioni e agli spettatori che hanno tributato a questi spettacoli un meritato successo e che ci hanno portato questi premi. «Vince Roma! I quattro importanti premi andati al Teatro di Roma – Teatro Nazionale sono una testimonianza della vitalità del nostro teatro, che in queste ultime stagioni ha scommesso su spettacoli autentici, vivi, lontani dalla semplice confezione, osando con proposte originali e innovative. Il maestro Peter Brook una volta ha detto: “Il teatro è lo specchio della società, e lo specchio non ha bisogno di cornici dorate” – commenta il direttore Antonio Calbi – La semplicità poetica e la forza espressiva di Ragazzi di vita, con il palcoscenico dell’Argentina letteralmente messo a nudo, sul quale Massimo Popolizio ha fatto esplodere la struggente vitalità di una piccola folla di giovani interpreti, davanti ai fatti dell’esistenza, e l’amore della tata Emilia verso Walter, l’uomo che ha cresciuto, che la porta a immolarsi, nel testo scritto e diretto dall’argentino Tolcachir, testimoniano in modo eloquente questa verità. Quattro riconoscimenti, fra i più portanti, su tredici premi, rappresentano una doppia vittoria, anche perché entrambi gli spettacoli sono andati in scena soltanto a Roma, seppure tutta Italia ne abbia parlato».
«La nuova stagione del Teatro di Roma si apre nel segno del riconoscimento del ruolo centrale che il Teatro Pubblico della Capitale sta svolgendo – dichiara il presidente Emanuele Bevilacqua – Un teatro aperto a tutte le discipline, a tutti gli spettatori. Un teatro coraggioso e innovativo, nonostante la disparità di trattamento, da parte del Ministero dei Beni Culturali, rispetto ad altri teatri nazionali che possono contare su contributi ben più sostanziosi. Il fatto che i premi più ambiti siano andati a uno spettacolo tratto da Pasolini e a un altro firmato da un autore straniero, ancora poco conosciuto in Europa, ci inorgoglisce e ci sprona a perseguire sulle strade intraprese».
«I prestigiosi riconoscimenti al lavoro del Teatro di Roma sono una conferma delle innovazioni che abbiamo introdotto nei mesi scorsi che pongono il Teatro stesso al cuore di un sistema pubblico di teatri che progressivamente si espande e struttura, mettendo a disposizione della città un’offerta anche lontano dal centro storico. Sono contento del riconoscimento ricevuto per la città dal Teatro di Roma grazie alla qualità del lavoro degli artisti, degli operatori e delle persone che vi hanno lavorato. Mi associo al Presidente Emanuele Bevilacqua nell’osservare come il trattamento riservato dal Ministero dei Beni Culturali al Teatro di Roma non sembra riflettere la qualità la ricchezza e la varietà del lavoro che l’istituzione ha messo in campo» sottolinea il Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale di Roma Luca Bergamo.
Ancora grande è la soddisfazione per il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, che ha conquistando 4 premi in 5 delle 13 categorie del riconoscimento teatrale, concorrendo con 3 produzioni della Stagione 2016/2017: gli spettacoli premiati Ragazzi di vita ed Emilia, e Prima della Bomba di Roberto Scarpetti, regia di César Brie, in concorso per la categoria come Migliore autore di novità italiana. Inoltre, tra le candidature dirette e indirette, anche diversi artisti che abbiamo ospitato nella nostra stagione: L’apparenza inganna con Sandro Lombardi, candidato come Miglior attore protagonista; Morte di Danton per il quale Paolo Graziosi è nominato come Miglior attore non protagonista; Minetti, interpretato da Roberto Herlitzka in corsa come Miglior interprete di monologo, insieme a Saverio La Ruina con Masculu e Fiammina; Germano Mazzocchetti per le Musiche de Il Divorzio.