La stagione teatrale 2017/18 che adesso presentiamo è quella che conclude il primo triennio dal riconoscimento dell’Associazione Teatrale Pistoiese quale Centro di Produzione Teatrale ed è, nello stesso tempo, la stagione che si svolge per tutta la sua prima parte nell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017.
In quest’ottica è tanto importante il riconoscimento da parte del MiBACT (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo) per il lavoro svolto da Pistoia nel campo della cultura e dall’ATP in quello teatrale, che l’attività invernale dei nostri due spazi (Manzoni e Piccolo Teatro Mauro Bolognini) si aprirà (dal 6 all’8 Ottobre) con la presentazione degli spettacoli finalisti al Premio MigrArti Spettacolo 2017, un progetto del Ministero alla sua seconda edizione che, ogni anno, viene presentato (5 spettacoli di teatro, danza e musica tutti ad ingresso libero) nella città capitale italiana della cultura di quell’anno.
Il lavoro fatto da Pistoia nel settore della produzione teatrale sta continuando a raccogliere buoni risultati a livello nazionale: da un lato le nostre produzioni stanno girando ben oltre quanto richiesto dai parametri ministeriali, dall’altro – oltre ai molti festival cui abbiamo partecipato in estate (Castiglioncello, Asti, Andria) – nella stagione che sta per iniziare saremo ospiti di teatri prestigiosi quali il Metastasio di Prato (con 3 produzioni continuando così la collaborazione partita la scorsa stagione), il Nuovo di Napoli, il Menotti e il Gerolamo di Milano, e i Teatri Comunali di Thiene, Treviso, Vercelli, Cuneo, Brescia, ed altri spazi importanti di città come Torino, Bologna e Lecce. Infine, per la prima volta, coprodurremo a Ottobre uno spettacolo con un Teatro nazionale, Emilia Romagna Teatro, dando vita all’ultima tappa del Progetto T, il lavoro che da anni la compagnia residente de Gli Omini sta portando avanti lungo la linea ferroviaria Porrettana e che giungerà così a conclusione con il debutto al festival Vie a Bologna, dopo alcune anteprime in alcuni comuni lungo la tratta della ferrovia, de Il controllore, appunto la tappa Porretta/ Bologna del progetto.
Anche quest’anno immutata è l’attenzione alla ricerca della qualità nella proposta artistica, accompagnata anche da un occhio di riguardo per il nostro pubblico, che continua ad essere per noi il primo punto di riferimento. Ospiteremo al Manzoni, come nelle passate stagioni, molti tra gli spettacoli più interessanti disponibili per il circuito con la presenza di 3 Teatri Nazionali (Piccolo di Milano, Roma, Emilia Romagna), 3 Tric/Teatri di rilevante interesse culturale (gli ex teatri stabili di Prato, Brescia e l’Eliseo di Roma) e di un altro Centro di Produzione (il Tieffe Teatro di Milano). Inoltre in cartellone alcune tra le compagnie private più importanti (dalla Lombardi-Tiezzi a Nuovo Teatro, da Artisti Associati al Teatro de Gli Incamminati) oltre alle nostre produzioni, con gli artisti e i collettivi artistici con cui collaboriamo da tempo.
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Le produzioni
Quest’anno, all’interno della Stagione, tra novità e riprese, saranno presenti 4 nostre produzioni: una ad inaugurare l’intero programma e l’abbonamento, le altre in Altri Linguaggi (la parte del cartellone che da anni presenta nuove forme o linguaggi scenici) .
Martedì 24 Ottobre l’avvio al Bolognini, con La signorina Else di Arthur Schnitzler. Lo spettacolo giunge dal Pistoia Teatro Festival, dove è andato in scena al Teatro Anatomico dello Spedale del Ceppo con un ottimo successo di pubblico e un gradimento unanime da parte della critica nazionale venuta a Pistoia ad assistere alla nuova regia di Federico Tiezzi, probabilmente il più importante regista teatrale italiano. Lo spettacolo, coprodotto con la compagnia Lombardi Tiezzi, è interpretato, nel ruolo del titolo, da un’attrice emergente, già allieva di Ronconi, Lucrezia Guidone che ha dato una prova, a detta di tutti, ‘in stato di grazia’. Accanto a lei l’ottimo Martino D’Amico. Nonostante le tante repliche, la capienza ridotta del Teatro Anatomico non ha permesso a tutto il nostro pubblico di vedere lo spettacolo, per cui abbiamo ritenuto doveroso riproporlo in stagione, nella versione da palcoscenico con cui poi andrà in tournée .
Altra produzione che arriva dal Pistoia TEATRO Festival, (nel cartellone Altri linguaggi ma in opzione per gli abbonati), La ferita della bellezza, lo spettacolo rappresentato nella Chiesa di San Michele in Cioncio con la regia di Giovanni Guerrieri. Scritto da Luca Scarlini da un’idea di Massimo Grigò (anche in scena con Annibale Pavone e Maurizio Rippa) il lavoro incentrato su un episodio della vita di Atto Melani, il celebre cantante lirico castrato pistoiese, che fu, con i fratelli Jacopo ed Alessandro, protagonista di una formidabile stagione musicale intessuta di trame politiche e sociali nell’Europa di fine ‘600. Lo spettacolo nella ripresa invernale andrà in scena ‘in forma itinerante’, dal Teatro Bolognini alla vicina chiesa di San Biagino.
Giunge a conclusione il Progetto T sulla Porrettana, realizzato con Gli Omini, il collettivo (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini, con Giulia Zacchini ‘dramaturg’) in residenza artistica all’Atp dal 2014. Saranno così proposti lo spettacolo del primo anno Ci scusiamo per il disagio, nel cartellone Altri linguaggi (anche questo in opzione per gli abbonati) e la tappa conclusiva, appunto, Il controllore, nuova produzione.
Da ricordare che l’altra compagnia residente, Sotterraneo, sarà presente a Dicembre nel programma di Piccolo Sipario, la rassegna di teatro per le famiglie e le scuole, con Il Giro del mondo in 80 giorni_ kids, proposto da Sara Bonaventura e Claudio Cirri con Daniele Villa in cabina di regia.
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La Stagione in Abbonamento al Manzoni
Gli Autori
In programma troviamo una miscela di autori classici (la tragedia con Medea di Euripide e il gran teatro shakespeariano con Richard II), autori, dello scorso secolo, ormai consacrati (l’inizio Novecento con Schnitzler ma anche con il ritorno sulle scene di Eugene O’Neill e l’ultima parte del secolo con lavori di David Mamet e Woody Allen). Infine le novità: dal testo del regista argentino Claudio Tolcachir, già portato in scena in Italia dalla sua compagnia argentina, alla riscrittura del napoletano Igor Esposito di un cult del cinema come Che fine ha fatto Baby Jane? per arrivare alla commedia leggera di Broadway con Paul Rudnick, drammaturgo americano, romanziere e saggista (autore di titoli come Jeffrey, sceneggiatore di Sister act e prossimo adattatore per il teatro de Il diavolo veste Prada). Gli artisti in cartellone Dopo l’apertura con La signorina Else, i titoli in abbonamento si succederanno da Novembre a Marzo. Tra i registi in cartellone, oltre al già citato Federico Tiezzi, vanno segnalati lo stesso Claudio Tolcachir e, altro nome straniero, Peter Stein (il più importante regista di area germanica che in Italia ha trovato la sua seconda patria, per la prima volta al Manzoni con un suo lavoro), da Valerio Binasco (neo consulente artistico del Teatro Stabile di Torino) al ritorno di Arturo Cirillo e di Alessandro Benvenuti, fino alla riproposta dopo 22 anni, da parte di Daniele Salvo, allora suo assistente, di uno ‘storico’ allestimento di Luca Ronconi. Saranno in scena grandi protagonisti del teatro italiano: da Giulia Lazzarini (con un’interpretazione straordinaria e commovente) al ‘nostro’ Ugo Pagliai, da Franco Branciaroli a Maddalena Crippa, da Milvia Marigliano a Paola Gassman. Inoltre una serie di interpreti che attraversano teatro, cinema e tv: dal gruppo di primedonne composto da Monica Guerritore, Isabella Ferrari, Iaia Forte e Francesca Reggiani alla rivelazione Marco D’Amore, protagonista della serie tv Gomorra e l’inedito Gabriel Garko. Da ricordare, tra i protagonisti in scena, anche i già citati Lucrezia Guidone, Massimo Grigò e Arturo Cirillo. Gli spettacoli Dopo La signorina Else al Bolognini, il primo appuntamento al Manzoni è con Emilia, lavoro scritto e diretto da Tolcachir e prodotto dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Al centro del testo la storia di una famiglia argentina, sullo sfondo della crisi economica, e le vicende che scaturiranno dall’incontro del protagonista con la sua vecchia ‘tata’. Un gruppo di interpreti perfetti (da Sergio Romano a Paolo Mazzarelli, da Pia Lanciotti al giovane Josafat Vagni) attorno a Giulia Lazzarini, una delle grandissime interpreti del teatro italiano ancora in attività, quasi ‘magica’ nella sua semplicità che ha commosso tutto il pubblico alle recite romane dello scorso anno e che ha aggiunto con questa interpretazione un’altra perla alla sua carriera di attrice (giunta, forse non a caso come intensità, dopo il ruolo del titolo nel film di Nanni Moretti Mia madre). Subito dopo un’altra protagonista del teatro italiano: Maddalena Crippa, in scena nei panni un personaggio maschile, Richard II di Shakespeare, una delle tragedie storiche di Shakespeare forse meno rappresentate perchè ‘più difficile’, ma la regia di Peter Stein (il grande regista tedesco marito della Crippa) assicura un lavoro di grande fascino e qualità. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, ha debuttato con successo all’Estate Teatrale Veronese e un’importante critica ha scritto che raramente in una compagnia così numerosa il livello recitativo è così alto. Per questo dell’ensemble numeroso (15 attori) oltre alla protagonista, da ricordare almeno Paolo Graziosi, Giovanni Visentin, Graziano Piazza, Gianluigi Fogacci, Almerica Schiavo, Andrea Nicolini e Alessandro Averone. La ‘scommessa’ della stagione è forse lo spettacolo successivo e la giochiamo con la complicità di due ‘amici’ del Teatro Manzoni: Alessandro Benvenuti, alla regia, e il pistoiese Ugo Pagliai (con la partecipazione della moglie Paola Gassman) coprotagonista di Odio Amleto. La pièce di Broadway porta in scena un attore, star della televisione, che decide di rimettersi in gioco affrontando in teatro il ruolo per antonomasia: quello di Amleto. L’impresa è ardua, ma quando nell’appartamento in cui vive compare il fantasma del grande attore shakesperiano John Barrymore (Pagliai appunto), la materia rischia di farsi, complice la regia di Benvenuti, incandescente… A scegliere di portare in scena la commedia, dopo averla vista a New York, producendola e interpretando il ruolo principale (e dando prova di coraggio e di autoironia) è niente di meno che Gabriel Garko (che torna a teatro 15 anni dopo la sua unica prova in Quel che sapeva Masie, diretto da Luca Ronconi e affiancato da una squadra di compagni-maestri composta da Mariangela Melato, Annamaria Guarnieri, Galatea Ranzi e molti altri). Ultimo spettacolo prima di Natale è American buffalo di David Mamet anche questo diretto e interpretato da un attore diventato famoso con la serie tv Gomorra, tratta dal libro di Saviano, e con alcuni film: Marco D’Amore, dai trascorsi teatrali con nomi come Andrea Renzi, Elena Bucci e Toni Servillo (con cui era stato a Pistoia in Trilogia della villeggiatura). Il testo di Mamet era già stato portato in Italia, come molte altre sue opere, da Luca Barbareschi che adesso è produttore dello spettacolo con il Teatro Eliseo di Roma che dirige. La vicenda dei tre esseri umani alla deriva in una squallida bettola di Chicago, persi dietro un’impresa impossibile, è stata trasferita dal regista e dall’adattatore del testo, lo scrittore di gialli Maurizio De Giovanni, in un vicolo della Napoli dei bassifondi, dove la lingua dei personaggi (con D’Amore in scena i bravi Tonino Taiuti e il giovane Vincenzo Nemolato di Punta Corsara) diventa musica, come lo ‘slang’ americano di Mamet… Il 2018 si apre ancora, in rapida successione, all’insegna del cinema e dell’America. Primo spettacolo dell’anno sarà un nuovo spettacolo firmato da Valerio Binasco, Come stelle nel buio, novità per il teatro del giovane drammaturgo napoletano Igor Esposito. Il testo (la storia di due sorelle, dive del cinema, in eterno conflitto tra loro) si rifà e ricorda molto un ‘cult’ del cinema come Che fine ha fatto Baby Jane? (di recente fatto rivivere nella serie tv Feud) e pure questo lavoro è, curiosamente, trasferito dall’autore in un’ambientazione partenopea. In scena due brave attrici di cinema, ma con già esperienze teatrali con Binasco, già passate dal nostro teatro come Isabella Ferrari e Iaia Forte. Ancora cinema e ancora America con Mariti e mogli, secondo spettacolo di gennaio, adattamento per il teatro di un film di Woody Allen, curato e diretto da Monica Guerritore che lo interpreta con Francesca Reggiani, coprotagonista, affiancate da un ottimo gruppo di attori. Lo spettacolo affronta alcune tipiche tematiche di Allen (le coppie, le amicizie, i tradimenti, un certo ambiente intellettuale newyorkese) con ironia e malinconia, ricordando anche visivamente certa pittura americana del Novecento. A Febbraio torna, dopo 22 anni, per un doveroso omaggio a Luca Ronconi, uno spettacolo già passato a Pistoia, ma diventato una delle sue regie ‘storiche’ per l’idea geniale di affidare il ruolo del titolo, Medea, a un interprete maschile di enorme talento e notevoli capacità espressive com’è Franco Branciaroli. L’attore, con il Centro Teatrale Bresciano, la sua compagnia il Teatro de Gli Incamminati (fondata da lui con Giovanni Testori molti anni fa) e con il Piccolo Teatro di Milano, hanno deciso di omaggiare il Maestro scomparso nel 2015 affidando la ricostruzione dello spettacolo a Daniele Salvo, che era stato allora suo assistente alla regia. Ancora America e ancora la famiglia nell’ultimo titolo in abbonamento. La famiglia, uno dei temi cari alla nostra cultura e anche al teatro quindi, dopo esser stata osservata nelle sue varie sfaccettature, temi e conflitti in La signorina Else, Emilia, Come stelle nel buio, Mariti e mogli e, perchè no, anche in Medea, è al centro, fino alla sua deflagrazione, del capolavoro di Eugene O’Neill, Lunga giornata verso la notte (Premio Pulitzer e Tony award) non a caso portata in scena in passato, oltre che da registi come Luigi Squarzina e Mauro Bolognini, anche da Ingmar Bergman, grande disegnatore di drammi familiari. A portare in scena il lavoro è Arturo Cirillo che con la stessa coprotagonista, Milvia Marigliano, termina così la sua trilogia americana, dopo Lo zoo di vetro di Tennessee Williams (al Manzoni 2 anni fa) e Chi ha paura di Virginia Wolf? di Edward Albee (la passata stagione al Metastasio). In scena con loro Rosario Lisma e il giovane Riccardo Buffonini. Altri Linguaggi / Le collaborazioni Nel programma di “Altri Linguaggi”, oltre alle nostre produzioni già annunciate (tra cui La ferita della bellezza, Ci scusiamo per il disagio e Il controllore), trovano spazio alcune importanti collaborazioni tanto da poter dire che più che un secondo programma si tratta di una serie di spettacoli legati tutti a progetti ben precisi. Ricordando il rapporto con il Mibact per la presentazione a inizio ottobre dei finalisti del Premio MigrArti spettacolo 2017, 5 spettacoli, la seconda collaborazione è con il Teatro Laboratorio della Toscana ideato e diretto da Federico Tiezzi. Dal 2014 ha sede presso l’Associazione Teatrale il corso di alta formazione per giovani attori professionisti che presenterà al Bolognini, alla fine dei sui lavori (circa un mese), un evento speciale per Pistoia: la messa in scena, in tre sere consecutive, di Play Plauto l’esercitazione finale del laboratorio sul teatro plautesco e sulla classicità su cui gli allievi avranno lavorato, oltre che con Tiezzi, con artisti-maestri come Sandro Lombardi, Roberto Latini, Francesca Della Monica e Monica Demuru, tra gli altri.
Si segnala che Play Plauto, con La ferita della bellezza e Ci scusiamo per il disagio è in opzione per gli abbonati, a un prezzo ridotto, come decimo titolo dell’abbonamento.
Nel programma da citare anche la presenza del terzo gruppo teatrale toscano con cui stiamo realizzando progetti produttivi: I Sacchi di Sabbia (con cui abbiamo coprodotto nel 2015 I 4 moschettieri in America). Dopo il Premio Lo Straniero vinto nel 2016, il gruppo pisano nel 2017 ha vinto con I 4 moschettieri in America il Premio Eolo. Al Bolognini presenterà l’ ultimo suo lavoro, I dialoghi degli Dei, realizzato l’anno scorso al festival di Castiglioncello con la complicità di Massimiliano Civica.
Ultima importante presenza e collaborazione da segnalare è quella, rinnovata, con il Teatro Metastasio di Prato.
Continua anche quest’anno il tavolo di idee avviato con il Direttore Franco D’Ippolito, su cui confrontare le nostre due realtà su tematiche varie e progettualità da condividere su più versanti (produzione e formazione soprattutto). Continua così anche la prossima stagione la doppia collaborazione sulla programmazione dei nostri teatri: a Pistoia sarà così ospitato, per la prima volta, Peter Stein con Richard II, prodotto dal Met e, nel programma del Metastasio, al Teatro Fabbrichino verrà presentato in un doppio formato (per ragazzi e per adulti), I 4 moschettieri in America, da noi realizzato con I Sacchi di Sabbia; al Magnolfi, invece, un focus con Gli Omini, con 2 dei lavori realizzati con noi: Più carati e Il controllore.
Anche per questa stagione è confermato il ruolo di Unicoop Firenze come sostenitore della nostra attività nel suo complesso. Unicoop ha confermato il suo impegno e collaborerà con noi per una serie di iniziative rivolte ai propri soci, ai quali saranno inoltre riservate speciali facilitazioni su abbonamenti e biglietti per gli spettacoli in cartellone, avendo compreso l’importanza del ruolo dell’Associazione Teatrale Pistoiese non solo sul territorio provinciale ma anche in ambito regionale.
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Note
Complessivamente quest’anno i titoli presentati, tra stagione in abbonamento e non, saranno 19 per un totale di ben 61 recite: un numero di titoli considerevole, in linea con il nostro ruolo di Centro di Produzione Teatrale.
È confermato l’abbonamento tradizionale: – Otto titoli su tre turni a turno e posto fisso (V/S/D) + 1 spettacolo con data e posto da scegliere La signorina Else (al Teatro Bolognini) + 1 spettacolo da scegliere al Teatro Bolognini tra: – Play Plauto – La ferita della bellezza – Ci scusiamo per il disagio .
Sono confermate le riduzioni sui prezzi degli abbonamenti e dei biglietti per giovani, studenti, associazioni teatrali, CRAL, ultrasessantenni e gruppi organizzati ed inoltre confermate anche le facilitazioni, in vigore da alcune stagioni fa, per gruppi familiari per il turno della Domenica e per chi ‘presenta’ un nuovo abbonato.
Restano i prezzi dei biglietti, mentre quelli degli abbonamenti sono ridotti, a fronte di 1 spettacolo in meno. Confermate, inoltre, tutte le ‘storiche’ riduzioni.
Confermata anche la novità della passata stagione: la RisvegliaTI_Card, che si è dimostrata particolarmente interessante per il pubblico giovanile Under_30: al costo di soli 7,00, ha consentito, e continuerà a farlo, di acquistare biglietti per tutti gli spettacoli della stagione teatrale con lo sconto del 50%.
Continua infine Manifesti d’autore: dopo Roberto Innocenti, Franco Matticchio e Riccardo Mannelli, l’immagine della nostra stagione 2017/18 vede la firma quest’anno di un altro grande artista, Fabian Negrin.
Saverio Barsanti
Direttore Artistico Associazione Teatrale Pistoiese